Ateneo senese e debito Inpdap: la legge 388/2000 cancella 40 milioni di euro di sanzioni

Che alcuni membri del gruppo che ha governato negli ultimi venti anni l’ateneo senese criticassero l’attuale rettore Silvano Focardi per la denuncia in Procura è comprensibile. S’illudevano di evitare guai penali ai responsabili delle precedenti gestioni. Quel passo, necessario in virtù dell’obbligo dell’organo di vigilanza di riferire al pubblico ministero la notizia di reato, si è rivelato in seguito incredibilmente vantaggioso per l’ateneo. «È grazie alla tempestività con cui mi sono rivolto all’autorità giudiziaria – dice Focardi – che è stato possibile ottenere, sfruttando l’art. 116 della L. 388/2000 (comma 15, lettera a), l’abbattimento delle sanzioni pari a circa 40 milioni di €. Una cifra ragguardevole; ma non si è trattato di uno sconto, né di un regalo bensì la conseguenza di una previsione legislativa che oggi permette di pagare all’ente solo il dovuto». L’accordo con l’Inpdap prevede che l’ateneo senese paghi, in un’unica soluzione entro il prossimo 31 luglio, il debito contributivo (pari a € 72.259.154,48) per gli anni 2004, 2005, 2006, 2007 e per la quota in scadenza nel 2011. Il reperimento della somma avverrà sia mediante la stipula di un mutuo che attraverso la cessione all’Inpdap del San Niccolò, prevedendo un contratto d’affitto dello stesso a “canone cosiddetto etico” per 18 anni, al fine di garantire la sede per le attività di ricerca e di didattica di Ingegneria e di Lettere e Filosofia.