Con questo rettore non c’è futuro per la medicina universitaria senese e neppure per l’ateneo!

Altanfuturo

L’assemblea delle associazioni della docenza universitaria (Andu, Cnu, Cipur) s’è riunita ieri per discutere del seguente argomento: «Quale futuro per la medicina universitaria senese ?». Interpretando le difficoltà emerse tra i colleghi, in merito alla situazione della medicina accademica, è stata posta l’attenzione su una serie di questioni che, attualmente, sono i punti cruciali. Il primo argomento trattato ha riguardato la programmazione didattica e la programmazione dei ruoli. Preoccupazioni sono state espresse sull’impoverimento dell’offerta didattica sia in riferimento ai corsi di laurea che alle scuole di specializzazione e ai dottorati: situazione, questa, legata al mancato turnover dei docenti, per pensionamento e prepensionamento e alla riduzione delle risorse economiche locali e nazionali. Tutto questo invoca una rapida e ragionata programmazione dei ruoli, anche con il contributo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (AOUS) e della Regione. Altro punto d’impoverimento è dovuto al pensionamento dei Ricercatori convenzionati, per i quali si chiede la possibilità di rimanere in convenzione sino al raggiungimento del 68° anno di età, al pari dei Prof. Associati. Sono state, inoltre, affrontate altre tematiche di strategica importanza, ma, in particolare, ciò che è stato chiesto con forza è di non essere considerati “azionisti di minoranza”, all’interno dell’AOUS. L’Università deve farsi carico con forza delle esigenze assistenziali dei docenti universitari, inscindibilmente legate alla didattica e alla ricerca. I Docenti convenzionati di Medicina, chiedono con forza che la Regione Toscana e l’Ateneo pongano la necessaria attenzione affinché la Medicina senese abbia un futuro.