Ma li vogliamo fare i nomi di «chi ha anteposto e soddisfatto per lunghi anni l’interesse personale a quello dell’Università di Siena?»

Qualcosa si muove! Seguiamo il dibattito tra il revisore dei conti dell’ateneo, Enzo Martinelli, e il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Alberto Monaci.

(La Nazione Siena, 5 ottobre 2010). A fine settembre Enzo Martinelli ha scritto al presidente della Regione Enrico Rossi e per conoscenza al presidente del Consiglio Regionale Alberto Monaci una lettera – da lui indicata come riservata – nella quale chiede lumi sulle ragioni dell’acquisto della Regione di parte del policlinico Le Scotte come previsto dall’articolo 15 della Klr 77/2009 (legge finanziaria regionale per il 2010), esprimendo valutazioni critiche sull’iniziativa e sul processo di riorganizzazione del debito dell’Università in generale valutato come fallimentare. Lettera a cui adesso il presidente del Consiglio Regionale, Alberto Monaci, ha deciso di rispondere pubblicamente.

Alberto Monaci (Presidente del Consiglio Regionale della Toscana). Caro Enzo, benché destinatario “per conoscenza” delle tue riflessioni inviate al presidente Enrico Rossi sulla vicenda dell’acquisto da parte della Regione di una parte del policlinico Le Scotte, consentimi di esprimere il mio dissenso per la forma ed il contenuto di questa tua ultima missiva.

Sulla forma: la scelta di una comunicazione riservata per un ragionamento che investe la difficile situazione economica dell’università di Siena e il progetto per il suo salvataggio non si addice a chi riveste in quella realtà ruoli di responsabilità come il tuo. Particolarmente a chi questo ruolo lo svolge da tantissimi anni, ed è, volente o nolente, e non da ora, parte in causa della vicenda. A ruoli pubblici si impongono atteggiamenti pubblici.

Nel merito: il disastro amministrativo emerso con la fine della gestione Tosi ha chiesto e chiede interventi straordinari per garantire la sopravvivenza ed il rilancio dell’ateneo senese. Che, non dimentichiamocelo, è la polizza della nostra città per il proprio futuro. Responsabilmente, la Regione Toscana ha individuato un percorso chiaro e trasparente di intervento, concretizzatosi in un provvedimento di legge che ha consentito, nella piena legittimità (non risultano impugnative del provvedimento da parte del Governo, né atti che riconducano quella legge al “giudice naturale” della Consulta), di sostenere l’Università in questo faticoso cammino. Che necessita di mille cautele, di certezza degli atti e dei fatti compiuti e da compiere (ma questa è un’altra storia), soprattutto di un clima generale di sereno impegno, fuori da ogni strumentale polemica. Per ripartire e per accertare le responsabilità. Di ogni natura. Questo clima  mi pare sia il vero assente dallo scenario senese. I troppi silenzi pubblici e i molti carteggi riservati non giovano a questa situazione. Come il martellamento continuo di chi intende (fosse per sola convinzione!) il bene dell’università di Siena come l’interesse di una parte, magari proprio di quella che in Università ha fatto il bello ed il cattivo tempo (più il secondo, senz’altro).

«Liberamente nel Campo di Siena, ogni vergogna deposta, s’affisse,… »: tanti sarebbero i novelli Provenzano Salvani che dovrebbero fare un bagno d’umiltà, e anteporre finalmente l’interesse delle università agli interessi personali lì abbondantemente e per lunghi anni soddisfatti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti! Con franchezza.

16 Risposte

  1. Che peccato non abbia parlato prima, però; quando si è in quattro della stessa famiglia in posizioni eminenti dello stesso partito purtroppo si parte male nel pontificare, non Vi pare?
    Ad esempio, ora tutti sanno dei 2650 euro a riunione e per cranio che beccano in Fondazione MPS, compreso il delegato del Vostro illuminato rettore.
    Allora, è ora, non quando la crisi sarà più evidente, che il PD se fosse un partito serio dovrebbe prendere posizione.

  2. Sarebbe anche “carino” conoscere il testo inviato da Martinelli a Rossi e Monaci, soprattutto per valutare se il Presidente del Collegio dei Revisori sia andato al di là del suo specifico mandato (e, pensando soprattutto alle PEO, credo che ultimamente ci sia avvezzo) oppure abbia rivelato informazioni coperte dal segreto d’ufficio…
    Commissario subito
    Commissario subito
    Commissario subito

  3. Io rispondo invece ad Arlecchino, che fa il furbo? Ma come non ha letto l’Ascheri? Monaci è quello dell’appartamento della DC comprato a prezzo di favore finito anche sui giornali nazionali, salvo errore.
    Solo in Toscana può succedere che per un immobile ben più quotato dell’appartamento di Montecarlo finiano non sia successo niente.
    Gli ex-PS avevano allora interesse all’incontro storico (mio Dio!) e allora tutto è stato messo a tacere.
    Intellettuali sempre silenti, naturalmente. Anche i vari Detti, Flores ecc. che si indignano a ogni stormire di fronde, ma solo quando riguarda Berlusca & c.
    Penosi, penosi, chi lo diceva in questo blog?

  4. Volevo dire PDS, si capisce! voleva incontrarsi con gli ex-DC, quali sono tutti i Monaci, sempre salvo errore.
    I due fratelli però non hanno una cosa in comune, la coerenza. Alberto sempre DC doc e poi Margherita e PD.
    Alfredo venne eletto in consiglio comunale contro il Cenni nel 2001 ma già dopo pochi mesi aveva fatto il conveniente salto: era in maggioranza.
    Ora sta al MPS e in una banchetta del nord ma lucrosa molto, pare, come presidente e negli uffici non si fa che dileggiarlo e… invidiarlo.
    Precari e disoccupati di tutto il mondo, ricercatori compresi, unitevi! Quando la smetterete di farvi prendere per le mele da questi furbacchioni?
    Dimostratemi che IdV non è acquiescente e la voto, altrimenti sono autorizzata a votare Lega.
    Le liste civiche: ho chiesto in giro ma con questa storia di Piccini API, mio Dio, che affidabilità hanno ancora?
    Qualcuno mi ha detto che anche Pancho è stato messo a tacere.
    L’Ascherino scende in campo? Il padre l’ho letto in questo blog in uscita e molto sincero m’è parso. Si capisce il reale motivo? Non è uno che fa le cose a caso, vero? Se lascia di impegnarsi un motivo più serio degli studi ci deve essere. Finora non ha conciliato tutto?

  5. Riporto pari pari il post che avevo fatto nel precedente articolo, perché mi sembra che su questo argomento e su questi personaggi bisogna si inizi a fare la necessaria chiarezza. Vedo con piacere che qualcuno non si è scordato la vergognosa vicenda della casa ex sede DC, che si dice acquisita per spiccioli dalla moglie del Monaci Alberto. Queste situazioni vanno ricordate ai prodi politici locali del PD, ma soprattutto a quelli di Toscana Riformista (oggi estremamente critica di un percorso che ha condiviso al 100%), dell’IdV (così attenti all’etica e alla quesione morale), ai vari cespugli della Sinistra sempre all’attacco dei sistemi berlusconiani.

    «Non so se avete letto l’articolo su Monaci nella Nazione di oggi.
    Ecco un altro furbone che dietro le quinte le combina di tutti i colori (soprattutto sull’Ospedale), e poi ha il coraggio di pontificare, di prendere le distanze, di incolpare gli altri, di pretendere di dettare delle regole per il futuro. Ma mi facci il piacere…»

  6. …anch’io mi ripeto… vogliamo discutere sul modus operandi del Presidente del Collegio dei Revisori…
    C.S. (Commissario Subito)

  7. Ma qualcuno vuole ricordare a Martinelli che lui in qualità di revisore ha consentito il nascere del buho?
    Ma questo ancora parla sui giornali? In un paese civile e normale sarebbe a Santo Spirito… vergogna…

  8. Ancora una volta ci viene in soccorso nel dibattito l’amico Fratello Illuminato le cui domande riporto direttamente da Facebook per coloro che non lo frequentano:

    «Sulla scorta dell’intervento sulla “Nazione” di ieri del Presidente del Consiglio Regionale Alberto Monaci e sempre alla ricerca […] dei responsabili del buco finanziario dell’Università, la redazione di Fratello Illuminato ha da proporre alcune domande al Dott. Martinelli (e ai suoi colleghi del collegio dei revisori dei conti):
    1) Dott. Martinelli come mai si è sentito in dovere di scrivere una lettera riservata al Presidente della Regione e al Presidente del Consiglio Regionale ponendo delle perplessità sulla vendita delle Scotte e non, per dire, sulla vendita del San Niccolò?
    2) Dott. Martinelli come mai non si è sentito in dovere di fare altrettanto quando nei più di dieci anni (larga parte dei quali sotto il Rettore Tosi) durante i quali ha presieduto il Collegio dei Revisori ha approvato qualsiasi operazione senza verificarne la compatibilità finanziaria (incluse le progressioni orizzontali per il personale tecnico-amministrativo sulle quali ora invece si è messo per traverso ben oltre la sua competenza)?
    3) Dott. Martinelli come mai non ha sentito il dovere di dimettersi almeno due anni fa, quando cioè – come ricorda Monaci – dopo la fine del rettorato Tosi è stato svelato un dissesto finanziario pauroso di cui non è possibile che il collegio dei revisori non porti almeno una parte della responsabilità, almeno per omesso controllo.
    4) E perché non sente la necessità di farlo ora, visto quanto ha avuto da dire Monaci addirittura in una lettera aperta ai giornali?
    Dott. Martinelli! Dott. Martinelli! Ma dove è andato?»

    Fin qui Fratello Illuminato. Un’ulteriore domanda la farei io: che significato dobbiamo attribuire alla nomina di Martinelli presidente del Rotary all’indomani della scoperta della voragine finanziaria evidentemente anche da lui se non prodotta, almeno accentuata?
    Aggiungerei un altro paio di considerazioni.

    La prima è che vedo anche nei bloggers che frequentano un’acrimonia speciale nei confronti di questo o quell’interlocutore. Non mi pare una buona cosa. Mi spiego meglio: la Lega è la Lega e sappiamo delle posizioni che ha a livello nazionale e su certe spinose questioni. Però quando la Lega (locale, poi) si dedica – per motivi che non ci riguardano – a tentare di ristabilire la legalità su certe faccende non capisco perché non plaudirla. Su altro non saremo d’accordo, ma su questo… Quando Monaci, che conosciamo tutti, per una volta prende una posizione così ferma e decisa contro un comportamento o una serie di comportamenti più che discutibili (se non illegali, ma non sta ai blog o a Facebook giudicare, solo alla Magistratura), per me fa bene e l’apprezzo. Poi continuerò a discutere i suoi comportamenti passati, presenti e futuri, ma per l’intento prendiamo quello che ci dà. E in questo caso ha dato parecchio.

    La seconda osservazione. Qui tutti prendono posizione, fanno interviste, si fanno intervistare e così via: la Fabbro, il Bisi, il Monaci, il Martinelli, tutti. Tutti salvo uno che invece dovrebbe presentarsi ogni tanto e parlare: Riccaboni. Alle elezioni ha vinto lui, sino a prova contraria (atti sequestrati), poi ha fatto il Presidente di commissione per il concorso burletta della Fabbro (atti sequestrati), il Bisi non fa che sciacquarsi la bocca col suo nome, anche senza il Bisi comunque il suo nome e la sua futura carica riempiono pagine di giornale e blog vari e lui non dice una parola, non si presenta mai, lavora (se lavora) dietro le quinte. Il che lascia il campo libero a diverse interpretazioni, buone e cattive. La migliore è che sia un signore che non si mescola con queste chiacchiere da pollaio ed aspetta il suo momento. Un’altra, meno benevola, è che mandi avanti i suoi sgherri a confondere le acque. È brutta, ma non è la peggiore. La peggiore – e chiudo – è quella secondo la quale lui non conta nulla e deve rispondere a non si sa quanti capibastone che hanno avuto un ruolo di primo piano nella sua elezione e che costoro gli abbiano vietato di dire qualsiasi cosa; e che gli scherani mandati avanti a fare rumore di fondo non siano suoi, ma dei suoi padroni. D’altro canto quella dei mozzaorecchi dei rettori e del gruppo di potere universitario non è una novità qui a Siena. Vero Lui.. oops Giovanni?

  9. Rodolfo, scusa l’esule non ha Nazione-Siena: puoi caricare il pezzo interessante? Grazie a nome di tutti gli interessati ora “all’estero”…

  10. Dagli interventi si deduce come al solito che Siena è ingessata e che, oltre alla maggioranza strafascista, esiste un cavallo di Troia nelle Liste Civiche. Occorre un soggetto politico nuovo. Che snobbi anche Lelouch e il neo-barbuto prof. Berni, che se non erro vinse un concorso a sociologia… mèntore un barone di sociologia del centrosinistra. E snobbi pure Bisi e gli altri della cricca che hanno imposto una barbara dittatura alla città -dovremo spiegarlo anche a Ferrero e magari a Vendola con il suo “pisello” dialogico.

  11. Mi scusi, Bardo mio, ma lo sa che vuol dire mettere su un soggetto politico nuovo? Non è meglio farsi sentire con le Liste Civiche? Mi hanno subissato di improperi per aver detto nel vosto blog che votavo Lega; va bene, allora Liste Civiche, ma come ci andiamo? Con il prof. Grasso in prima fila? A dirgli che altrimenti non sappiamo chi votare per salvare la città e l’università?
    Rifondazione, IdV, Bepe Grillo ecc. o non esistono o sono accodati ai potenti del MPS e al dott. Bisi, o sbaglio? Dimostratemelo, per favore.

  12. ‘Sto articolo della Nazione di Siena non si riesce a leggere, ok, tanto non credo dica molto di più di quanto sappiamo: che Alberto Monaci per l’università è come il Ceccuzzi con il Cenni, quando la barca affonda si cerca di sopravvivere fingendo di non aver responsabilità. Non siamo ingenui, amici miei.
    Piuttosto discuterei la nomina di Focardi a commissario. Ridicolo. In questi due anni non mi avete dimostrato che non è stato capace di blocare la crisi? Mah, a mio avviso ci va un esterno, uno come l’Ascheri, che ha competenza ed è da professore romano super partes a Siena. Per di più ha annunciato di lasciare la politica locale e la nazionale non l’ha mai fatta. Credete a me (Laura?), ha capito che non ci sono possibilità.
    La città è morta bene (anzi, male) come l’Università. Ha dato e non vuol più farsi prendere per i fondelli. C’è un limite a tutto. Temo abbia ragione, professore. Ma se interviene sul punto specifico sarebbe meglio, naturalmente.

  13. Se la lettera del Dr. Martinelli era riservata e personale, trovo scorrettissimo che il presidente Monaci la abbia fatta pubblicare.
    L’affare della casa acquistata a Siena per una cifra modesta è ancora ben viva nella memoria di tanti.
    Conosco il Dr. Martinelli e non vorrei trovarmi nella sua posizione. Era considerato una bravissima persona ed è andato a perdersi nelle note vicende. Che pena alla sua età. Farebbe bene a mettersi da parte e stare zitto quanto più possibile.

    P.S. Credo che il prof. Ascheri non abbia il diritto di andarsene; quello che sta facendo è cosa utile per la comunità, anche se qualche volta esagera.

  14. Cara Gianna,
    molto d’accordo su Martinelli, che io ebbi come interlocutore per un po’ di tempo quando ero assessore all’istruzione, più di tre decenni fa… Pensi che è stato provveditore di Milano: con quanti dipendenti? Ma l’età probabilmente ha un peso, per lui come per me.
    La ringrazio infatti molto di aver riconosciuto la utilità di quanto si va facendo, ma credo di avere il diritto di chiudere e di selezionare da ora in poi rigorosamente gli impegni prossimi – come ho detto agli amici delle Liste Civiche con cui è stato un piacere (si fa per dire, visto gli interlocutori brillanti che avevamo in Consiglio comunale) di fare questo disperato tragitto “civico”.
    C’è già Raffaele che lavora a modo suo e anche troppo, ora su “sporcaitalia”. Personalmente è da tempo però che lo consiglio di cambiare il bersaglio, perché qui si lotta contro i mulini a vento. Vede, anche Lei mi ritiene “esagerato”! Come si fa a far capire i disastri che hanno fatto e stanno facendo buttando un patrimonio enorme e corrompendo (quanto meno sul piano culturale), perché questa è la parola da usare storicamente, gli interlocutori, la cittadinanza?
    Mi conferma con il Suo rilievo che la città, come l’Università, è stata ammazzata dalle chiacchere, dalla propaganda, dal buonismo insulso alla Mugnaioli-Meloni…: mi parlassero dei 2650 euro percipiti a testa immoralmente in Fondazione MPS per una riunioncina nel silenzio dei soloni! Avete sentito protestare ad esempio i Flores e i Detti (e mi scuso per citare solo loro) o gli amici di Metìs?
    Non percepisce (questa volta la città) il danno che hanno fatto e le macerie che lasciano da tutte le parti.
    Quando cambierà il contesto, se mai succederà, cosa non facile visti i danni (è come essere a L’Aquila, mi creda), una mano la darò senz’altro: sempreché sia ancora a Siena – o in vita.
    Se comunque mi indica le mie “esagerazioni”, visto che ho la pretesa di sapermi correggere (ancora per poco?), mi farà una grande cortesia. Anche o, meglio, privatamente, scriendo ad ascheri@uniroma3.it. Grazie, cordialmente m.a.

  15. Dispiace sentire un uomo di buon senso come il Prof. Ascheri, naturalmente entusiasta, democratico vero, perdere fiducia e dire che il contesto, a Siena, è tale che sembra di “lottare contro i mulini a vento”, definendo il proprio impegno politico un “disperato tragitto civico”. Pare proprio di poter citare l’Amleto shakespeariano: “c’è del marcio in Danimarca (Siena)”…

  16. […] Monaci (Presidente del Consiglio Regionale della Toscana). «Il disastro amministrativo emerso con la fine della gestione Tosi ha chiesto e chiede interventi straordinari per garantire la sopravvivenza ed il rilancio […]

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