Nuovo danno erariale e richiesta al ministro di commissariamento dell’università di Siena

Un’altra interrogazione (l’ottava) del senatore Pietro Paolo Amato del Pdl presentata al ministro dell’università.

Pietro Paolo Amato. Nel corso della puntata del 6 maggio 2012 della trasmissione di Rai 3 “Report”, sono state denunciate circostanze relative alla gestione economica dell’Università di Siena che destano allarme;

in particolare, – secondo il prof. Grasso, docente di anatomia dell’ateneo senese, interpellato da  ‘Report’ –  nel corso degli ultimi anni si sarebbe perpetrato un consolidato regime di irregolarità nella redazione dei bilanci, coniugato ad un uso privato di mezzi e strutture pubbliche. Comportamenti che hanno condotto a situazioni di palese diseconomicità  in seno all’Università, quali – come indicato dal professor Grasso – la coesistenza di ben due facoltà di Lettere, o il mantenimento di altre, cosiddette ‘senza studenti’, laddove al corso di laurea triennale in  Chimica risultano iscritti solamente 8 studenti;

nel mese di aprile 2012, il Collegio dei revisori dei conti dell’Università degli Studi di Siena, analogamente a quanto fatto sia in occasione della variazione di bilancio 2010 che del bilancio preventivo 2011, ha espresso parere non favorevole anche sull’atto di bilancio consuntivo per il 2011, evidenziando circostanziate criticità e ponendo alcuni fondamentali rilievi, così ripresi dalle testate on line della stampa senese : “ai fini della riduzione della situazione di squilibrio strutturale si evidenzia una riduzione del disavanzo di parte corrente dell’anno 2011 derivante, tra l’altro, dall’attivazione di misure di pensionamento anticipato del personale docente e di mobilità territoriale per il personale tecnico amministrativo. Si dà atto che l’esito del pensionamento anticipato consegue alla sostituzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato con conferimento di incarichi di insegnamento. Al riguardo si esprimono perplessità sulla misura adottata in quanto, in caso di vacanza del posto, si ritiene che debbano essere applicate, per quanto compatibili, le ordinarie procedure di reclutamento dei dipendenti pubblici. Si evidenzia inoltre che non sono indicati i riferimenti normativi che consentirebbero il cumulo, sulla stessa posizione funzionale, dell’assegno pensionistico con il corrispettivo pattuito per la prestazione contrattuale. Il disavanzo di amministrazione pari ad € 43.621.197,94 risulta incrementato rispetto a quello dell’esercizio precedente che è pari ad € 37.798.498,73″;

valutato che l’atto richiamato è stato poi approvato in data 27 aprile 2012 dal CdA dell’ateneo senese con tredici voti contro sette (tre astenuti e 4 contrari);

ricordati i precedenti atti di sindacato ispettivo (le interrogazioni a risposta orale 3-01674, 3-01735, 3-01785, 3-01937, 3-02148, 3-02591; e l’interrogazione a risposta scritta 4-06375) presentati dall’interrogante a partire dal 21 ottobre 2010 al 17 gennaio 2012 onde informare il Ministro dell’Università su fatti di inusitata gravità sotto il profilo procedurale, amministrativo e gestionale, direttamente o indirettamente riguardanti gli attuali vertici dell’Università di Siena, con i quali si reiterava altresì la richiesta di valutare l’opportunità di operare un commissariamento ministeriale dell’ateneo. Tutte interrogazioni che non hanno mai ricevuto risposta;

ricordato inoltre che:

in data 11 novembre 2011, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di dieci indagati nel procedimento relativo alla regolarità della elezione del Rettore dell’Università degli Studi di Siena avvenuta nell’anno accademico 2010/2011. Indagini che ipotizzano a carico degli indagati – componenti del seggio elettorale e della commissione elettorale – il reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici;

la legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”, introduce nuove modalità per l’elezione del Rettore;

considerato che:

fu l’allora Ministro, all’atto di nomina del Rettore, a ricordare la rilevanza dell’esito delle indagini in corso ai fini di una piena legittimazione delle nuova figura apicale dell’università precisando che tale decreto di nomina non intendeva quindi esprimere una valutazione su profili di merito, in relazione ai quali si attendevano i risultati delle indagini in corso;

dalle intercettazioni pubblicate nel dicembre 2011 dai quotidiani senesi derivanti dall’inchiesta della magistratura senese sui presunti brogli dietro all’elezione del Rettore dell’Università di Siena, si evince chiaramente l’esistenza di un sodalizio tra l’allora Direttore generale del Ministero e l’attuale Rettore che conferma la piena consapevolezza da parte del dirigente sia della delicatezza delle circostanze attinenti all’emanazione del decreto di nomina dello stesso Rettore, sia dei rischi legati al concorso-selezione propedeutico alla nomina – anch’essa poi acquisita dalla Procura della Repubblica di Siena per accertamenti – dell’attuale direttore amministrativo dell’Ateneo. Costei, peraltro, già condannata, nel 2007, dalla Corte dei conti dell’Emilia-Romagna per gravi irregolarità amministrativo-contabili nell’esercizio delle sue funzioni nel medesimo incarico di Direttore amministrativo dell’Università di Bologna;

tutto ciò premesso e considerato si chiede di sapere: 

se, nel dovuto rispetto dell’autonomia dell’Università di Siena – dato il particolare contesto attinente l’elezione del Rettore dell’Università di Siena segnalato con gli atti di sindacato ispettivo in premessa e ricordate le recenti regole circa l’elezione dei Rettori universitari – il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno valutare l’avvio di procedure di commissariamento del Rettore dell’Università di Siena ed indire nuove elezioni, onde conferire piena legittimazione al vertice dell’ateneo;

quali siano le valutazioni del Ministro riguardo la possibile esposizione ad un ulteriore danno erariale per l’Università di Siena ravvisata dal collegio dei sindaci revisori sul bilancio consuntivo 2011 qualora si verificasse come irregolare il cumulo dell’assegno pensionistico con il corrispettivo del contratto stipulato con i docenti in quiescenza anticipata;

se, infine, corrisponda a verità il fatto che alcuni professori, già iscritti nel registro degli indagati per presunti brogli in capo all’elezione del Rettore, e per i quali è stato richiesto il rinvio a giudizio, siano stati contestualmente o successivamente eletti a cariche di particolare rilievo all’interno degli organi dell’Università di Siena; e, in caso affermativo, quale ne sia la sua valutazione, anche alla luce della prassi secondo la quale il Senato accademico può disporre la sospensione cautelare di un docente oggetto di indagini giudiziarie.