Economia agraria: concorsi falsati ma non punibili a causa di un buco legislativo

Quirino_parisL’inchiesta nata nel 2004 a Firenze, a seguito di un esposto di Quirino Paris, illustre docente della University of California, si avvia ad un epilogo sconcertante dopo che il pm di Trieste ne ha chiesto l’archiviazione. Si legga l’articolo di Franca Selvatici sula Repubblicadi Firenze di oggi.

Franca Selvatici. L’insegnamento universitario della economia agraria ha conosciuto «l’assoluto predominio» di una scuola, definita anche «gruppo di potere», cha ha condizionato i concorsi e gli avanzamenti di carriera. Gli scambi di favori sono divenuti regola. Si è creato un sistema che ha favorito figli, parenti e affiliati a detrimento dei più meritevoli, e che ha violato il principio costituzionale di imparzialità. Un sistema che paradossalmente potrebbe definirsi mafioso, ma che, a causa di un buco legislativo, non appare punibile sul piano penale. A queste conclusioni è giunto il pm di Trieste Maurizio De Marco, che nel 2006 aveva ricevuto per competenza l’indagine aperta a Firenze sui condizionamenti dei concorsi universitari di economia agraria, e che ora ha chiesto l’archiviazione del procedimento.

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Approfondimenti:
Francesca PatanèGiustizia non è fatta, ovvero: come ti annacquo il paradosso. Ateneo palermitano, aprile 2008.

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