La notte dei ricercatori e quella dei pataccari

Aldo Ursini

Aldo Ursini

Gentili colleghi,

vi sto per rimbalzare alcune mail riguardo un phishing politico attuato in settembre a proposito delle vostre – e del personale tutto – intenzioni di voto al prossimo referendum costituzionale, sotto forma di un questionario predisposto da colleghi di Economia Politica e Statistica (credo, comunque colleghi di unisi), con l’appoggio ‘perinde ac cadaver’ dei vertici d’ateneo, e presentato sotto le spoglie di una indagine scientifica d’opinione (da presentare nelle Giornate dei Ricercatori ultime scorse.)

Alla cosa – pare – pochi di noi hanno dato peso. La stampa locale e nazionale, da me interessata, non ha battuto ciglio finora (almeno a quanto vedo sulla rassegna stampa predisposta dall’Ufficio stampa di UNISI).

Una cosa di gravità assoluta, o no? A parte una deboluccia letterina di dissenso della RSU (Sindacati), le mie proteste, trattate come carta igienica dal Vertice d’ateneo, sono comunque servite a pochino: semplicemente non pubblicano più i risultati. Ma ci sono certamente alcuni che in buona fede avevano risposto al questionario. Il fatto che sollecitassero i ritardatari, nominalmente uno per uno, ad ottemperare, dimostra che sapevano chi avesse risposto e chi no, e quindi ovviamente sapevano come si fossero espressi quelli che avessero partecipato -. E poi, si sa, niente sparisce da un server a meno che non si carbonizzi a 5000 gradi celsius l’hard disk e poi lo si polverizzi in un mulino. La difesa dei proponenti era che si trattava di pura scienza, non hanno mai chiesto scusa dell’errore, il che fa sospettare che non fosse un errore, ma che davvero volevano sapere per chi io voterò, hanno dimenticato le leggi sulla segretezza del voto, ed hanno detto che io sono oscurantista e voglio ostacolare la… ricerca scientifica!!!
Io per me credo che andrò avanti: sarebbe non indifferente un vostro parere, magari un cenno di solidarietà o di appoggio. Invece i cenni di insofferenza e/o schifo per il sottoscritto rompiscatole possono essere concretizzati in un semplice silenzio = dissenso, per chi crede che non si debba mai disturbare il manovratore (= Rettore protempore, chiunque esso/essa sia, etc.)

Scusandomi anticipatamente del disturbo con chi pensasse che la cosa sia una svista… di poco conto:
qui mi firmo
Prof. Aldo Ursini

PS. «Perinde ac cadaver» era la formula di obbedienza pronunciata dai Gesuiti: = obbedisco fino alla morte.

«Chiediamo che gli impegni siano rispettati e non riciclati con scopi propagandistici nella campagna per le elezioni del Rettore»

Marco Tomasi - Angelo Riccaboni (Gil Cagnè) - Francesco Frati

Marco Tomasi – Angelo Riccaboni (Gil Cagnè) – Francesco Frati

Magnifico Rettore
Egregio Direttore Generale

Lo scrutinio delle domande per le progressioni orizzontali 2015 e la stesura della graduatoria provvisoria, sono stati condotti in tempi rapidissimi, ed è una velocità che contrasta con la lentezza e la dilazione con cui sono stati effettuati i controlli. Non è possibile che dall’inizio dell’anno ancora non si sia provveduto.

Ci sembra una pretesa lecita quella di veder conclusa la pratica, conoscere la graduatoria definitiva e avere l’incremento stipendiale nella busta paga di giugno 2016. Nello stesso mese chiediamo che sia data l’IMA maggiorata a chi non ha fruito delle progressioni.

Non basta! Abbiamo nei confronti dei colleghi anche l’obbligo morale di sollecitare che si affronti la questione delle PEO 2016. Chiediamo di conoscere l’importo del fondo disponibile e che ci sia la volontà di bandirle entro il corrente anno, come prescrive il CCNL.

Vorremmo altresì che le progressioni per i neoassunti in categoria B1 – derivando da un obbligo di legge – non gravassero sul fondo per l’accessorio, ma, com’è avvenuto in altri atenei, fossero pagate con altre risorse.

Gradiremmo leggere il verbale dell’ultima seduta di contrattazione, specialmente nella parte in cui il Direttore Generale assicurò ai presenti che le pratiche per le PEO 2015 sarebbero state definite entro il mese di aprile 2016.
Abbiamo una dignità; non mendichiamo oboli, ma rivendichiamo diritti e abbiamo la pretesa di chiedere che gli impegni siano rispettati e che le parole spese a favore del personale tecnico amministrativo siano sentite come un obbligo da adempiere e non come argomenti allettanti da riciclare con scopi propagandistici nella campagna per le elezioni del Rettore.

La RSU e tutte le sigle sindacali ci sono!

Flc-Cgil, Cisl, Cisal Università Siena, Cisapuni,Uil-Rua, Usb P.I.,Ugl, Rsu d’Ateneo.

Università di Siena: sindacati contro rettore e direttore amministrativo per il pagamento del salario accessorio

Riccaboni-FabbroPassa dal “via” senza ritirare i 20 euro

RSU d’Ateneo, Cisal, Cisapuni, Cisl, Flc-Cgil, Ugl, Uil PA-UR, Usb-PI. Ieri si è svolta una seduta d’informazione sindacale, forse una delle ultime con la dottoressa Fabbro. Sono passati quasi quattro anni dalla prima con la stessa, ma ieri, nulla sembrava cambiato. A cosa abbiamo assistito? Al solito rinvio dei pagamenti spettanti al personale tecnico e amministrativo. Ci hanno informato che a ottobre non pagheranno il salario accessorio 2011, 2013 e 2014!

Sì, ancora una volta aspettano una nota da funzione pubblica e Mef per sbloccare i pagamenti, ma questo documento di fatto serve solo a coprire le spalle da una eventuale denuncia alla Corte dei Conti per inadempimento amministrativo di rettore e direttore amministrativo. E così prendono tempo. Hanno assicurato che pagheranno a novembre, quanto ancora ci faremo raggirare?

Usano ancora lo scarica barile della responsabilità su qualcun altro, questa volta tocca al nucleo di valutazione, pare che questa nota serva a sollevare il nucleo da una sua inadempienza, ma non è così e chi non lo vuole capire è cieco, serve solo per loro, e a farne le spese però siamo ancora noi. Il documento in questione dovrebbe arrivare fra due settimane, sì come quello del MEF di tre anni fa! Ma, a detta del rettore, se non arriva pagheranno le somme dovute! Come si fa a credere a una bufala del genere?! Serve, questo documento, o no? Il rettore prende tempo, aspettando l’arrivo del nuovo direttore generale?

Sono saliti i toni, e non ce ne scusiamo, anzi li rivendichiamo, così come la Fabbro ha rivendicato il taglio del salario accessorio nel 2011, dicendo che se tornasse indietro lo rifarebbe! Lo rifarebbe? Ma come, non si era dimostrato, anche con una sentenza del giudice del lavoro che ha dato ragione a coloro che hanno fatto ricorso, che tagliare il salario accessorio anche in presenza di un bilancio in disavanzo fosse errato? Secondo lor signori no, dopo quattro anni, no. Vergogna!

Hanno parlato di voler riconoscere in ogni modo al personale l’impegno di questi anni, ora che stiamo uscendo dalla palude del Buco, uscendo… davvero? Questo sarebbe il riconoscimento? Ancora una volta veniamo umiliati nel modo più subdolo con il taglio delle retribuzioni dei lavoratori contrattualizzati, ancora. Dopo quattro anni siamo passati per l’ennesima volta dal via senza ritirare i 20 euro, grazie a due persone che ieri, in preda ad un delirio di onnipotenza, hanno affermato senza ritegno che è merito loro il risultato di questi anni, non di tutta la comunità universitaria.

Esiste ancora una comunità universitaria? I docenti avranno nulla da dire sul nostro ennesimo taglio? Forse no, qui nessuno parla. Noi crediamo che esista una comunità universitaria che deve ricostituirsi, ma esiste? Loro, i nostri vertici, nascondono la brace accesa sotto la cenere, ma è accesa, e si incendierà. Questo ateneo, come questa città, è silente, nasconde le ferite aperte, ma c’è un limite. Ai vertici di questo Ateneo abbiamo dato credito, dopo quattro anni abbiamo tentato in tutti i modi, ma sono ingiustificabili, inqualificabile il comportamento di queste settimane. Si può lavorare senza i giusti corrispettivi? No, invitiamo i responsabili a presentare le dimissioni, per l’ennesima presa in giro nei confronti della nostra dignità. I colleghi EP, C e D destinatari di incarichi presentino le dimissioni. Inutile la battuta tanto non si dimette nessuno, davvero? Nessuno ha dignità? Non ci crediamo. Invitiamo tutto il resto del personale ad attenersi al proprio orario a svolgere unicamente mansioni che ritiene adeguate, allo stipendio base.

Stiamo lavorando in una situazione surreale, un bilancio economico patrimoniale che il rettore dice sarà in pareggio, quando sappiamo che a prescindere dal sistema di contabilità è la tensione di liquidità che ci rallenta nei pagamenti, abbiamo immatricolazioni e iscrizioni in caduta libera e dovremmo accettare che i nostri pagamenti vengano rimandati? Stiamo parlando di arretrati 2011 e 2013! I nostri arretrati sono dovuti, così come sono dovuti i nostri pagamenti mensili spettanti, è ora di farla finita di ricominciare il balzello della difficoltà di cassa, e pagare ciò che è dovuto!