Ci sarà ancora qualcuno disposto a candidarsi alla presidenza Crui?

“Il Mondo” oggi in edicola pubblica un breve articolo, di seguito riprodotto, sulle disavventure, anche giudiziarie, che hanno colpito gli ultimi tre presidenti della Conferenza dei rettori delle Università Italiane (Crui).

LA MALEDIZIONE DELLA CRUI HA COLPITO ANCORA UNA VOLTA

Fabio Sottocornola. Sulla poltrona più alta della Crui sembra aleggiare una maledizione. Che negli anni recenti ha colpito tutti i numeri uno delle università diventati presidenti della Conferenza dei rettori italiani. L’ultimo a finire nei guai è stato Guido Trombetti, attuale capo della Crui (da giugno 2006) e rettore a Napoli Federico II. A dicembre è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Firenze, insieme ad altri docenti per abuso d’ufficio a proposito di presunte irregolarità nella selezione di professori del Sum, Istituto di scienze umane, diretto da Aldo Schiavone (pure indagato). In particolare Trombetti, Schiavone e Augusto Marinelli (rettore di Firenze) avrebbero favorito, da membri del consiglio provvisorio del Sum, alcuni docenti che già insegnavano come professori distaccati dalle rispettive università. Tra questi, secondo la procura, c’è lo stesso Schiavone nel doppio ruolo di capo della commissione esaminatrice e candidato unico per la cattedra di diritto romano. Più pesante la vicenda di Piero Tosi, predecessore di Trombetti alla Crui fino al febbraio 2006, quando si dimise dopo essere stato sospeso da rettore a Siena in seguito a un intervento senza precedenti della magistratura cittadina. A fine novembre 2007 è stato poi rinviato a giudizio per abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e tentata concussione, tra l’altro per alcune nomine di medici presso l’Azienda ospedaliera universitaria. Ancora prima, la presidenza Crui non ha portato fortuna a Luciano Modica, che ha ricoperto l’incarico dal 1998 al 2002. In quell’anno si era dimesso per candidarsi e vincere le elezioni suppletive del Senato. Ma la sua corsa al potere si è interrotta nel 2006: non è più entrato in Parlamento e si è dovuto accontentare del ruolo di sottosegretario al ministero dell’Università nell’attuale governo.