«Grasso ha portato delle cifre che mettono in dubbio questo mantra dell’Università di Siena risanata! Perché tutti zitti?»

Pierluigi Piccini e Daniele Magrini

Pierluigi Piccini e Daniele Magrini

Spigolature senesi tratte dalla trasmissione “di Sabato” (16 aprile 2016) di Radio Siena TV.

Magrini. Sull’Università sorprende un po’ una cosa. A volte mi sorprendono le cose di questa città, forse perché vedendola da lontano per tutta la settimana …, mi sorprendono. Nella stessa trasmissione, lì dove sei ora seduto te, c’è stato, prima, il rettore: ha raccontato le sue cose. Poi c’è stato Giovanni Grasso, che ha raccontato altre cose, altri fatti e non altre opinioni, dicendo anche cose che, se fossi stato il Direttore amministrativo dell’Università e magari il Grasso non avesse avuto ragione, avrei detto: no! Non è mica così! E, invece, tutti zitti, sotto traccia. Non va bene. Grasso ha portato delle cifre che mettono in dubbio questo mantra dell’Università di Siena risanata, che circola da tutte le parti. E perché nessuno dice: no!

Piccini. Io l’ho detto!

Magrini. Non sto dicendo di te.

Piccini. Io l’ho scritto. Che questo mantra non era vero, l’ho scritto. Tanto è vero che Riccaboni, poi, si è anche un po’ adirato, e m’ha detto che voleva confrontarsi davanti a un giudice. Fra l’altro non capisco, perché quando uno solleva appunto dei dubbi su un bilancio … basta rispondere. Si risponde coi numeri. Non è che io ti parlo di un consuntivo e tu mi presenti un preventivo. Le cose non funzionano. Cioè, si fanno gli zucchini con gli zucchini, le carote con le carote. Poi, voglio dire, anche questa storia di minacciare sempre di querela tutti quelli che parlano, quando, per esempio, se fosse andato avanti, Riccaboni avrebbe pagato con i soldi dell’Università; io avrei dovuto pagare con i soldi miei, di tasca. Cioè mi sembra una cosa diseguale, quanto meno. Però, io questa cosa l’ho scritta.

Magrini. Però, anche lì, quel bel palazzo, il Palazzo comunale… Non s’è sempre detto che l’Università è il polo trainante della città? Interesserà capire se l’Università è risanata o non è risanata?

Piccini. Ma sai… Noi, quando siamo stati in Consiglio comunale con l’esperienza delle liste civiche, abbiamo chiesto ripetutamente di fare delle sedute monografiche con le varie realtà cittadine, anche perché in questo modo il Consiglio comunale acquista un ruolo di centralità. Mi sembra che questa abitudine sia stata perduta e siamo tornati agli incontri riservati.

4 Risposte

  1. ….. scusate, non vorrei che le legittime e sacrosante obiezioni del prof. Grasso (riprese da Piccini) venissero strumentalizzate per incanalare il dibattito in una direzione sbagliata: “da mihi ubi consistam, et terram coelumque movebo”, dice Archimede, ma qual è l’ubi consistam, il fondamento stabile, la base del ragionamento, quando pariamo de “l’università di Siena”? Pare infatti che, sia per i sostenitori delle tesi di Riccaboni, sia per i contestatori di queste tesi, “l’università di Siena” costituisca una sorta di Essere parmenideo: uno, eterno, indivisibile, uguale a sé stesso, immutato dal 2007 ad oggi, cosicché quando la macchina ripartirà, basterà solo togliere un po’ di polvere, un’occhiata alla batteria, gonfiare le gomme e controllare l’olio. Non vorrei cioè che si dimenticasse cosa è costato il cosiddetto “risanamento” (vero o presunto). Questo concetto, che cioè niente sarà più come prima, è chiarissimo ai senesi quando parliamo del MPS. Curiosamente pare che non lo sia quando parliamo di università.

    Dal sito MIUR http://cercauniversita.cineca.it/php5/docenti/vis_docenti.php ricavo questi dati. Complessivamente, dopo l’avanzamento di carriera di una quarantina di persone (i “nuovi professori” 🙂 ), vi sono 709 docenti (256 associati, 273 ricercatori e 180 ordinari) più 17 ricercatori a tempo determinato (così dice il sito MIUR). Si sono persi 350 docenti. Dal grafico in alto a destra si evince che un altro centinaio di docenti si accinge ad uscire di ruolo e non credo che il miglioramento dei conti consenta la ripresa del turn-over a pieno regime (come invece gradualmente accadrà in altri atenei ricchi e virtuosi, aumentando così il divario). Questo ha significato una riduzione notevole dell’offerta formativa e della mole di ricerca. In buona sostanza l’ateneo senese è stato dimezzato, e siccome ciò è avvenuto a casaccio, il corpo docente che puoi utilizzare per i tuoi radiosi progetti di rilancio è al momento semplicemente quello sopravvissuto alla carneficina (che in parte non c’entra un tubo con codesti progetti), più un po’ di ricercatori “di tipo B” con contratto a tempo determinato che sperabilmente entreranno nei ranghi, ma non prima di cinque o sei anni (e per i quali, peraltro, a differenza dei loro colleghi “old style” a tempo indeterminato, non so se siano previsti incarichi didattici).

    Mi sorprende che il dibattito prescinda completamente da questo tema. “L’università riparte”, ma che vuol dire? Cosa si accinge a ripartire? Nella lotta per accaparrarsi il titolo di università eccellente onde primeggiare nelle classifiche internazionali, e non solo in quelle surreali del CENSIS, ti devi misurare (cito gli atenei italici presenti nelle classifiche QS) con atenei in piena ascesa tipo il Politecnico e la Statale milanesi, con i loro complessivamente 3400 docenti e oltre 100.000 studenti, o Padova, che sfoggia 60.000 studenti e oltre 2000 docenti, Pisa con i suoi 46.000 studenti e 1454 docenti (più altri 120 al Sant’Anna), o Torino, con i suoi 1900 docenti e 62.459 studenti, e non mi è proprio chiaro come ciò possa avvenire, né pertanto quali progetti bollano realmente in pentola per Siena.

  2. […] Jaqov Jizchaq. Non vorrei che le legittime e sacrosante obiezioni del prof. Grasso (riprese da Piccini) venissero strumentalizzate per incanalare il dibattito in una direzione sbagliata: “da mihi ubi […]

  3. […] «Non s’è sempre detto che l’Università è il polo trainante della città? Interesserà capire se l’Università è risanata o non è risanata?». No! Ai consiglieri di maggioranza non […]

  4. […] chiedeva : «Non s’è sempre detto che l’Università è il polo trainante della città? Interesserà capire se l’Università è risanata o non è risanata?». No! Ai consiglieri di maggioranza non […]

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