Di seguito un mio breve commento apparso su “primapagina online” dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2013 dell’Università di Siena e lo sventato danno erariale di sedici milioni d’euro.
È gravissimo e illegittimo che, dopo più di quattro anni dalla scoperta della voragine nei conti dell’Università di Siena, non sia ancora stato approvato un piano di risanamento rigoroso, in grado d’incidere sugli sperperi e soprattutto sulle spese strutturali. Non è possibile rilanciare la didattica, la ricerca e recuperare il prestigio dell’ateneo senese, senza un preventivo risanamento strutturale del bilancio. È incredibile che al 31 dicembre 2012 ci sia un disavanzo d’amministrazione di 46 milioni d’euro e un disavanzo di competenza per il 2013 di 19,6 milioni d’euro. È riprovevole l’inerzia del rettore, che non sa far altro che proporre il congelamento per cinque anni delle rate dei mutui contratti dall’ateneo con la Banca Monte dei Paschi, passando così al successore l’onere del risanamento. Senza considerare che, per la concessione della moratoria, è la Banca a porre la clausola dell’approvazione di un piano di risanamento da parte degli organi di governo dell’Università. Per fortuna, i Ministeri competenti (Mef e Miur) non hanno concesso la necessaria autorizzazione e parere negativo è stato espresso dal nuovo collegio dei revisori dei conti.
Filed under: 13 dicembre 2012, Commissariarla per salvarla, Emergenze, Quelli dell'uva puttanella | Tagged: Bilancio 2013, Candidati a Sindaco, Congelamento rate mutui, Danno erariale, Enrico Tucci, Eugenio Neri, Franco Ceccuzzi, Laura Vigni, Università di Siena | Leave a comment »