Cecilia Scoppetta e Antonella Fioravanti, due donne coraggiose che da sole si battono contro un sistema universitario corrotto e corruttore. Di Antonella questo blog si è già occupato in tempi ormai lontani, tanto lontani che, ormai, c’è il rischio della prescrizione del reato. Ci auguriamo solo che i due casi vengano adottati dal movimento delle donne “se non ora quando”, che si riunisce a Siena il 9 e 10 luglio.
Prof sottoaccusa, ma il processo non parte (la Repubblica Firenze 7 luglio 2011)
Franca Selvatici. Il processo doveva cominciare il 13 maggio 2008. Sono passati più di tre anni di rinvii. Intanto la giustizia langue e il rischio di prescrizione avanza. Accade a Siena. Al Policlinico “Le Scotte” opera come professore associato di reumatologia il vincitore di un concorso universitario sotto accusa, mentre la collega che ha svelato la pastetta denuncia di subire da anni l’ostracismo del mondo accademico. Gli imputati, rinviati a giudizio il 26 ottobre 2007 per abuso d’ufficio, sono il professor Roberto Marcolongo, ordinario di reumatologia all’Università di Siena, accusato anche di rivelazione di segreti d’ufficio, e il professor Bruno Frediani, vincitore del concorso di associato che si concluse il 18 febbraio 2006. Le prove dell’accusa sono robuste. A prescindere dai titoli di Bruno Frediani, è difficile smentire che il concorso fosse stato confezionato su misura per lui. Nel suo computer c’erano, in data precedente al concorso, i cinque temi a lui destinati per la prova didattica. Ed era lui, cioè uno dei candidati, a colloquiare in via telematica con i commissari al posto del membro interno professor Marcolongo e ad elaborare per suo conto il verbale della commissione contenente i curricula dei candidati e i suoi giudizi su di loro. Il profilo sul bando era modellato sui suoi titoli professionali. E la dottoressa Antonella Fioravanti, la collega che ha rotto l’omertà e ora è parte civile con l’avvocato Massimo Rossi, registrò il professor Marcolongo che ammetteva: “Il posto è del dottor Frediani, perché ha le sue raccomandazioni”. L’accusa è solida ma il processo non si fa. E l’Università ha fatto quadrato attorno ai due imputati. Il 15 marzo 2006, a inchiesta già aperta, l’Ateneo approvò la regolarità degli atti del concorso. Due mesi dopo il dottor Frediani fu “chiamato” dalla facoltà di Medicina, dove tuttora lavora. E l’Università non si è costituita parte civile al processo.
Sullo stesso argomento:
– La Nazione Siena (8 luglio 2011): Concorso ‘irregolare’. Il processo non arriva.
– Fratello Illuminato – Il blog (8 luglio 2011): Se non ora quando… Ma alla Facoltà di Medicina dell’università di Siena quando?
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