Francesco Rimini. È noto come sia diffuso il nepotismo negli ambienti pubblici e in quelli universitari. Ma non ne è immune l’industria privata. Quando la Sanitopoli del 2001 disgregò l’impero che coinvolgeva cardiochirurgie, cardiologie e rianimazioni di tutta la Toscana, si dovette correre ai ripari ed individuare un fornitore al di sopra di ogni sospetto. Iniziò così la fortuna del Signor Magnaccini, rappresentante della ditta Fratin (i nomi sono di fantasia), che riuscì a monopolizzare la fornitura di valvole e pacemaker cardiaci a Careggi (Firenze) e alle Scotte (Siena). Da notare che la ditta Fratin forniva tutte le valvole anche al Policlinico Umberto I di Roma dove operava uno dei primari coinvolti nella tangentopoli senese.
Un paradosso commerciale si verificò nel 2002 quando il Signor Magnaccini riuscì a far assumere il figlio da una ditta concorrente la Scrooge (nome di fantasia), produttrice di valvole e pacemaker. Così padre e figlio, rappresentanti nello stesso settore ma in due ditte concorrenti, hanno gestito in Toscana la fornitura di valvole e pacemaker. Possibile che i responsabili delle due ditte non si siano resi conto dell’ovvia competizione in corso di gara? Forse Magnaccini padre e figlio avevano trovato il giusto equilibrio, che tutelava le due ditte a danno delle altre! Un bel giorno, però, questo equilibrio si è rotto a vantaggio della ditta Scrooge, che ha piazzato tutte le sue valvole sia a Careggi che alle Scotte. A quel punto, però, la ditta Fratin ha ridotto il ruolo di Magnaccini padre.
Nel 2008 c’è stata una nuova gara europea a Siena e la ditta Fratin, all’insaputa di Magnaccini padre, ha abbassato i prezzi delle valvole. E così Magnaccini figlio, ignaro del ribasso dei prezzi, perde la gara. Padre e figlio, però, non demordono hanno già pronta la soluzione, per aggirare l’ostacolo. Da fonti affidabili si viene a sapere che alle Scotte sarebbe stato approvato l’acquisto fuori gara di uno stock di valvole della ditta Scrooge. Com’è possibile questa decisione visto che la gara, per definizione, prevede la copertura di tutto il fabbisogno dell’ospedale? Ovviamente non si tratta di valvole innovative, ma di valvole offerte in gara che hanno perso per i prezzi troppo alti. E chi sono i “professionisti” che non possono sopravvivere senza le valvole della ditta Scrooge? Dovranno fare attenzione perché pare che i Magnaccini, padre e figlio, abbiano un quadernino simile a quello descritto in altri casi. Fino a quando si continuerà ad abusare del sistema sanitario e del denaro dei contribuenti?
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Nei paesi civili per chi specula sulla salute c’è la fucilazione. E non rompano i coglioni quelli che stan sempre dalla parte di Caino (e Abele? ) per demagogia (sonò alto un… belato). Già, ma i paesi civili non ci son più. Allora si può comprare l’auto da corsa dai casalesi come pare abbia fatto Mastella Jr. – e magari mamma Lonardo, alla sanità, dava l’ok. (Cito i giornali, sia chiaro).
Vs. Bardo
-Quel giullare stalinista di Santoro, stasera dice che molti italiani non han denari neppure per curarsi. Ma allora chi ha votato Berlusconi? E Franceschini non creda di fare scoop col nigger: anche la lega ha il suo “negro”… Forse presto avremo un papa nero, come in una canzonetta di anni fa…
Buonanotte dalla metropoli senese
Anche in Cina c’è la fucilazione per chi specula sulla salute. Pensa un po’ come siamo agli antipodi. Qua, se speculi, ti danno un seggio al Parlamento.
O, al minimo, diventi governatore regionale, se speculi sulla buonafede delle masse. Un saluto al “compagno Frou-Frou”.
Bardus
Se si è civilizzati e acculturati a livello di scuola dell’obbligo solo una oscena malafede da collusioni inconfessate può far sostenere che i fatti giudiziari del presidente del consiglio dei ministri sono di secondaria importanza per chi ha a cuore il proprio futuro o di assoluta rilevanza ma effetto di una persecuzione criminale: il fatto che milioni di italiani alimentino queste due tesi dimostra il fallimento della nostra istituzione scolastica, suggellato anche ai più alti livelli dalla miriade di giovani talenti scientifici svenduti in lande americane, giapponesi, tedesche, svedesi, a riprova del disprezzo che nel nostro paese si nutre verso la cultura e la ricerca (“il culturame”… “voi professori”…), origine d’ogni efficiente giustizia e sanità nonché convivenza civile. Si veda ad esempio la mirabile scientifica ricostruzione del potere e del denaro dell’impero costruito dal clan casertano dei Casalesi presentata dal coraggioso Giornalista Carlo Lucarelli in Blunotte, una delle poche trasmissioni televisive – con quelle di Gabanelli e Sciarelli – decorose, istruttive e non ridotte a squallide esibizioni di mentecatti o di malavitosi con il colletto bianco. Dell’amico ammirevole Giornalista Peter Gomez si legga…
da: il Fatto Quotidiano, 27 ottobre 2009
«E adesso per Silvio Berlusconi diventa davvero dura. Oggi la seconda sezione della corte d’appello di Milano ha confermato la condanna a 4 anni e sei mesi di reclusione per l’avvocato David Mills, il legale inglese accusato di essere stato corrotto dal premier. Tra quindici giorni verranno depositate le motivazioni della sentenza e a partire dal quel momento le difese avranno 30 giorni di tempo per presentare il loro ricorso in Cassazione. Il rischio concreto è insomma che la suprema corte renda definitiva la condanna di Mills prima che il processo bis contro il Cavaliere sia concluso. Il nuovo dibattimento che vede imputato il capo del governo per corruzione giudiziaria riprenderà prima di dicembre. La difesa farà di tutto per allungarlo a dismisura, ma è scontato che, in caso di un’eventuale decisione della Cassazione negativa per Mills, i giudici decidano nel giro di poche udienze: finché la legge non verrà cambiata le sentenze definitive nel nostro ordinamento hanno valore di prova. E se Mills è stato corrotto, il corruttore è Berlusconi. Il premier, insomma, ha bisogno di tempo. Ma 20 mesi, tanti secondo alcuni calcoli lo separerebbero dall’agognata prescrizione, sono pochi per non pensare di incassare almeno un verdetto di primo grado. Per questo i deputati-avvocati del premier sono già al lavoro. Una soluzione, assicurano, la troveranno. Ma è ormai chiaro che, visto con il senno di poi, il Lodo Alfano, anche per Berlusconi, è stato un madornale errore.
Peter Gomez
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578
Un amico medico mi fa spesso “brrr…brrr…”, pensando all’atto di comparizione a seguito di denuncia. È vero che lavoran molto ‘sti medici ma è anche vero che, dai “codici” in su, guadagnano abbastanza (senz’altro più di me, povero ricercatorello inghiottito dalla burocrazia fetente). Il problema si pone quando ci scappa il morto e si opera con “nonchalance”. Possibile che in Italia si debba morire per semplice operazione alle tonsille?? Il nepotismo poi: stavan per fare medico un tale laureato in psicologia… poi il tutto venne sputtanato e bloccato a “Le Scotte”. E quando la terra scotta nemmeno una parola da parte dei soliti figli di puttana boss baronali miliardari! Io intanto sto terminando un importante lavoro culturale ove rientra anche our hospital: e io pago, naturalmente! Mica so’ amico di baffino, io! E non fo cenni a nisciuno…
vs. bardus
Addenda. Prof. Loré, vada su Libero.it: Berlusconi urla “giudici comunisti!”. Per quest’ominicchio riciclatore dei craxiani è tutto rosso. Basta non vada in rosso il suo cc. Little Italy.
…E, se seguite a Monteriggioni i convegni medici (giorni fa era l’intervento sulla “bufala” della suina per far far quattrini alla Bayer e c., relatore prof. Collodoro – je t’aime mon professeur!) vi rendete conto a che livello siamo. Bravi medici nelle grinfie delle multinazionali! Comunque andate: il public può interagire e… poi c’è il bouffet.
(Stamane mi sveglio francioso).
Vs. Bardo, dal Medioevo
Tra le varie forme di nepotismo, esiste pure un nepotismo integrato tra istituzioni pubbliche e industria privata. Mi vengono in mente due episodi molto recenti.
La figlia di un eminente cardiologo di Careggi è stata assunta da un’azienda privata che vende all’Ospedale le valvole percutanee che il padre impianta.
A Massa, l’Ospedale del CNR ha da poco cambiato fornitore dei circuiti di circolazione extracorporea. Appare singolare che la ditta fornitrice dei nuovi circuiti abbia da poco assunto il fratello della Tecnica responsabile della circolazione extracorporea del suddetto centro.
Manfredi
Il nepotismo e il “familismo” sono ormai la prassi in questo Paese – lo dice pure il “filosofo” Galimberti… Sul campo della medicina ne so molto per la mia frequentazione amicale di medici, psichiatri, ecc. ecc.
E nella pubblica amm.ne? Giorni fa il solito assessore alla cultura, il Grande Storico Flores d’Arcais, ha presentato un cd sui canti dell’epoca del Costituto. Da un’idea suggerita da un tal Pierini, che si è installato sull’Acropoli in compagnia dell’Amerikano. Omar Calabrese, quand’era assessore alla cultura, si rifiutò di far da sponsor a un mio libro inerente la storia di Siena (la… storia si ripete!). C’era… incompatibilità. Invece Pierini, direttore del Museo delle arti moderne, che resta un dipendente, fa non solo cd ma anche – vedi Internet – il prof univeristario.
Vi è incompatibilità?? Chi ha pagato il cd? Quanti soldi di tasca sua ha erogato Pierini? Di questo cd ne sa nulla il consiglio comunale (spese e varie)?
Bardo