Leggendo l’articolo seguente, pubblicato tra le anomalie su “Rinascita” del 18 luglio 2008, non si può non ricordare che anche l’ateneo senese, forse l’unico tra gli atenei del centro-nord, presenta gli stessi dati delle università siciliane.
Università siciliane: il numero degli impiegati più alto di quello dei professori
Giacomo Faso. Troppe unità negli uffici e in proporzione un numero sparuto di docenti. Ecco come è organizzato il personale negli atenei dell’isola. Le stanze delle quattro università siciliane sono popolate da un esercito non di docenti e nemmeno di ricercatori, cone sarebbe lecito aspettarsi, ma di tecnici e amministrativi. Tra sprechi, inefficienze e personale in esubero la macchina burocratica d’ateneo surclassa, e di almeno mille unità, la forza in campo addetta alla docenza e alla ricerca. (…) Una sproporzione che si riscontra in tutte e quattro le università siciliane. (…) Per fare solo un confronto, all’Università statale degli Studi di Milano, che ha una popolazione studentesca simile a quella degli atenei di Palermo e di Catania, il rapporto è ben diverso: i docenti sono 2.486, i tecnici e gli amministrativi 1.384. Un equilibrio che riesce a garantire meglio un risparmio nella spesa per la pubblica amministrazione e maggiori investimenti verso la ricerca scientifica. (…)
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