Di seguito la lettera del segretario generale della Flc-Cgil, Domenico Pantaleo, ai Rettori italiani in vista dello sciopero odierno. Da parte nostra una semplice richiesta a Pantaleo: venga a Siena e si renda conto di persona delle condizioni del nostro ateneo e del ruolo svolto dai rappresentanti del suo sindacato.
Domenico Pantaleo. Magnifici Rettori, abbiamo preso l’iniziativa inconsueta di rivolgerci direttamente a tutti Voi con una lettera, perché sentiamo moltiplicarsi dentro gli Atenei le preoccupazioni per le difficoltà crescenti che il sistema universitario si trova ad affrontare. Da oltre un anno, dalla promulgazione della L. 133/2008, sia le parti sociali, sia la comunità accademica ed i suoi Organi di rappresentanza, sia gli studenti hanno lanciato un allarme sulla sostenibilità del sistema universitario nei prossimi anni alla luce dei tagli di finanziamento previsti. L’Anno Accademico 2008-2009 è stato attraversato da iniziative di protesta diffuse ed intense, ma che non hanno cambiato gli orientamenti del Governo. Non intendiamo qui tornare sulle nostre posizioni in materia, se non per dire che ci appare evidente come si debbano realizzare iniziative di razionalizzazione della spesa e di migliore utilizzo delle risorse, ma in uno scenario volto a superare lo strutturale sottofinanziamento del nostro sistema universitario, non a ridurre ulteriormente le risorse stesse. A partire dal 2009-2010, i tagli previsti incominceranno a dispiegare per intero ed in modo visibile i loro effetti; molti Atenei sono in forte sofferenza, addirittura in difficoltà ad assicurare la gestione ordinaria, altri vi entreranno nei prossimi mesi, e la situazione è destinata rapidamente ad aggravarsi con gli step successivi di riduzione del FFO. A ciò si aggiunge la poco edificante vicenda della distribuzione premiale del 7%, (destinato, nelle dichiarazioni del Governo, a crescere fino al 30% del totale del FFO), segnata da procedure di valutazione del merito oscure, controverse, prive di trasparenza.
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