Il Decreto n. 19 del 14 gennaio 2014 individua i “principî contabili” e contiene in dettaglio gli “schemi di bilancio in contabilità economico-patrimoniale” al quale le università si devono attenere. In tal modo, l’università di Siena, sempre in affanno a fare i conti, dovrebbe essere facilitata a predisporre il rendiconto finanziario consuntivo. Vediamolo in concreto.
Cominciamo con il Bilancio unico dell’esercizio 2013 (approvato il 29 ottobre 2014, con sei mesi di ritardo, e pubblicato, dopo un sollecito del sindacato Usb, sull’home page dell’Ateneo il 9 gennaio 2015) che è, sostanzialmente, formato da poche voci, e le più importanti sono: contributi Miur e altre amministrazioni centrali (121 milioni di euro), partite di giro ed entrate per conto terzi (75 milioni di euro), entrate contributive (26,7 milioni di euro), altri enti pubblici e UE (30,5 milioni di euro). Le partite di giro, che, per gettito, a Siena costituiscono la seconda voce di bilancio, devono rappresentare un’entrata e un’uscita “senza rilevanza economica o patrimoniale” e vanno inserite tra le voci degli accertamenti incassati e degli impegni pagati. Sennonché, nel rendiconto finanziario consuntivo 2013, le partite di giro e le entrate per conto terzi sono state inserite (e sommate) tra tutte le poste che costituiscono la previsione definitiva delle entrate 2013. Analogamente, la stessa voce (per un importo pari a 64,7 milioni di euro) è stata inserita tra le poste che costituiscono la previsione definitiva delle uscite 2013. Tale allocazione ha portato a un avanzo di competenza di 6,91 milioni d’euro, mentre un suo diverso inserimento (si veda il rendiconto finanziario consuntivo 2014), “senza rilevanza economica o patrimoniale”, porterebbe a un disavanzo di competenza di 3,5 milioni di euro.
È necessario, quindi, che il rettore, l’ex direttrice amministrativa, il collegio dei revisori dei conti, il consiglio di amministrazione, il senato accademico e il direttore generale forniscano immediate spiegazioni sulla questione, nell’interesse della comunità accademica e della pubblica opinione. Tanto più se si considera che è in corso il processo sul dissesto dell’ateneo senese e che la sola «nuova impostazione grafica del bilancio» non può considerarsi «una soluzione innovativa nelle relazioni con i portatori di interesse».
Articolo pubblicato anche da:
– il Cittadino Online (14 maggio 2015) con il titolo: Grasso: “I conti nell’università di Siena: dalle discese ardite alle risalite”. Alcuni punti da chiarire prima di cantare vittoria.
– Bastardo Senza Gloria (15 maggio 2015) con il titolo: Il professor Giovanni Grasso fa il punto della situazione riguardo i conti dell’università di Siena.
– Liquida (14 maggio 2015); Geos News (14 maggio 2015);
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[…] clamore mediatico imprevisto! La notizia – sulla non corretta allocazione delle partite di giro nel rendiconto finanziario consuntivo 2013 – è rimbalzata nientepopodimeno […]
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[…] di +9,04 milioni di euro e un disavanzo di amministrazione di −42,83 milioni di euro. Eppure, aspetto dal 14 maggio 2015 che il “Magnifico” chiarisca alcune incongruenze di quel bilancio che, ovviamente, si […]
[…] di competenza di sette milioni d’euro quando, in realtà, l’esercizio 2013 s’è chiuso con un disavanzo di competenza di 3,5 milioni d’euro. È trascorso un anno dalla denuncia dell’imbellettamento del […]
[…] e quattro revisori dei conti. Ricordo, infine, che la domanda è stata posta per la prima volta il 14 maggio 2015, specificando, in quella sede, che è stato certificato, per il bilancio unico dell’esercizio […]
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[…] Sarebbe interessante che il consigliere Tucci dicesse la sua sulla semplice domanda, che Riccaboni e Frati eludono da un anno: «il bilancio consuntivo 2013 è falso o […]
[…] Grasso. Riccaboni e Frati eludono da un anno questa domanda: «il bilancio consuntivo 2013 è falso o no?». Il lettore “dubbioso” non lo […]