Università di Siena: l’altra faccia delle provocazioni

AltrafacciaUn altro episodio che rappresenta l’altra faccia delle provocazioni descritte in precedenza. Il 29 maggio 2007 mi telefonò da “Radio Frequenza”, la radio dell’Università di Siena, uno studente di Scienza delle Comunicazioni per un’intervista. Aveva letto su “Il Messaggero” un’inchiesta di Anna Maria Sersale sui laureati “precoci”, nella quale l’ateneo senese risultava ai primi posti nella “svendita” delle lauree, fenomeno che definivo «un’altra degenerazione del sistema». A distanza di due anni e mezzo, quell’intervista conserva la sua attualità perché affrontò proprio quei temi che oggi, unanimemente, sono ritenuti la causa della voragine nei conti. Mi riferisco alle criticità seguenti: proliferazione dei corsi di laurea e dei poli sul territorio; esubero di amministrativi e, in alcuni settori, di docenti; sottovalutazione del buco di bilancio e mancata adozione di un rigoroso piano di risanamento; inadeguatezza degli organi di governo; cogestione sindacale, carriere folgoranti dei responsabili sindacali e riorganizzazione degli uffici funzionale alla sistemazione dei sindacalisti e dei loro parenti; esigenza di un codice etico, ecc..

Ma la ragione per cui ricordo quella vicenda è che l’intervista non fu mai trasmessa. Forse per lo sfascio del Corso di laurea specialistica in Radiofonia? No! Sicuramente perché qualcuno impedì che l’intervista andasse in onda. Chi e perché? Per ora è sufficiente capire perché. Ma per questo è necessario ricordare che la parte finale dell’intervista conteneva un attacco esplicito ai vertici di alcuni sindacati che in precedenza, senza motivo evidente, avevano proclamato lo stato di agitazione, interrotto le relazioni sindacali e chiesto la sospensione di una seduta del Consiglio di Amministrazione: quella che avrebbe dovuto approvare tre regolamenti, tra i quali il “Regolamento per l’individuazione dei criteri di organizzazione degli uffici e dei servizi centrali di ateneo e per l’attribuzione delle posizioni funzionali di maggiore rilevanza”. Chi fosse interessato ad ascoltare l’intervista può cliccare qui ed andare a fondo pagina dove troverà sia il download che il file audio pronto per l’ascolto.