Malauniversità in musica: la trilogia universitaria di Gappa

GappaDopo la “Famiglia del rettore”, il Dott. Gaspare Palmieri (Gappa), psichiatra-cantautore modenese, ha completato la sua trilogia universitaria con altri due brani ironici e provocatori, già inseriti su youtube, intitolati: “Cervello in fuga” ed “Ora et labora”. Se ne raccomanda l’ascolto e la visione.

All’università di Siena si assumono capitani di contrada, fantini e persino cavalli, ma non Capra

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Un altro primato dell’ateneo senese: la commistione tra università e contrade, che ha portato il rettore (capitano della Chiocciola) all’assunzione di un architetto (capitano della Giraffa) quale dirigente dell’Ufficio tecnico, nonostante l’esistenza di professionalità interne, il completamento dello sviluppo edilizio e la trasformazione dell’università in un ente assistenziale ormai alla bancarotta. Il prossimo Palio lo correranno i docenti, con gli amministrativi sulle spalle che li spingeranno col nerbo di bue fuori di piazza, in San Martino. Sull’argomento è apparso un interessante articolo, di seguito riprodotto, sul settimanale “Il Mondo“, oggi in edicola.

IL RETTORE PUNTA AL PALIO PER DIVENTARE SINDACO

Fabio Sottocornola. Rivali al Palio, uniti in università. A Siena, nell’ateneo guidato dal rettore Silvano Focardi, che è anche capitano della contrada della Chiocciola, sabato 1° marzo ha preso servizio un responsabile per l’edilizia: l’architetto Gianni Neri, capitano della contrada della Giraffa. Con un contratto di tre anni, rinnovabile, dovrà coordinare la gestione degli immobili, comprese le manutenzioni di impianti «sia di natura ordinaria che straordinaria», come è scritto nel bando di concorso. Una nuova assunzione dunque, anche se l’università risulta essere tra quelle che spende di più per il personale, in rapporto ai finanziamenti ricevuti dallo Stato.
Non esisteva un dirigente in quest’area, eppure l’ateneo negli ultimi anni ha costruito parecchio: nuove sedi di facoltà (giurisprudenza, scienze politiche, lettere), nuovo polo di farmacia e molte ristrutturazioni. L’architetto è stato selezionato da una commissione fra 20 candidati. Uno di questi è stato particolarmente apprezzato: si tratta di Maurizio Capra, che lavora all’università di Bologna. Per la commissione ha «elevata preparazione ed esperienza, originalità e autonomia nell’affrontare problemi complessi, capacità di coordinamento di gruppi di progettazione, linguaggio moderno». Gli sono state riconosciute una «non comune personalità, spinta ideale e capacità di sintesi». Ma l’incarico non è andato a lui. I commissari si sono limitati a «segnalarne il notevole valore per eventuale successivo inquadramento».
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Università della Basilicata: oggi Albina Colella ha preso servizio ma le chiudono il dipartimento di geologia

UnibaslogoAlbina Colella. Oggi è un giorno di grande gioia per me: non perché sono stata riammessa in servizio, ma perché i miei studenti hanno mostrato un coraggio che neanche alcuni docenti hanno dimostrato di avere, e cioè quello di dire “e mò basta” con i soprusi. Questo mi riempie ancor più di gioia perché avviene in una regione abituata a chinare la testa e a subire l’arroganza del potere. Forse questo vuol dire che quello che noi tutti abbiamo seminato ha dato qualche importante frutto in termini di presa di coscienza dei propri diritti da parte degli studenti lucani.

Per saperne di più, l’intervista di “Ateneo Palermitano” ad Albina Colella:
Francesca PatanèAlbina Colella: dieci anni di malauniversità. Lucana. Ateneo Palermitano, marzo 2008.

Cicuta lucana per la professoressa Albina Colella

Tris1Chi pensava che, con l’ordinanza del Consiglio di Stato, l’università della Basilicata avrebbe, finalmente, reintegrato in servizio la prof.ssa Colella, non aveva fatto i conti con il rettore Antonio Mario Tamburro che, invece, aveva l’intenzione opposta. Ecco, infatti, cosa scrive il magnifico: «stanti i particolari aspetti di problematicità della vicenda processuale i quali non mancano di riverberarsi sul provvedimento dal giudice adottato, questo Ateneo si è rivolto all’Organo di consulenza Erariale al fine di individuare gli aspetti precisi per una sua corretta esecuzione». Come si vede, Tamburro prende tempo, col rischio che la prof.ssa Colella resti fuori servizio per sempre, come si evince anche dall’articolo del Mondo di seguito riprodotto. Il magnifico, però, si sarebbe dovuto astenere da ogni decisione nei confronti della docente, a causa delle querele e controquerele pendenti tra i due. È difficile non ravvisare un abuso d’ufficio nei confronti di chi non «mantiene una posizione di indipendenza, al fine di evitare di prendere decisioni in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interessi». In questo caso, però, vi è l’aggravante della certezza del conflitto d’interessi. «Che fare» per risolvere questa situazione? Suggeriamo al professore di sbarazzarsi della Colella, magari somministrandole cicuta lucana (visto che in alcune intercettazioni non si dice come ammazzarla). O, molto più semplicemente, di reintegrarla in servizio nell’interesse degli studenti, dell’università e del territorio lucano.
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