
Andrea Landolfi
Andrea Landolfi (del Coordinamento Docenti contro il blocco degli scatti stipendiali). Magnifico Rettore, il Coordinamento dei Docenti che aderiscono alla protesta contro il blocco degli scatti stipendiali registra con soddisfazione, dopo mesi di silenzio, la crescente attenzione Sua e della CRUI per la vertenza in atto e condivide l’analisi contenuta nella Sua comunicazione odierna quanto a numeri e percentuali.
Dissente invece, e con fermezza, dalle Sue considerazioni in merito ai modi della protesta, e in particolare respinge il passaggio in cui Lei fa uso di un termine, “reputazione”, che al momento, e nella incresciosa situazione presente, sembra stare a cuore molto più a chi dissente che non a chi, indipendentemente dalle ragioni che lo muovono, ha deciso di piegare il capo a una patente ingiustizia.
Rincresce doverLe rammentare, Magnifico Rettore, che chi protesta non lo fa “per bloccare la valutazione” – al contrario, si chiede di essere valutati due volte, per la VQR e per gli scatti! – ma piuttosto “per difendere un diritto”. L’obiettivo che i firmatari dell’appello al Presidente della Repubblica si prefiggono va molto al di là di questa VQR: esso riguarda, infatti, la dignità professionale dei docenti. Di questo, chi doveva non si è fatto carico: se infatti si fosse dato ascolto per tempo alla voce della protesta (qui a Siena le prime mozioni in cui Le si chiedeva di prendere posizione risalgono all’ottobre 2015) oggi non si vivrebbe con tanta concitazione ed esasperazione questo passaggio.
Nel ribadire la propria serena determinazione a proseguire la protesta fino al soddisfacimento delle giuste richieste, il Coordinamento dei Docenti che aderiscono alla protesta contro il blocco degli scatti stipendiali La saluta e La ringrazia per l’attenzione.
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