La Cina è vicina per l’azienda ospedaliera universitaria senese

Come altre volte, pubblichiamo un articolo, utile alla discussione in periodi di crisi, inviatoci da un anonimo.

VIVA LA TRASPARENZA

Pasquino. Si credeva che la sigla CSI si riferisse alla pluripremiata serie televisiva statunitense “Crime Scene Investigation”, in onda dal 2000. Invece la stessa sigla è usata anche dalla Regione Toscana per la cosiddetta Cooperazione Sanitaria Internazionale, che è il soggetto di molteplici delibere della Giunta Regionale, sempre proposte dal governatore Enrico Rossi. Dal 2008 al 2011 sono stati stanziati dalla Toscana circa 14 milioni € per finanziare i progetti CSI, ma fra questi non risulta il progetto di cooperazione tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (AOUS) e il Ministero della Sanità della Cina. Come mai? Come si è finanziato il progetto cinese del Dott. Morello, Direttore dell’AOUS? Come hanno fatto i nostri assessori al Diritto alla Salute, prima Enrico Rossi e dopo Daniela Scaramuccia, ad approvare un programma CSI con la Cina? La delibera 695/2011 (Allegato A, pag. 3) dice: «La Regione Toscana riconosce nell’obiettivo generale di “lotta alla povertà”, nella sua più ampia accezione, il focus di tutte le sue iniziative, perché soltanto attraverso il miglioramento delle condizioni di vita delle persone si può migliorare la Salute dei popoli.» Poveri i Cinesi!… Inoltre, nella stessa delibera (Allegato A, pag 6): «La Regione Toscana, per lo svolgimento delle sue progettualità di cooperazione sanitaria, ha individuato le seguenti aree di intervento prioritario: Medio Oriente, Africa Sub Sahariana, Area Balcanica e l’Europa dell’Est, Paesi arabi del Mediterraneo.» E la Cina dov’è? Che non si tratti di un programma di Cooperazione Sanitaria Internazionale approvato dalla Regione Toscana?

In un Comunicato Stampa del 30/9/10 si legge: «È appena arrivato alle Scotte il nuovo gruppo di medici cinesi impegnati in uno scambio formativo e scientifico con i professionisti senesi. “Il programma di formazione clinica tra la Regione Toscana e il Ministero della Salute cinese – spiega Paolo Morello Marchese, direttore generale – ha prodotto risultati più che positivi e molto promettenti per il futuro. In un anno ci sono stati più di 50 medici cinesi impegnati in una proficua collaborazione con i nostri medici”. Il progetto è andato avanti grazie ad un accordo di cooperazione internazionale tra Assessorato al Diritto alla Salute della Regione Toscana e Ministero della Salute della Repubblica Popolare Cinese, con pieno coinvolgimento dell’AOUS, che è l’unica sede toscana a ospitare i professionisti cinesi.» Come mai tra le tante delibere della giunta regionale non c’è quella che riconosca l’esistenza della CSI con la Cina? Anche l’Università di Siena è coinvolta, ma è difficile ipotizzare che possa contribuire alle spese. Da un comunicato stampa congiunto: «Accordi di collaborazione e scambio nell’ambito della ricerca, della didattica, della formazione specialistica dei medici sono stati raggiunti tra Università di Siena, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e alcune delle più importanti istituzioni universitarie e ospedaliere della Repubblica Popolare Cinese. Questi gli obiettivi conseguiti dal rettore, Silvano Focardi, dal preside della Facoltà di Medicina, Gian Maria Rossolini e dal direttore generale delle Scotte, Paolo Morello Marchese, appena rientrati da un viaggio di lavoro in Cina, nel quale hanno incontrato alti funzionari ministeriali e rettori di Atenei. Grazie a un solido rapporto di collaborazione instaurato da tempo tra Regione Toscana e Cina, lo staff senese ha portato a casa concreti risultati, con ben cinque progetti innovativi». Al viaggio per lavoro, hanno partecipato anche le relative consorti? È possibile sapere chi ha pagato?

Qualche mese fa il Dott. Morello ha portato in viaggio premio in Cina anche i medici senesi, universitari e non, che hanno contribuito alle attività formative per i Cinesi. Non basta! Anche le segretarie del Dott. Morello hanno beneficiato di un viaggio premio in Cina per meriti organizzativi. Infatti, coordinano tutte le attività “culturali” dei Cinesi in formazione che, grazie allo stage senese, conoscono le bellezze della Toscana meglio di noi. Tutti gli automezzi e gli autisti dell’AOUS sono mobilitati per portare in giro i medici cinesi, dimostratisi pienamente soddisfatti. Alla fine dello stage, medici cinesi e italiani, segretarie e autisti tutti sul pulman aziendale per una cena d’addio offerta dal Dott. Morello. È possibile sapere chi ha pagato?
Forse la sigla CSI non è poi così inappropriata.

3 Risposte

  1. …beh, qui mi aspettavo un po’ più di partecipazione, perché se l’università è importante, quanto di più deve esserlo la salute della gente e dunque l’attenzione alle capacità gestionali di chi se ne prende carico, come, appunto un'”azienda” ospedaliera? …
    Va beh che dopo il tracollo del San Raffaele, nessuno può più ragionevolmente aspettarsi granché dalle amministrazioni di queste “aziende” (a proposito, c’é qualcuno che mi sappia spiegare cosa mai producano codeste “aziende”???), ma siccome Siena ha già dimostrato di “eccellere” nella mala amministrazione della cosa pubblica in ambito universitario, forse sapere di non essere soli a “mal” gestire, può avere un valore consolatorio!
    Scrivo, contro il parere dell’amico Cosimo Loré, perché se sono pusillanimi (o forse solo “interessati”) coloro che hanno sempre taciuto e continuano a tacere sullo sfascio istituzionale dell’università, ancor più lo sono coloro che tacciono (o peggio, fanno finta di nulla) di fronte alla cattiva amministrazione della Salute Pubblica.
    Scrivo, Cosimo caro, perché di coscienze assopite gli onesti dovrebbero ormai averne le tasche piene e anche se nessuno replicherà alle mie “contumelie”, ritengo ormai un dovere civico cercare, come meglio posso, di informare la gente o le competenti autorità su malefatte e malfattori.
    Mi perdoneranno, quindi, i partecipanti a questo blog se, per l’ennesima volta, segnalo un fatto che la dice lunga sulla gestione della sanità nel nostro Paese.
    L’Azienda Ospedaliera senese “ospita” un centro di riferimento Regionale (in realtà nazionale) per la diagnosi e la cura del retinoblastoma (un tumore della retina che colpisce prevalentemente i bambini).
    Senza accampare pretese di alcun genere e tipo, invito i bloggers ad andarsi a guardare cosa ho scritto e fatto, negli anni, sul retinoblastoma, semplicemente sfogliando le pagine di internet (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=Mastrangelo%20D), dalle quali emerge la mia competenza nel settore specifico o anche pagine più recenti, nelle quali contesto la teoria genetica, per porre in risalto il ruolo dell’ambiente (http://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?paperID=6661) nella genesi di questo tumore.
    Per chi fosse poi curioso di sapere come vengono amministrati il merito e le competenze in ambito “aziendale”/ospedaliero, è da sapere che, del tutto recentemente, l’azienda ospedaliera/universitaria senese ha non solo ritenuto di dovermi licenziare, perché non “simpatico” o “poco gradito” a qualcuno che conta, ma, forte di queste “cogenti” motivazioni, ha affermato, sottoscrivendolo, “che non ha una collocazione da darmi, in ambito assistenziale” … sebbene al suo interno sia attivamente operante il centro di riferimento nazionale per la diagnosi e la cura del retinoblastoma!!!

    P.S. Per consolazione dell’amico Cosimo: tu hai spesso detto che questo blog è una sorta di archivio (e quindi consultabile anche dalla Magistratura)… quale migliore opportunità di questa per denunciare le malefatte di chi non solo calpesta il merito e la dignità di chi lavora, ma lo fa con la prepotenza e la supponenza di chi pretende di avere ragione a dispetto di ogni più cogente e lapalissiana evidenza?

  2. Un altro motivo di divertimento e di riflessione è constatare l’assenza quasi completa di interventi in quei post dove si dimostra il malaffare o le intenzioni del malaffare: si vedano i viaggi in Cina, l’acquisto dei cuori artificiali, il tentativo di costituire il fondo immobiliare per speculare sulla vendita degli immobili dell’Università di Siena, la Gelmini che viene smentita dal rappresentante del Governo in CdA, gli studenti che chiedono le dimissioni del rettore, la truffa dell’aumento delle iscrizioni a Farmacia e Scienze Biologiche, il contratto del Direttore Amministrativo ecc., ecc..
    Riflettendoci, però, mi sono detto: “non c’è niente da commentare”, “non c’è niente da discutere”. Occorre solo recarsi in Procura della Repubblica con la stampa dell’articolo in questione! Ehh già!

  3. […] “La Cina è vicina” e “Un pallottoliere cinese per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese” (AOUS) un altro […]

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