Caro amico rettore ti scrivo

PentagrammaCosimo Loré. Caro Amico e Magnifico Rettore di Siena,
ti scrivo in ragione della materia, e so che per te il pensiero della medicina legale non può essere certo il primo, ma ti ricordo che il settore scientifico-disciplinare comprende anche la criminologia, e per questo ti scrivo. Ti scrivo perché è mio dovere segnalarti che il crimine accademico organizzato sta portando alla dissoluzione dell’intera struttura e al collasso del nostro ecosistema e questo è un fatto che ti compete come ecologo. In queste ore sono usciti i libri di amici a me assai cari, uno firmato con uno pseudonimo e l’altro da Eugenio Picano (Impact Factor > 750): Candido o del porcile dell’Università italiana e La dura vita del beato porco. In entrambi i casi, fossi il maiale adirei le vie legali come vittima della palese diffamazione, posto che il suino non provoca alcun danno anzi… ma quando si tratta della corruzione della massima istituzione scolastica… Vedi, Silvano, come te sono ormai un veterano con 35 anni di ruolo, 27 di cattedra, 8 di senato, centinaia tra articoli e volumi, didattica da laringite cronica (da causa di servizio), depressione, ansia. E come te non avrei mai voluto bussare alle procure toscane, pugliesi, etc. per contrastare condotte criminali che non cessano neppure dinanzi a provvedimenti giudiziari esemplari, quali la rimozione coatta del tuo predecessore. Ora, però, partono i processi penali e pertanto nessuno si può, né si deve, nascondere scaricando su noi due e pochissimi altri ogni rischio e responsabilità, perché non è da uomini civili ma da personaggi infimi e infami. Dobbiamo insieme, proprio sedendoci uno accanto all’altro, guardandoli in faccia e verificandone con atti scritti ufficiali la buona fede, stanare chiunque si nasconda o tenti di fare il furbo sulla pelle del nostro ateneo. Qui non ci si conta, tecnica utile ad eleggere un rappresentante, qui essere in tanti, come nella storia criminale della razza umana è sempre accaduto, non qualifica né esonera dalle proprie responsabilità. Non c’è più tempo ed atti forti, da parte di uomini veri, si impongono, senza ambiguità né dilazioni; per quel che mi riguarda, da sempre scrivo come ben pochi fanno e con costoro ho l’onore ed il gusto di identificarmi… Mi riferisco a studiosi del calibro di Eugenio Picano che tuttora malgrado le coraggiose denunce e le clamorose intercettazioni e gli arresti dei “capi” della cardiologia italiana non intravede alcuna riparazione dei danni. Cito questo ricercatore del CNR collaboratore del mio gruppo di ricerca per i meriti scientifici superiori internazionalmente riconosciuti e perché è provato che è stato vittima di delinquenti in associazione tra loro (almeno secondo le ammissioni degli stessi nelle intercettazioni acquisite come prova). Sai bene che perfino se si tratta delle cattedre di cardiologia (la ricerca e la cura del cuore, per Dio!) lo schifo tracìma e la fogna è stata ormai scoperchiata dalla Guardia di Finanza che ha portato in galera o ai domiciliari più di un big. Leggi quel che è pubblico e pubblicato ovunque e non solo negli atti giudiziari.

Una Risposta

  1. mi fa piacere vedere un veterano che denuncia la mafiosità della “nostra”-o della “loro”?-università. Io son stato cacciato da dieci concorsi, nonostante i miei libri e pubblicazioni, forse perché inviso a Asor Rosa “e friends”… Eppure l’ostracismo è proseguito, nonostante Focardi mi avesse inviato da Chiarini – il latitante! E nonostante la mia materia sia inesistente nella “mia” città (una forma di letteratura storica, la Storia del Santa Maria della Scala).

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