Omaggi dei gruppi di potere vecchi e nuovi al rappresentante dell’Università di Siena

Comune-Unisi

Riportiamo i brani sull’università di Siena tratti da un articolo pubblicato su “il Cittadino online” (10 aprile 2013).

Analisi politica impertinente… alla ricerca della verità

Michele Mori. Che il punto di riferimento della campagna elettorale potesse diventare l’Università di Siena e il suo rettore francamente non lo avremmo mai creduto. Immaginare che potesse diventare il potere intorno all’Ateneo il discrimine fra i vari contendenti era fuori dalle nostre analisi. È questo non solo per la situazione di bilancio nella quale si trova l’istituzione gestita dal prof. Riccaboni ma anche per le questioni giudiziarie che da tempo la coinvolgono. E poi, diciamocelo francamente, non riusciamo neppure a capire cosa di veramente innovativo l’Università sia riuscita a produrre sul territorio in tutti questi anni. Né cosa intende proporre per lo sviluppo di Siena per il prossimo futuro. Quella città vivibile per gli studenti, progetto ripreso dal Valentini e indicato da Riccaboni, ci sembra francamente poca cosa. Forse sarebbe meglio che chi si candida a governare la città iniziasse a parlare di eccellenza nell’insegnamento e, perché no, dei servizi, hai visto mai fosse lì la chiave di volta?

Allora, se questa è la situazione, perché tanti ci girano intorno? Quelli della ex opposizione come una parte della ex maggioranza? Direte voi: perché ci sono tanti voti. Si è vero, ma come in molti altri luoghi della città frequentati da cittadini senesi che hanno diritto al voto. A mio parere la lettura non è questa; la vera risposta è che, come succede da molti anni, forse troppi, gli  universitari vogliono condizionare le sorti della città non attraverso una progettualità innovativa ma grazie alla politica. E in modo particolare, determinare le vicende interne di un partito; quello che oggi si chiama PD.

Per questo il 9 aprile il parterre del Valentini era colmo di berlingueriani pronti a prendersi in mano il partito e ricoprire, in caso di vittoria del sindaco di Monteriggioni, posti importanti come, magari, quelli della Fondazione. Di errori, signor Ceccuzzi, è disseminata la sua carriera politica! Comunque non so se la può consolare ma lo stesso Marignani si è affrettato a far incontrare il suo candidato, tale Eugenio Neri, con Riccaboni. Nulla di nuovo sotto il sole senese! Pochi contenuti e le solite facce con i medesimi gruppi di potere: quelli che hanno portato la città in questa situazione.