Che cosa avrà insegnato, alla Gabanelli, il sistema Siena? Certamente, non a volare! Comunque, lo scopriremo su Rai 3 (domenica 6 maggio 2012 alle 21,30) con Report, che dedicherà un lungo servizio di Paolo Mondani su Monte dei Paschi, Comune, Università e aeroporto di Ampugnano. In attesa della puntata, è possibile seguirne un’anticipazione che, per quanto riguarda l’ateneo senese, mette in sufficiente risalto quanto già riportato da questo blog e che mi sembrava giusto proporre, considerando l’audience del programma. Ci auguriamo che gli ultimi eventi in città non abbiano indotto il videogiornalista a sacrificare temi cruciali per l’università, quali: il dissesto e l’inesistenza di una seria proposta di risanamento e di rilancio dell’ateneo; elezioni del rettore irregolari e conseguente mancata legittimazione all’esercizio delle connesse funzioni; vertici dell’ateneo privi di credibilità, autorevolezza e senso delle istituzioni; necessaria sospensione del rettore dalla carica ricoperta, nell’esclusivo interesse dell’università di Siena. Da ricordare che il rettore Tosi, nel febbraio 2006, fu sospeso per molto meno; la voragine nei conti, infatti, fu ufficialmente comunicata 31 mesi dopo.
Per il servizio completo cliccare su: Il Monte dei fiaschi.
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…mah …il “groviglio armonioso”, opera del Grande Architetto: una via di mezzo fra il Falansterio di Charles Fourier e il Regno della Saggezza dello Zauberflöte. Insomma, il giovane ha studiato, i titoli magari non li ha neppure comperati a poco prezzo in Albania e in televisione fa la sua porca figura. Così tutti hanno capito bene chi comanda a Siena e in nome di quali elevatissimi ideali e con quali esaltanti risultati, che riguardo allo specifico universitario ha provveduto a declamare circondato da scheletri temporaneamenete fatti uscire dagli armadi un macabro prof. Giovanni Grasso.
Sono Niccolò Solfanelli, Laureato in Chimica presso l’Università di Siena e attualmente studente del Corso di Laurea Magistrale in Chimica (LM-51) e stasera ho visto il suo intervento su Report; concordo con Lei che siamo pochi studenti e sicuramente ‘costiamo’ tanto (ma paghiamo anche tanto di tasse) però non credo che siamo una delle cause maggiori del dissesto finanziario della nostra Università.
Secondariamente volevo fare un’osservazione: qualsiasi Università del mondo che voglia vantarsi di questo titolo ha un Corso di Laurea in Chimica e credo sia giusto che l’ Università di Siena ne abbia 2 (triennale e magistrale) quindi invece di chiederne l’amputazione perché non parla con chi di dovere per cercare soluzioni che aumentino gli studenti?
Cordiali Saluti
Niccolò Solfanelli
Mi chiamo Claudia Bonfio e ho frequentato il Corso di Laurea Triennale in Chimica, laureandomi lo scorso luglio. Ci tengo a precisare altre due questioni, sottolineando che sono pienamente d’accordo con il mio compagno Niccolò.
Innanzitutto, il nostro è un Corso di Laurea e non una Facoltà.
Mi sono immatricolata nell’Anno Accademico 2008/2009 e mi sono ritrovata in una classe di circa trenta studenti, con gran parte dei quali sono arrivata al terzo anno. Sono abbastanza sicura che ci siano Corsi di Laurea con un numero di studenti iscritti inferiore al nostro; ma non è il numero degli studenti che fa la qualità di un buon Corso di Laurea. Penso, inoltre, che ci siano Corsi di Laurea ben più “inutili” (mi conceda il termine) rispetto al nostro, Corsi di Laurea che ti danno una pergamena e poco altro, molto raramente uno sbocco professionale concreto; noi, laureati in Chimica, se non altro, abbiamo molte più porte aperte di tanti altri. Pertanto, mi sembra che sia scorretto menzionare noi, “pochi” studenti di un Corso di Laurea di importanza fondamentale ai fini degli sviluppi negli ambiti di ricerca in campo ambientale, industriale, biomedico (e in tanti altri…), come una delle cause che hanno portato al dissesto finanziario dell’Università.
Ci tengo a sottolineare, infine, che il nostro, insieme ad altri Corsi di Laurea delle Facoltà di Scienze MM.FF.NN. e di Economia, è stato per molti anni uno di quei Corsi di Laurea tutelati a livello regionale e ministeriale, al fine di implementare il numero degli immatricolati.
Cordiali saluti,
Claudia Bonfio
Grazie per aver dato faccia e voce, in Report, a chi si batte per un paese civile. …anatomia dell’onestà?
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