Segnalo due interventi apparsi oggi su “La Nazione”: uno di Giovanni Di Stasio, consigliere provinciale della Lega Nord di Siena, e l’altro del Prof. Tommaso Detti, da sempre negli organi di governo del nostro Ateneo.
Giovanni Di Stasio. Non discutiamo le capacità professionali di Ines Fabbro ma evidenziamo alcuni aspetti, a partire dal fatto che è in pensione, più il pronunciamento della Corte dei Conti nei suoi confronti. Evidenziamo inoltre il tam tam sul nome che ha preceduto l’assegnazione del suo incarico, su cui abbiamo chiesto delucidazioni alla Procura presentando un esposto. Non puntiamo il dito contro nessuno, chiediamo di verificare. E la magistratura ha ritenuto opportuno farlo anche se non siamo contenti di tutto questo clamore per l’immagine dell’Università. L’Ateneo ha bisogno di una gestione funzionale e non può essere succube di giochi di potere. Staremo attenti a chi e come gestisce l’Ateneo: persone giuste al posto giusto.
Tommaso Detti. La prima cosa che voglio sottolineare è il ritardo che il rettore Focardi ha accumulato nella nomina del nuovo direttore amministrativo: un danno grave per il nostro Ateneo che si aggiunge a quello, non lieve, fatto a mio avviso dalla sua amministrazione negli ultimi anni. C’e solo dunque da sperare che lunedì la situazione si modifichi e si possa ovviare a ciò. Finché la magistratura non ha concluso il suo corso per noi gli atti rimangono regolari. È quindi impossibile fermarci e aspettare magari tre mesi, senza direttore amministrativo. Non valuto, ripeto, il lavoro della Procura ma anche noi abbiamo dei compiti a cui assolvere. La sensazione, forte, e che sia in atto una sorta di gioco al massacro, per ragioni di vario genere. Ma l’unica vittima di tutto ciò è la comunità accademica che ha dato prova di voler reagire alla crisi, eleggendo anche un nuovo rettore. Chiede unicamente di essere messa nelle condizioni di risalire la china. Sembra quasi che ci sia una congiura che impedisce all’Università, quando intende rimettersi in moto, di farlo.
Filed under: Commissariarla per salvarla | 38 Comments »