E se ci costituissimo parte civile nella “tangentopoli” universitaria?

ombraseraw.jpgCosimo Loré. Caro blog il senso della misura,
i figli migliori di questa Italia chiedono: “perché non scoppia uno scandalo tipo Tangentopoli?!” Guardo, anzi studio, con attenzione e un giurista vicino mi spiega il significato “legale” dell’inchiesta torinese. Scrivo come cittadino italiano e professore universitario che ti ringrazia d’aver messo così assiduamente la tua home page a disposizione dell’emergenza accademica primaria che esige interventi eccezionali, urgenti e appropriati, perché la “meglio gioventù” tra i nostri studiosi d’eccellenza sta emigrando altrove e il caso del Dottor Dario Farina, già assegnista al Politecnico di Torino, “trombato” al concorso per ricercatore, ora Professore di ruolo in Danimarca, docet: costretto alla “fuga” dopo dieci anni di proficua attività di ricerca sotto la guida di Roberto Merletti, cattedratico leader del miglior gruppo di ricerca in Europa per il suo specifico settore di scienze ingegneristiche applicate. La pregevole inchiesta di Riccardo Iacona e Manuela Maddaloni nel programma televisivo W L’ITALIA dimostra in modo “scientifico” che proprio negli Atenei risultati in passato in pole position come Torino (e Siena!) si sta alacremente lavorando per lo sfascio e la perdita di credibilità tramite concorsi legalmente truccati volti ad accaparrarsi i rari preziosi posti di ruolo come ricercatore universitario nelle più diverse discipline scientifiche delle aree di ingegneristica e biomedica. Inaudito e indecente il fatto, sistematico, di barare proprio nell’istituzione che ha per unico compito l’oggettivazione della realtà producendo scienza grazie a conclamate onestà e indipendenza intellettuali.

Al Prof. Merletti va riconosciuto il merito d’aver dichiarato nel servizio televisivo il tentativo − vano − di “rompere il muro d’omertà”, mentre paradossalmente da tutto il mondo gli pervenivano lettere ufficiali di protesta per la scandalosa situazione scientifica italiana. Lo “sfregio” a Farina e a Merletti è la prova del danno devastante prodotto a tutti i cittadini italiani che si dovrebbero costituire parte civile. Non è un caso che illustri cattedratici medici spagnoli, del rango dell’ortopedico traumatologo José Maria Villarubias a Barcellona, ci hanno manifestato più di qualche perplessità (non ci si raccapezzano più di fronte a quel che sta accadendo nella medicina universitaria italiana …). Ad onor del vero va detto che il CIVR, Comitato d’Indirizzo per la Valutazione della Ricerca, l’organo che ha monitorato per la prima volta la qualità della ricerca universitaria e quindi il suo stato di salute, ha avuto la capacità e il coraggio di stilare una classifica in cui − ahimè − la facoltà medica senese è ultima “zavorrando” un ateneo che resiste tuttavia 12° su 78 università e più di 20 strutture di ricerca esaminate. Quale evidence-based medicine (EBM) potrà garantire una communitas che si sta trasformando in un agglomerato di individui scaturito da una ingravescente emarginazione dei meritevoli? Da notare inoltre che i rapporti tra le due facoltà sono strettissimi: Farina è andato all’estero per poter progettare e realizzare elettrodi indispensabili alla cura dei paraplegici! Non occorre essere criminologi per comprendere l’effetto di un raggiro e di un insulto alle scienze e alle norme aggravati dai metodi subdoli impiegati e dai danni sociali prodotti e che siffatti soggetti sono responsabili di un fenomeno forse più grave delle varie “Tangentopoli”, in cui ci si limitava a sottrarre denaro … Oggi che fare? Nel 1848 i migliori Docenti e Discenti del glorioso Ateneo Senese corsero a combattere per l’Italia a Curtatone e Montanara, come ricorda il monumento eretto nel cortile centrale dell’Università di Siena, alla cui base si legge: EXORIARE ALIQUIS NOSTRIS EX OSSIBUS ULTOR … che nasca un giorno dalle mie ceneri un vendicatore (Virgilio, Eneide, IV, 625).

25 Risposte

  1. Perchè non si fanno i nomi?

  2. Abbondio potrebbe chiarire a quale categoria di nomi si riferisce? Quella dei responsabili della “tangentopoli” universitaria, quella dei penalizzati o quella di chi intende costituirsi parte civile? Grazie.
    Giovanni Grasso

  3. Mah, io l’ho depositata alla Procura di Roma. Circa 120 pagine tra denuncia e allegati su concorsi che vanno da Roma a Bari, passando per Napoli. C’è tutto un capitolo che si intitola “Concorsopoli”.
    L’ho inviata al Ministro con preghiera di “ricordarsi” che ha dichiarato che si costituisce parte civile. E gli ho chiesto di farmi sapere qualcosa per poter riferire in trasmissione.
    Siccome è proprio il Sottosegretario Modica che parla di “Demagogia della serieta”, credo che questa possa essere la prova del nove.
    Vogliamo far vedere che il tempo delle inciviltà è finito?
    Qui varie info:
    http://cam70.sta.uniroma1.it/

  4. Io ho fatto varie denunce alla magistratura in merito ai concorsi farsa. Vi è un blocco di potere, gramscianamente parlando, inossidabile, e con ramificazioni nei giornali locali. Uno è retto da un massone dichiarato, addirittura (e quelli non dichiarati?). La facoltà di lettere è uno sconcio. Io dovrò fare dei corsi in università secondarie perché a Lettere la torta è dei soliti noti. E questi sono compagni, anzi K-ompagni, degni di Beria.

  5. Massoneria?
    Mah la mia denuncia è già apparsa su almeno 2 giornali nazionali (Il Giornale, Messaggero) una radio nazionale Radio24 e Riccardo Iacona ci sta preparando su una bella trasmissione del ciclo W L’Italia. Ecco a voi in anteprima un nuovo articolo: Come si “accomoda” un concorso su:
    http://cam70.sta.uniroma1.it/
    Mi sono arrivate palate di attestazioni di simpatia e supporto e qualcuno si è addirittura offerto di finanziarmi (!). Ehi, ma non sarà che sono piu “massone” di loro? Evidentemente stare 18 ore al giorno davanti al PC a lavorare favorisce la proiezione astrale e la presa di coscienza nei corpi sottili, ed è ragione di cavalierato onorario da parte delle massime logge iniziatiche…
    Così si spiegherebbero anche le mie capacità divinatorie riguardo ai concorsi…

    Tommaso

  6. In risposta al senatore Maria Celeste Nardini, che aveva criticato la gestione del potere accademico barese, il Ministro Mussi ha dichiarato: « … ho scritto all’avvocato generale dello Stato perché solleciti le varie sedi distrettuali dell’Avvocatura ad attivare la costituzione di parte civile nei processi che via via vengono istruiti dalla magistratura». Diamoci da fare.
    Giovanni Grasso

  7. Ho letto Anna Maria Sersale e mi auguro possa aver ragione in merito alle inchieste della magistratura. Chi ha fatto concorsi-farsa (come da me denunciato anni fa) deve essere ammanettato e fatto marcire in galera in quanto pubblico ufficiale disonesto e infedele. Ma ormai chi dice professore universitario dice mafioso: vox populi vox dei. Da “difensori della razza” a manipolatori sfrenati di concorsi. Un tempo era professore chi professava il suo corso e le sue idee e aveva fatto almeno una lezione universitaria. Io allora sarei professore da gran pezza. E i professori eran pagati “a cottimo”. Oggi invece è il potere politico che dispone delle cattedre e ci mette gli amici mafiosi di ogni tinta e colore. Prestigio e quattrini!!!
    Alla prossima.

  8. Ieri sera ad “Anno Zero” si è parlato di “concorsopoli” e desidero complimentarmi con Tommaso Gastaldi per la chiarezza con cui ha illustrato il problema e i metodi dei concorsi universitari e per il coraggio dimostrato nella sua battaglia fatta all’interno del sistema e a carriera non conclusa (e non è poco !). Spero che con altrettanta determinazione si vada avanti nella denuncia pubblica, con la collaborazione dei più, su un’altra piaga dell’Università, il vero cancro di molti mali: una legge sull’Autonomia incompleta.

  9. Prima di tutto una tirata d’orecchi a Tommaso Gastaldi che non ha informato della sua partecipazione ad “Anno zero” almeno quelli che portano avanti questa battaglia. Scherzi a parte, Tommaso sei stato bravissimo. In tandem con Benedetto Della Vedova hai messo più volte in difficoltà le argomentazioni del Ministro. Di grande importanza la precisazione di Santoro sulle telefonate preoccupate delle dichiarazioni che Tommaso avrebbe potuto fare. Andiamo avanti. Associandomi, quindi, ad Albina per i complimenti miei desidero aggiungere quelli di tutti i colleghi con i quali ho avuto modo di parlare della trasmissione.
    Aggiungo alle riflessioni di Albina che la categoria con cui è apparso questo post “Quelli dell’uva puttanella” ha proprio la funzione di stimolare alla costituzione di “parte civile” altre sedi universitarie o gruppi di docenti per chiedere conto dei danni all’immagine degli atenei provocati non da chi denuncia gli illeciti ma da chi li commette. Altro punto è costituire un gruppo di docenti sparsi in vari atenei per chiedere proprio il completamento della legge sull’autonomia universitaria. Ovviamente di questo gruppo fanno già parte sia Albina che Tommaso. A risentirci,
    Giovanni Grasso

  10. Complimenti a Tommaso Gastaldi per la sua partecipazione ad Anno Zero. La sua presenza destava non poche preoccupazioni anche in un conduttore come Santoro, ma in maniera garbata e chiara Gastaldi ha ribadito la metodologia normalmente usata e dai più accettata nello svolgimento dei concorsi universitari. Gastaldi in quel momento rappresentava tutti noi coinvolti in analoghe vicende “universitarie”.
    Duole tuttavia constatare la rassegnazione con cui i giovani intervistati accettano passivamente le regole di questi giochi o, peggio ancora si biasimano solo per esserne tagliati fuori allorchè privi di albero genealogico o di idonee coperture. Se vogliamo modificare la realtà attuale non bastano dunque le nostre lotte spesso cariche di sofferenze e di rinunce, ma serve soprattutto una nuova cultura.

  11. Cari amici, Caro Giovanni, Cara Albina, Cara Antonella, Vi ringrazio per le belle parole, che veramente incoraggiano.

    1. Alcuni commenti lampo essenziali e impressioni dopo la trasmissione

    a) Il punto non e’ mettere in difficolta’ il Ministro o supportare i suoi denigratori politici. Nessuno pretende che il Ministro conosca nei dettagli i meccanismi universitari. Ciò che noi pretendiamo è che egli faccia suoi i contributi che gli consentano di aggiustare il tiro.

    Mischiare le ricongiunzioni familiari in Parlamento con la problematica concorsuale e del sistema universitario può essere fortemente lesivo rispetto alla possibilità di risolvere la seconda problematica.

    Esse impattano a livelli diversi: la prima riguarda maggiormente l’etica politica e ci potremmo anche tranquillamente permettere il fenomeno, che comunque è per molti versi una espressione della politica stessa.

    Nell’universita e nella Sanità il fenomeno è invece un cancro micidiale che deve essere eradicato con decisione per il bene di tutti. E il problema è in realtà per molti versi tecnico. Non serve nemmeno stare li a discutere sul fenomeno del nepotismo. I fenomeni si generano se vi è la possibilità tecnica (legge di Murphy).

    Quindi cerchiamo di avere la lucidità di tenere separati i discorsi.

    E’ ovvio che vi sono preminenti istanze morali: Integrità e Responsabilità. Vanno benissimo e siamo ovviamente tutti d’accordo sui principi. Tuttavia ci voglio in ogni caso le regole. Principi senza regole servono a poco. Regole che esprimono principi sono necessarie. Quindi, forti dei principi, mettiamoci a tavolino per analizzare i problemi ed eliminare gli anelli deboli che consentono deroghe ai principi stessi.

    b) Inoltre non lasciamo che improbabili utopie circa l’importazione del sistema americano diano ai politici un alibi per non concludere nulla.

    c) All’opposto, non lasciamo che tentino di reinventare la ruota con nuove assurde regole semplicemente perché adesso si deve alternare che si giova del malcostume. Ripeto quelle logiche pseudopolitiche si lascino pure, se proprio si vuole, per la RAI, o molte altre istituzioni.

    Ma nell’università e nella Sanità NO. Questo è il motore del paese e non conviene veramente a nessuno buttarci dentro benzina scadente.

    2. Piano di “battaglia”: Integrità/Responsabilità

    Prendiamo atto del seguente dato di fatto:

    – Il Ministro Mussi è un uomo politico.
    – La politica ‘si fa’ interprete di istanze sulle quali vi è consenso.
    – La maggior parte di noi sostiene questa istanza di rinnovamento dell’università e le “mele marce” sono una minoranza, ma fanno danni enormi condizionando pesantemente il sistema.
    – Inoltre per quanto concerne gli aspetti della sanità che pure spesso fanno capo a università, l’istanza si allarga a dismisura e coinvolge tutti gli strati della popolazione.
    – Università e Sanità ben funzionanti sono un interesse di tutti.

    Preso atto di ciò, Vi invito ad un coordinamento e focalizzazione di tutte le forze delle persone di buona volontà per portare avanti queste istanze in modo tecnico, puntuale, metodico e deciso. Sempre con appassionata razionalita.

    Sembra che i media di ogni colore la sostengano come non mai questa battaglia di civiltà. Quindi “cavalchiamo la tigre” e aiutiamo il Ministro (chiunque esso sia) a fare bene.

    Io ringrazio veramente di cuore Michele Santoro (Rai 2) e Riccardo Iacona (RAI 3) per aver messo a disposizione le enormi possibilità che hanno a disposizione per sostenere cosi efficacemente questa esigenza di rinnovamento, portata così prepotentemente all’attenzione di tutti.
    Così come ringrazio i giornali e le radio più battagliere come il “Messaggero” (Sersale), “Il Giornale” (Mattioni), Radio 24 (Milan), e tutti quelli che verranno – al di la’ delle idee preconcette o condizionamenti politici che li possono caratterizzare.

    Vi anticipo che ho ricevuto vari altri inviti a esporre questo tipo di problematiche su altri importanti canali di comunicazione (sorpresa). Quindi tenete presente che ci sono anche molti potenti che operano come forze del bene.

    Ho la percezione che si stia creando un fronte assai vasto nelle nostre università/policlinici etc. e in generale nella società: siamo un numero enorme (solo la “Sapienza” è la più grande universita’ d’Europa con oltre 400.000 studenti e 5.000 docenti)

    Ma sopratutto teniamo presente che le forze che possono veramente condizionare le decisioni da cui in definitiva dipende il buono o cattivo funzionamento di componenti fondamentali del sistema, sono proprio le nostre volontà congiunte, opportunamente convogliate ed esternalizzate ai livelli ove possono supportare efficacemente le decisioni.

    Mi raccomando fatemi sempre conoscere i Vs punti di vista, idee, critiche costruttive anche magari a quanto sopra espresso sisteticamente. Io non credo molto nelle rivoluzioni imposte dall’alto, perché spesso strumentali a sostituire una disfunzione con un’altra: è più spesso utile un processo di continuo miglioramento, anche a volte massivo se necessario, che a partire da concrete istanze le risolva via via focalizzando in una azione sempre più efficace e con risultati e miglioramenti misurabili oggettivamente.

    Sara’ mia cura pubblicare i Vs interventi e opinioni anche sulla mia pagina

    http://cam70.sta.uniroma1.it/

    che e’ costantemente monitorata da parecchi media nazionali e riferimento per varie redazioni. Inviate anche segnalazioni di concorsi sospetti: aiutiamo anche i magistrati.

    Un caro saluto,

    Tommaso Gastaldi

  12. Leggendo i vari commenti son d’accordo in primis nel fatto che occorra una nuova cultura. Ma chi deve pagare dovrà pagare (danno d’immagine ecc. ecc.). Purtroppo vi è forse scollamento fra movimento e potere politico, come anche diceva in tivù locale (a volte si guardano, tra un palio e l’altro) l’ex sindaco Piccini (che ho personalmente avversato quando era al potere e proprio per la sua gestione personalistica, come egli sa). Ma è vero. Oggi vige l’impunità più di prima, nonostante “Tangentopoli”. Si fa un gran parlare di ricerca ecc. Io, guarda caso, nella ricerca extrauniversitaria ci sono da quasi 20 anni. Ho fatto lavori per il prof. Omar Calabrese, ma quando chiesi di iniziare un percosro universitario, come volevano i cittadini tutti, questi si rifiutò di incontrarmi e così ha fatto il prof. Chiarini, nonostante mi avesse dato i buoni uffici il rettore Focardi, che pareva interessato alla mia ricerca (sono il ricercatore del Santa Maria della Scala, anche se non buco il video come altri dello “staff”).
    Quindi avanti verso la costituzione di un comitato di salute pubblica che porti alla sbarra i concorsopolisti e faccia pulizia una volta per tutte (il resto o è vaniloquio o son belle chiacchiere… e “decorose”).

  13. Lascio a Voi i commenti facendo solo 2 nomi: Kafka e Pinocchio.

    From: Gianna Condò [mailto:gianna.condo@uniroma1.it]
    Sent: lunedì 14 maggio 2007 9.06
    To: tommaso.gastaldi@uniroma1.it
    Subject: Convocazione

    La S.V. è convocata il giorno martedi’, 15 maggio p.v. alle ore 14.00 presso i locali della Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza per essere sentita dalla Commissione istruttoria costituita con D.R. 3.5.2007 n. 271 in relazione ai datti denunciati dal Prof. Alfredo Rizzi con nota del 26.4.2007.

    Cordiali saluti.

    Il Coordinatore della Commissione

    La S.V. è pregata di voler confermare la ricezione del presente messaggio al seguente indirizzo gianna.condo@uniroma1.it o al numero telefonico 06/49912330

  14. Ci sarebbe da aggiungere qualcosa a quanto detto da Di Pietro, ex PM, in merito a quegli “scalmanati” della “sinistra radicale” (un nome ampio, un poco come gli “autonomi” di un tempo – Siena esclusa visti certi professorini goliardi che giuocavano con la lotta armata e la rivoluzione, magari incendiando la upim…) che si mettono di traverso per le strade bloccando l’accesso ai cittadini e impedendo la democrazia (sic). Ma si sa, Di Pietro, che ha accolto anche la moglie di un premio Nobel, femminista ed ex Soccorso Rosso, non è né di destra né di sinistra (sic). Infatti stima il postfascista Alemanno, che vanta in famiglia un Rauti, perché è uno che ci capisce (sic).
    Ora vorrei dire ai vari Di Pietro e altri potenti e potentati della Repubblica (fondata sulle morti bianche): Impedisce di più la democrazia senza aggettivi chi fa casino e spacca le vetrine (sic) – atti inqualificabili, oibò – o chi, abusando del suo potere trucca i concorsi all’università e altrove piazzando i kompagni– scusate la k mi è scappata – o i cameragni ecc. in posti ben remunerati e di prestigio cacciando via i poveri Cristi…!? Una riflessione è d’obbligo. Non siam tutti fessi, mi pare…

  15. … Ci resta almeno questo: che i cittadini migliori, al di là di maggioranze e minoranze che vanno e vengono, sono dalla parte nostra, di chi ha denunciato la mafia universitaria e si impegna cotidie sul fronte del lavoro e della cultura. Un giorno i nomi dei concorsopolisti e dei baroni universitari omertosi-mafiosi verranno messi a una pubblica gogna eterna. Ma avanti nella giusta battaglia democratica… ne va della sorte del paese…

  16. Però ragazzi! Sembra che io valga di più di PIERO RICCA:
    http://video.google.com/videoplay?docid=-3016146057280791209
    http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/cronaca/cassazione1/annullata-multa-ricca/annullata-multa-ricca.html
    a me il grande studioso Prof. Alfredo RIZZI ha chiesto 100.000 euro (Atto 11255-c7). E non gli ho neppure detto BUFFONE!

    Se lo sa Silvio, che per il suo decoro aveva chiesto 50.000 euro, si arrabbia di certo…

    Tommaso (346 0204227)

  17. Abolire il valore legale della laurea, leggo in questo sito. Bisogna aggiungere però che occorre anche rivedere la prassi dei concorsi e mandare a casa vari “professori” che non hanno vinto concorsi (per es. all’Università per Stranieri del buon Vedovelli che si sbraccia per il Cenni, come ieri forse per Piccini) o che son qui “per chiara fama”…

  18. Leggete Il manifesto di domenica. Il prof. Piperno dice che l’Università è in mano a lobbies e mafia. Il giornale dice pure che Mussi fa fiasco e che è la sinistra della destra. Siamo alla frutta (e a regime).

  19. Non mi meraviglio delle dichiarazioni del prof. Piperno. Venire nell’Università della Basilicata per credere. Il pentito Massimo Pizza, grande accusatore del Principe Savoia, ha dichiarato al PM Woodcock che la Basilicata è uno degli snodi principali della massoneria coperta e ospita una delle due Gran Logge d’Italia (l’altra è in Calabria), con una rete estesa in tutta Italia e dedita sostanzialmente a gestire diversi business, in una sorta di maxicomitato d’affari, naturalmente illeciti. Una «loggia trasversale» che potrebbe contare su diversi nomi eccellenti della politica, dell’imprenditoria, della sanità, delle forze dell’ordine, del Vaticano e della magistratura, con giornali e televisioni adagiati ad uso zerbino dietro le porte dei palazzi del potere.
    Ma c’è di più: secondo il Pizza, il centro di potere che «viene finanziato in Basilicata e che a sua volta finanzia mezza Italia, si finanzia con i soldi che vengono dallo sfruttamento in nero del petrolio e da operazioni legate all’acqua, l’oro blu del XXI secolo, e ai rifiuti» (anche radioattivi)http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallabasilicata_NOTIZIA_PROV_01.asp?IDNotizia=158916&IDCategoria=1.
    I tradizionali consulenti della Regione Basilicata sull’acqua e sul petrolio sono docenti dell’Università della Basilicata, tra cui gli ultimi due prorettori, docenti di Ingegneria. La stampa parla di una lobby attestata alle Facoltà di Ingegneria e di Scienze che strozza l’Ateneo lucano e intorno alla quale ruota un gran giro di affari che muove grandi interessi di tipo economico e politico. http://www.ilsensodellamisura.com/files/lanuova2lug03.pdf
    Una guerra intestina a colpi di magistratura e di gogna mediatica è stata scatenata contro una docente responsabile di un progetto europeo sulle risorse idriche e sul monitoraggio ambientale della valle del petrolio (Val d’Agri), che per il solo gusto della ricerca ha abbattuto i prezzi sul mercato delle consulenze legate al business dell’acqua e del monitoraggio ambientale, spezzando così il circuito chiuso di commesse a docenti, professionisti o enti legati al mondo politico.

    Albina Colella
    Prof. Ordinario di Geologia

  20. Gent.ma prof. Albina Colella, mi scuso per l’OT, ma da tempo cerco di contattarla via email, ma non ho il suo indirizzo. Potrebbe contattarmi lei?

    robertomancuso@gmail.com

    mi scuso di nuovo per l’OT e spero in un suo gradito riscontro a questo messaggio.

  21. Provate ad ascoltare questa

    Intervista a Maurizio Bolognetti sulla gestione illecita dei fondi Unibas, i fondi dell’Unione Europea destinati all’Università della Basilicata

    http://www.radioradicale.it/scheda/209874/intervista-a-maurizio-bolognetti-sulla-gestione-illecita-dei-fondi-unibas-i-fondi-dellunione-europea-desti

  22. Il “professore” di cui si parla è solo un approfittatore, credetemi perchè ho lavorato per lui. Vuole usare un’idea giusta (quella dei ricercatori in fuga) per i suoi luridi scopi personali. Al politecnico è visto malissimo, ma non per il fatto che ha osato denunciare la situazione (per altro risaputa e difficilmente sanabile) della difficile posizione della ricerca italiana, ma per il fatto che approfitta delle persone, sfrutta il dipartimento e quando può non paga i lavori svolti. Che si vergogni!!!!

  23. OSSERVATORIO PER LA PREVENZIONE DELLE TRUFFE NEI CONCORSI E NEGLI APPALTI

    Invio segnalazione irregolarita o evidenze “sospette”:
    http://www.datatime.eu/concorsopoli/

    Motivazione:
    http://beppegrillo.meetup.com/2/boards/view/viewthread?thread=3651962&lastpage=yes#12051321

  24. Il CUN e i casi surreali della vita, ovvero: quando gli eventi rari continuano a verificarsi!

    La Prof. Fraire è eletta nella commissione (uno di 3) che deve decidere della conferma in ruolo del Prof. Tommaso Gastaldi!
    :-)))
    https://sitocun.cineca.it/conferme/verbali/index.html
    Sessioni 2008/ 6 Maggio / Pag 22
    http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Sociologia-il-concorso-truffa/1867027

  25. Seguo tutte le vicende anche se per malattia sono spesso assente… Abasso la mafia professorale, evviva i migliori cittadini che scrivono qui!

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