Se le sinfonie potessero uccidere, il Pentagono avrebbe già patrocinato la «ricerca musicale»

Erwin Chargaff (scritto del 1979). Uno scienziato che si conceda considerazioni dialettiche sulla scienza dovrà affrontare un dilemma: da un lato, la mirabile armonia della scienza, la sua regolarità, la sua schiettezza, il grande fascino che essa esercita su uno spirito acuto e ricercatore; dall’altro, gli usi di crudele barbarie cui può essere piegata, la brutalità del pensiero e della fantasia che ne sono scaturiti, la crescente arroganza di coloro che la praticano. Nessun’altra attività intellettuale presenta aspetti così contraddittori. L’arte, le lettere, la musica non esplicano alcun potere; è sostanzialmente impossibile sfruttarle o abusarne: se le sinfonie potessero uccidere, il Pentagono avrebbe già da gran tempo patrocinato la «ricerca musicale».