Fabio Evangelisti (Deputato di Italia dei Valori). Quali iniziative intende adottare il Ministro Francesco Profumo per rimuovere le cause che hanno provocato la sospensione delle remunerazioni accessorie del personale tecnico e amministrativo dell’Università di Siena e per ripristinare la contrattazione attualmente paralizzata da veti incrociati? Nella cornice della grave crisi dell’Ateneo di Siena il personale tecnico e amministrativo sta vivendo una situazione di ulteriore disagio e difficoltà. Ci risulta, infatti, che i vertici dell’Università di Siena hanno sospeso in modo pretestuoso, da oltre tredici mesi, l’erogazione del salario accessorio del personale di categoria B, C e D. A fronte di questo disagio, ci risulta che l’attuale vertice dell’Ateneo si sia riservato di assumere qualsiasi decisione in merito, in attesa di pareri terzi anche supportati da suggerimenti di dirigenti ministeriali: per questo sollecitiamo il Ministro Profumo a riparare in fretta a questa grave lesione dei diritti dei lavoratori. Il protrarsi di questa situazione rischia infatti di portare al blocco di importanti attività di servizio quali ad esempio le biblioteche, oppure servizi istituzionali svolti su turni e orari notturni e festivi.
Il salario accessorio è quel salario differito che viene erogato a seguito di prestazioni lavorative particolari oppure per responsabilità organizzative, ovvero tutti quei lavori disagiati come i turni festivi, notturni o i lavori che prevedono un’esposizione a rischio, prestazioni la cui retribuzione è prevista per legge e obbligatoria. Rimarcare la natura del salario accessorio come salario differito è importante perché permette di comprendere che il personale in questione, con il blocco dei contratti pubblici a seguito delle manovre del governo precedente, sta vivendo un ulteriore impoverimento retributivo.
In questa situazione, che rappresenta senza dubbio una grave lesione dei diritti e della dignità dei lavoratori, è importante capire che la definizione dei criteri di distribuzione del salario accessorio non è un vezzo o una semplice pretesa, ma rappresenta una voce inderogabile della contrattazione integrativa, un obbligo per la Pubblica Amministrazione prevista dalla legge per assicurare adeguati livelli di efficienza e produttività dei servizi pubblici.
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