Erwin Chargaff (scritto del 1979). Lo stato di debolezza e di disagio in cui si trovano le scienze nei confronti della vita ha, tuttavia, a mio parere, ragioni più profonde. Probabilmente non è a caso che la biologia fra tutte le scienze sia quella che non riesce a definire con sicurezza l’oggetto delle sue ricerche: non esiste alcuna definizione scientifica della vita. In effetti le ricerche più rigorose si eseguono su cellule e tessuti morti. Lo dico con esitazione e apprensione, ma non è escluso che ci troviamo di fronte a una sorta di principio di esclusione: la nostra incapacità di cogliere la vita nella sua realtà potrebbe essere dovuta al fatto che noi stessi siamo in vita. Se fosse davvero così, allora soltanto i morti potrebbero capire la vita, ma loro pubblicano su altre riviste.
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