Il giorno di Pasqua è stato pubblicato dal “Corriere Fiorentino” un inquietante articolo, di seguito integralmente riprodotto. Siamo certi che la futura classe dirigente del nostro Ateneo non avrà legami con questo passato.
L’auto blu dell’Università? «È fuori provincia», ma prende multe in città
S.I. Auto di servizio «segnalate» fuori provincia, con tanto di documentazione che ne autorizza la trasferta, e «pizzicate» lo stesso giorno dai vigili urbani in strade di Siena a orari non compatibili. C’è anche questo nell’inchiesta sul maxibuco dell’Università di Siena che viene portata avanti dagli investigatori della Guardia di Finanza coordinati dal sostituto procuratore Mario Formisano. Spulciando alcuni documenti dell’Ateneo senese, infatti, gli inquirenti si sono imbattuti in alcuni casi simili, che hanno deciso di approfondire. Ecco perché, in queste settimane, i finanzieri del Comando provinciale stanno facendo accertamenti incrociati sull’impiego delle auto di servizio. Accertamenti che si concentrano sui fogli di viaggio, ma anche attraverso lo «studio» degli ingressi nelle varie autostrade.
Non solo. In questi giorni c’è stato un passaggio giudiziario piuttosto delicato che ha come oggetto un’inchiesta sulle assunzioni dell’Ateneo. Inchiesta vecchia, questa, che coinvolgeva l’ex rettore Piero Tosi e l’ex direttore amministrativo Loriano Bigi. La magistratura senese aveva proposto l’archiviazione, ma il gip ha fatto opposizione: probabilmente gli atti di questa indagine potrebbero presto finire sui tavoli degli inquirenti che stanno facendo chiarezza sul buco dell’Ateneo.
Un crac che si aggira sui 190 milioni di euro. Il motivo di questo dissesto finanziario viene imputato, almeno dagli inquirenti, ai membri del collegio dei revisori dei conti: Lucio Brundu, Enzo Martinelli e il ragioniere Arnaldo Noli. Anche per loro – come per l’ex direttore amministrativo Loriano Bigi e Monica Santinelli, responsabile dell’ufficio bilancio dell’università – l’accusa è di falso in atto pubblico. Identica accusa ha colpito l’ex rettore Tosi e l’attuale rettore Silvano Focardi. Il tutto avviene mentre gli inquirenti leggono, e con estrema attenzione, i risultati dell’inchiesta contabile interna depositata in Procura dal direttore amministrativo dell’Università degli Studi di Siena, Emilio Miccolis.
Altri interventi:
– La.Valde. Università, s’indaga sulle assunzioni (La Nazione Siena, 15 aprile 2009)
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E intanto l’Università continua a pagare lo stipendio ai soggetti colpiti dall’avviso di garanzia.
E l’unico che farà lezioni non pagato son proprio io? Hai visto mai!
Hai proprio ragione! Lo stipendio comunque viene pagato anche a numerosi docenti la cui assunzione è irregolare e la cui presenza è del tutto evanescente. Forse bisognerebbe rivolgersi a “chi l’ha visto?”!!!!!
Sul fatto in sé, mi pare confermi quanto tanto spesso si è detto della cialtroneria con cui si è gestita l’amministrazione. Nonostante la ridente foto a corredo dell’articolo, dubito però che il rettore passato, come quello attuale, si occupasse personalmente del ruolino delle auto di servizio.
Vorrei però segnalare un intervento a mio vedere molto centrato sull’università di Fabio Pammolli che ho sentito questa mattina http://www.radioradicale.it/scheda/277255?format=32
Troppo lungo per essere trascritto e forse un po’ troppo ottimista sugli effetti delle proposte della maggioranza in fatto di concorsi (e forse di struttura direttiva), ma certamente condivisibile nel sostenerne gli scopi. Mi limito a riportare le parole conclusive: «deve essere conclusa l’epoca nella quale in nome della scienza ci si nasconde di fronte alle responsabilità di corretta gestione delle risorse che vengono assegnate all’università».
saluti,
Sesto Empirico
Stamane, mentre andavo al lavoro (non sono un imboscato come certi prof che non timbrano…) e riflettevo sulla morte di un amico architetto, uno dei pochi saggi dell’ex Pci, ho visto locandine e richiesta risarcimenti a Tosi e Focardi. Mi chiedo cosa c’entri il secondo, almeno ex aequo. Miccolis dovrà spiegare ai giudici… Mi chiedo se verrà fuori una parte della verità dettami proprio da uno dei tirati in ballo… Un po’ di coraggio perdiana!
Bardo
Probabilmente il dottor Miccolis avrà spiegato o rispiegherà sia ai giudici che agli interessati la ricostruzione debitoria, elaborata dalla commisione interna, sino a giugno o settembre 2008.
…Miccolis, Loriano Bigi et alter già dai giudici (per “falso”, dicono i giornali). C’è pure Caporossi dai giudici, con tanto di foto sui giornali. Ma non si potrà dire che testimonieranno col martirio la fede et veritas…
…Ma la chiamata dai giudici non può esser paragonata a quella dei professori-teologi padri della Riforma davanti alle varie diete e tribunali. Focardi non è il rettore Jan Hus e non ha dietro di sé dei taboriti. Sia fatta chiarezza del buco e di chi è stato, negli anni, complice di questo andazzo. Gli Ideologi sono colpevoli, Eco dica quel che vuole: se è vero che vi è un attacco s-fascista alla università e alla magistratura (come dice Eco) è però pur vero che dei manigoldi “professori” han gettato nel fango l’Università, facendone un loro feudo. Ergo la quaestio morale denunciata dal prof Loré è legittima ed è pur vera. Danni morali, altro che editti di Worms verso luterani provocatori!
La magistratura democratica ci faccia sognare e la faccia pagar cara ai “bucaioli”. In barba alle fanfare del potere e di quei superstakanovisti della Provincia che ogni giorno che passa sulla terra (di Siena) elogiano le magnifiche sorti e progressive e il migliore dei mondi possibili, non rendendosi conto che Siena ha il buco ed è una Disneyland per turisti.
Il Bardo luterano
Tutti i concorsi sono bloccati dal piano di risanamento, mentre i concorsi per dirigenti amministrativi no.
Stanno, infatti, per esser celebrati, hanno già messo online le commissioni.
Evviva la “nostra” democrazia.
Resurrezione è un bel romanzo di Tolstoj e pare che anche a Siena l’Università intenda risorgere. Han ri-chiamato alle armi Eco che farà lezione per i soliti noti sull’estetica medioevale. Forse chiamerà a dar manforte anche il capo degli “Ideologi”, l’uomo medio cui cantano “Vedi o mar quant’è bbello”.
Al Santa Maria della Scala fervono incontri di alto livello culturale come il tandem Sgarbi-Morgan, con la mediazione dell’Amerikano detto Er Piacione e forse il solito Masoni. Anche la “Carretera” s’è mossa e torna in ballo il Cubano, quel Machetti che s’era “imboscato”. Bene! Evviva la più bella delle città…
E al Santa Maria c’è pure ad accogliere i turisti il “Famiglio” e il “Pellegriniere” (qual ruolo sarà adatto al Toti ocaiolo?). Bene!, …direbbe Majakowsky.
Bardo
[…] ai fogli di viaggio, risultavano fuori provincia mentre, invece, prendevano la multa in città si è già detto. Parliamo ora di un altro caso che vede un preside (Walter Bernardi) e un ex preside (Camillo […]