La nuova governance dell’università di Siena all’insegna dell’illegalità

Nes Siena. Da qualche tempo l’Università di Siena ricorda molto la parabola della rana bollita. Se una rana viene messa nell’acqua bollente, questa con un balzo si salverà, ma se viene messa in acqua tiepida che viene riscaldata costantemente, la rana si intorpidirà e perderà le forze lentamente, fino alla morte. Ormai, noi studenti, siamo talmente abituati ad assistere a illeciti amministrativi (ma non solo!) nel nostro Ateneo che rischiamo di fare la fine della rana bollita e persino le Associazioni Studentesche, anziché operare in maniera limpida e nel rispetto delle regole, preferiscono andare a braccetto con il Rettore per tutelare nell’illegalità i loro piccoli interessi. Cosa sta succedendo?
Il mandato dei Rappresentanti degli Studenti è scaduto da quasi un anno, sembrerebbe quindi naturale iniziare ad organizzare le nuove elezioni atte a legittimare quelli che saranno i nuovi Rappresentanti. Invece no, troppo difficile e, soprattutto, troppo “secondo le regole”. Le Associazioni di sinistra, che vantano anche il Presidente del Consiglio Studentesco, invece di adoperarsi con tutti gli altri Gruppi per trovare una soluzione più rappresentativa e democratica possibile, hanno pensato bene di rivolgersi all’amico Rettore e decidere insieme a lui come bypassare il naturale confronto elettorale. Il risultato è stato questo: le suddette Associazioni, in totale sintonia con il Magnifico, hanno proposto in Consiglio Studentesco di non effettuare le elezioni dei Rappresentanti degli studenti nei Dipartimenti, ma di nominare i Rappresentanti tramite un Decreto Rettorale, andando contro tutti i principi di democraticità, ma, soprattutto, ignorando completamente la legge, la quale prevede che i Rappresentanti debbano essere eletti.
Come gruppo Nes Siena, ci siamo opposti alla proposta del Rettore in Consiglio Studentesco (siamo stati gli unici!), ma non solo, abbiamo già presentato un’interrogazione al Ministero dell’Istruzione tramite il Rappresentante, al CNSU, Francesco Sgura, e ci riserviamo di rivolgerci al TAR per annullare questo Procedimento Amministrativo che è, evidentemente, illegittimo oltre che amorale.