Università di Siena: sindacati contro rettore e direttore amministrativo per il pagamento del salario accessorio

Riccaboni-FabbroPassa dal “via” senza ritirare i 20 euro

RSU d’Ateneo, Cisal, Cisapuni, Cisl, Flc-Cgil, Ugl, Uil PA-UR, Usb-PI. Ieri si è svolta una seduta d’informazione sindacale, forse una delle ultime con la dottoressa Fabbro. Sono passati quasi quattro anni dalla prima con la stessa, ma ieri, nulla sembrava cambiato. A cosa abbiamo assistito? Al solito rinvio dei pagamenti spettanti al personale tecnico e amministrativo. Ci hanno informato che a ottobre non pagheranno il salario accessorio 2011, 2013 e 2014!

Sì, ancora una volta aspettano una nota da funzione pubblica e Mef per sbloccare i pagamenti, ma questo documento di fatto serve solo a coprire le spalle da una eventuale denuncia alla Corte dei Conti per inadempimento amministrativo di rettore e direttore amministrativo. E così prendono tempo. Hanno assicurato che pagheranno a novembre, quanto ancora ci faremo raggirare?

Usano ancora lo scarica barile della responsabilità su qualcun altro, questa volta tocca al nucleo di valutazione, pare che questa nota serva a sollevare il nucleo da una sua inadempienza, ma non è così e chi non lo vuole capire è cieco, serve solo per loro, e a farne le spese però siamo ancora noi. Il documento in questione dovrebbe arrivare fra due settimane, sì come quello del MEF di tre anni fa! Ma, a detta del rettore, se non arriva pagheranno le somme dovute! Come si fa a credere a una bufala del genere?! Serve, questo documento, o no? Il rettore prende tempo, aspettando l’arrivo del nuovo direttore generale?

Sono saliti i toni, e non ce ne scusiamo, anzi li rivendichiamo, così come la Fabbro ha rivendicato il taglio del salario accessorio nel 2011, dicendo che se tornasse indietro lo rifarebbe! Lo rifarebbe? Ma come, non si era dimostrato, anche con una sentenza del giudice del lavoro che ha dato ragione a coloro che hanno fatto ricorso, che tagliare il salario accessorio anche in presenza di un bilancio in disavanzo fosse errato? Secondo lor signori no, dopo quattro anni, no. Vergogna!

Hanno parlato di voler riconoscere in ogni modo al personale l’impegno di questi anni, ora che stiamo uscendo dalla palude del Buco, uscendo… davvero? Questo sarebbe il riconoscimento? Ancora una volta veniamo umiliati nel modo più subdolo con il taglio delle retribuzioni dei lavoratori contrattualizzati, ancora. Dopo quattro anni siamo passati per l’ennesima volta dal via senza ritirare i 20 euro, grazie a due persone che ieri, in preda ad un delirio di onnipotenza, hanno affermato senza ritegno che è merito loro il risultato di questi anni, non di tutta la comunità universitaria.

Esiste ancora una comunità universitaria? I docenti avranno nulla da dire sul nostro ennesimo taglio? Forse no, qui nessuno parla. Noi crediamo che esista una comunità universitaria che deve ricostituirsi, ma esiste? Loro, i nostri vertici, nascondono la brace accesa sotto la cenere, ma è accesa, e si incendierà. Questo ateneo, come questa città, è silente, nasconde le ferite aperte, ma c’è un limite. Ai vertici di questo Ateneo abbiamo dato credito, dopo quattro anni abbiamo tentato in tutti i modi, ma sono ingiustificabili, inqualificabile il comportamento di queste settimane. Si può lavorare senza i giusti corrispettivi? No, invitiamo i responsabili a presentare le dimissioni, per l’ennesima presa in giro nei confronti della nostra dignità. I colleghi EP, C e D destinatari di incarichi presentino le dimissioni. Inutile la battuta tanto non si dimette nessuno, davvero? Nessuno ha dignità? Non ci crediamo. Invitiamo tutto il resto del personale ad attenersi al proprio orario a svolgere unicamente mansioni che ritiene adeguate, allo stipendio base.

Stiamo lavorando in una situazione surreale, un bilancio economico patrimoniale che il rettore dice sarà in pareggio, quando sappiamo che a prescindere dal sistema di contabilità è la tensione di liquidità che ci rallenta nei pagamenti, abbiamo immatricolazioni e iscrizioni in caduta libera e dovremmo accettare che i nostri pagamenti vengano rimandati? Stiamo parlando di arretrati 2011 e 2013! I nostri arretrati sono dovuti, così come sono dovuti i nostri pagamenti mensili spettanti, è ora di farla finita di ricominciare il balzello della difficoltà di cassa, e pagare ciò che è dovuto!

3 Risposte

  1. “I docenti avranno nulla da dire sul nostro ennesimo taglio?”
    ————————————————
    …. io si, avrei qualcosa da dire, e cioè che solidarizzo, purché mi si risponda ad una sola domanda, e solidarizzerò ancor di più quando mi risponderete: chi CACCHIO sono “i docenti”? RItenete che si tatti di una categoria identicamente retribuita, ove regna la serenità, il rispetto reciproco e l’altruismo, come nel regno solare di Sarastro, ed ove sussiste egualitarismo e solidarietà di classe? Sarebbe come dire “quelli del Monte dei Paschi”, senza specificare se ci si riferisce a Profumo o all’ultimo cassiere dell’agenzia di Vattelappesca.

  2. …sussistono egualitarismo e solidarietà di classe?

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