Fabio Mussi. Caro Prof. Sassatelli,
mi sono per caso imbattuto in un Suo articolo, uscito su Repubblica di Bologna del 7 novembre: “Ridurre il numero degli esami”. Lei valorizza il lavoro delle facoltà che in questi giorni «stanno prendendo le delibere formali sulla nuova riforma degli ordinamenti didattici», denuncia il fatto che hanno lavorato «in una quasi totale latitanza di Governo e Ministero». Sbaglio o le facoltà e gli Atenei, che negli ultimi anni hanno autonomamente e gioiosamente portato i corsi al numero di 5.600, gli insegnamenti a 171.000, gli esami a decine e decine per triennio e biennio (per non parlare della disinvolta moltiplicazione delle sedi, delle astute lauree facili in convenzione, delle allegre lauree “honoris causa”), stanno lavorando esattamente su:
1) decreto ministeriale sulle classi di laurea (e documento sulle “linee guida” per la loro applicazione);
2) decreto ministeriale sui requisiti minimi;
3) decreto ministeriale sulla programmazione triennale.
Documenti, sui quali si è lavorato un anno con l’intera comunità accademica, comprensivi di una imperativa riduzione degli esami a 20 per la laurea e 12 per la magistrale.
La verità è che, senza l’azione del governo, qualità e merito non avrebbero naturale cittadinanza nell’università.
Veda: sono un uomo di una qualche ostinazione e di parecchia passione.
Ma a volte mi viene il pensiero (che non condivido) che con l’occuparsi di professori universitari siano virtù sprecate.
Cordialmente
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Dopo gli ultimi positivi interventi normativi e la recente cruda sintesi diagnostica “discreto bordello” ora il Ministro Mussi è al terzo notevole affondo nel “dire le cose come stanno”: non è che sta rubando il mestiere di “ricercatore e sostenitore della verità” ad universitari per cui la scienza diventa sempre più un optional?!
Prof. Cosimo Loré
http://www.scienzemedicolegali.it
Post scriptum: che il Ministro Mussi sta mettendo il dito nelle piaghe purulente dell’università italiana lo dimostra il fatto che le sue parole sono ormai identiche alle nostre, di ormai molti anni, che tanto ipocrite reazioni hanno sempre suscitato nei più. Delle due l’una: lor signori che si scandalizzavano, i molteplici rinviati a giudizio, insomma tutti quelli che continuano a fare le vittime sono intellettualmente disonesti e per questo indegni di far parte della categoria “professori universitari”, per definizione accessibile solo a chi è “uomo” eccezionalmente indipendente e leale sì da esser “maestro” di vita prima che di singole circoscritte discipline, oppure i falsi e i criminali sono quei pochi che si oppongono apertamente ad imbrogli senza pudore, i magistrati che operano gli arresti e il Ministro Mussi?!
Prof. Cosimo Loré
http://www.scienzemedicolegali.it
Purtroppo il ministro Mussi è invischiato nella logica di potere. I baroni sono terrificanti…poi quando la società crolla per un colpo di pistola a un tifoso i conigli-maestri di vita ed educatori spariscono…lo stipendio aureo è assicurato, al diavolo la ricerca e i ricercatori!
…e non farò la fine del Grillo Parlante. Ormai sono nella storia. Ahò, han beccato anche chi per trecento euro vendeva esami e taroccava lauree. Evviva l’Università!
Ma il grande grandissimo giornalista Boldrini che fa? Non denuncia l’Università?
… e mi sembrano come nell’arlecchinata di Dario Fo, in fila indiana e con un’elica in testa, che trottano verso il più sudicio leccaculismo, ‘sti professori!
La più buffa prolusione è poi quella del noto lottacontinuista Luperini – e non Luporini, amico rettore! -. Io so’ piazzato, ha detto in pratica, quanto a voi statevene precari e recitate davanti a uno specchio Shakespeare col gotto di vino!
Mi cojoini che luminare e che educatore, come dice di se stesso il veterano (per fortuna non mi laureai con lui che voleva impormi una sorta di alfabeta postmoderno)…
A proposito della ricerca tanto sbandierata dai nostri gerarchi di destra e di sinistra… A me – nonostante formale richiesta – non han dato neppure una lira. Forse dovevo andare a letto con qualche satrapessa (ehm, ehm…) o leccare il culo ai nuovi padroni del vapore -che poi son quelli vecchi, più o meno… Povera patria, cantava quel visionario di Battiato – metti che lo dica pure il Socci…
Cari amici, la denuncia della mafia obbrobriosa universitaria (e politica) è anche nella mia ultima fatica che spero correrete a comprarla in libreria o ordinarla – purtroppo qualche refusetto editoriale… Il nemico mortale, opera sulla neoplasia di Paolo Fedeli Ed. La Riflessione-Zedda Via Alziator, 24, Cagliari.
Ciao, amici, a presto.