Quel che colpisce, del caso Martone, è la velocità con la quale ha vinto i concorsi. E non mi sembra che sul suo blog Michel Martone riesca a dare spiegazioni convincenti. Nominato ricercatore il 4 gennaio 2001, diventa professore associato otto mesi dopo (il 26 settembre 2001) ed è chiamato come professore ordinario il 4 dicembre 2003. Tutto troppo veloce e troppo sospetto. Quasi volesse sottrarsi, direbbe qualcuno maliziosamente, al giudizio delle commissioni per la conferma a ricercatore, prima, e a professore associato, dopo. Da notare che nel concorso per ordinario quattro candidati si ritirarono perché risultati vincitori in data antecedente alla conclusione del concorso di Martone; un altro si ritirò al buio ma otto mesi dopo prese l’idoneità in altra sede; un altro candidato si ritirò ed è ancora associato.
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Da una piccola verifica APRI (Associazione Precari della Ricerca Italiani) ha mostrato che Martone è diventato professore associato con 0 (zero) pubblicazioni.
http://ricercatoriprecari.blogspot.com/2012/01/carriere-da-sfigati.html
La cosa non mi meraviglia affatto …un copione già visto e rivisto! L’Italia è anche questo!!
Con tanti bravi giuslavoristi, il mitico governo tecnico è andato a pescare il baby ordinario… con 38 pubblicazioni in meno della nostra docente senese… Chi paghiamo e in che mani è messa la riforma del diritto del lavoro!!!