Secondo gli studenti, le scelte dei vertici mettono a rischio la sopravvivenza dell’università di Siena

Il 31 dicembre 2008 pubblicavo una parte dell’articolo (“Bilanci creativi”) della Prof.ssa Lucia Lazzerini con il seguente titolo: «A Firenze come a Siena gli stessi che hanno prodotto lo sfacelo si presentano come i paladini del risanamento dell’ateneo». Appena 2 anni dopo, a Siena, per «definire il nuovo progetto di Università», come dicono gli studenti nell’articolo seguente, ritroviamo proprio quei docenti che cercano così, oggi, «di mantenere tutti i loro privilegi a discapito dell’interesse comune.»

Dimensione Autonoma Studentesca (DAS). Il DAS vuole rivolgersi ancora una volta alla cittadinanza per farle comprendere la gravità dei fatti che si stanno susseguendo all’interno dell’Università di Siena. Sembra infatti che quel muro che, per anni, ha separato “ciò che succede dentro” da “ciò che succede fuori” l’Università, dopo essere stato abbattuto dal “buco” si stia di nuovo manifestando, impedendo a coloro che per primi subiranno le conseguenze delle decisioni prese, ossia l’intera Città, di capire cosa stia succedendo. Non si tratta infatti di bloccare un Consiglio di Facoltà, peraltro illegittimo. Non si tratta di una nuova impostazione dei Corsi di Laurea, né del giudizio politico verso l’amministrazione o il governo. No, si tratta della stessa sopravvivenza dell’Ateneo senese, e quindi dell’indotto economico, sociale e culturale che fonda, in gran parte, la nostra città. Ma cosa sta succedendo?

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