Malauniversità: Siena ancora sulla stampa nazionale

IlmessaggeroCon la seconda puntata, Anna Maria Sersale, nella sua inchiesta su “Concorsopoli”, ha intervistato anche due colleghe senesi, T. Hadjistilianou ed A. Fioravanti, che hanno partecipato al concorso per professore associato rispettivamente in “Oftalmologia” e “Reumatologia”, finiti entrambi nel mirino dei giudici. Si riportano i passi corrispondenti, mentre per la prima puntata si veda: Anna Maria Sersale, Gli Atenei dei patti segreti (il Messaggero 24 marzo 2007).

CATTEDRE SU MISURA PER PROFESSORI SENZA TITOLI

Anna Maria Sersale. (…) A Bologna per un posto di oftalmologia al Sant’Orsola per poco non si sono ammazzati. Ci sono state pesanti minacce ai commissari. E perfino un proiettile mandato per posta a uno che stava per smascherare la manovra. Dopo gli arresti la Digos indaga. «Tutti dicevano che il concorso era fatto su misura per la moglie di un primario», racconta Theodora Hadjistilianou, di nazionalità greca, da trent’anni in Italia, una delle concorrenti, che per titoli scientifici poteva piazzarsi al primo posto. «Sono stata sentita come persona informata dei fatti – spiega la Hadjistilianou – Eravamo una decina di concorrenti, poi, come al solito, molti si sono ritirati. Sono andata da un avvocato, ma non ho ancora presentato denuncia. Mi sono detta che forse è meglio restare ricercatrice, lo sono da quindici anni, piuttosto che essere giudicata da una commissione del genere e vincere un concorso sporco. Non è escluso che venga tutto annullato. Intanto continuo il mio lavoro al Centro dei tumori agli occhi, dove curo molti bambini».

Antonella Fioravanti è una reumatologa. Il suo concorso per un posto da associato e bandito a Siena è nel mirino della magistratura. «Avevo fiutato delle irregolarità, avevo capito che stava succedendo qualche cosa di poco chiaro – afferma -. Alla fine mi sono trovata in mano prove scottanti e ho presentato un esposto denuncia. Non posso dire di più perché ora tutto è coperto dal segreto istruttorio. Il magistrato si è reso conto che le cose che avevo raccolto avevano un fondamento. Ha mandato carabinieri e polizia il giorno delle prove. Il blitz ha portato al sequestro delle carte e dei computer. Il processo inizierà il 5 maggio. Il bando era uscito nel 2005, sulla bocca di tutti girava il nome del vincitore. Nel bando erano stati inseriti requisiti ad hoc per agevolare il prescelto e che poi servivano per la chiamata in servizio. Il posto è uno ma gli idonei sono due. Sono andata dal magistrato ma c’è molta gente che subisce, hanno paura dell’ostracismo, si sa che chi denuncia, chi fa ricorso, chi vuole smascherare il sistema dei concorsi pilotati, poi viene escluso senza più speranze». «Ma la cosa più assurda – sostiene ancora la Fioravanti – è che il concorso è andato avanti, nonostante il sequestro, come se nulla fosse stato. Quello di cui si diceva ha vinto e ora è in servizio. Molti degli sfidanti erano stati scoraggiati prima delle prove, e invitati a mollare». (…)

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