Pier Egisto Valensin. Penso che il nuovo rettore si sia mosso col piede giusto, denunciando la drammaticità della situazione finanziaria dell’università di Siena, assumendo già alcune iniziative che testimoniano con chiarezza la volontà precisa di coniugare efficienza con rispetto della legalità, trasparenza e spirito democratico. Altre testimonianze del grave stato economico dell’ateneo emergono quasi quotidianamente, in particolare per quanto riguarda il suo ruolo nel governo della sanità pubblica. Mi sembra pertanto indispensabile rivisitare le recenti vicende, non per colpevolizzare, sia ben chiaro (se ci sono stati reati o illeciti penalmente rilevanti, ci pensi la magistratura, in cui continuo a credere, almeno finchè qualcuno che ci prova non riuscirà nell’obiettivo di delegittimarla), ma per capire. Capire in primo luogo come debbano essere equamente distribuite le responsabilità (Hitler da solo non avrebbe potuto impiantare quel popò di casino che ha sconvolto, e continua a sconvolgere, il mondo intero), rileggere gli atteggiamenti pubblicizzati dopo lo scoppio del caso giudiziario. Il titolare di questo blog ha dimostrato di avere le carte in regola, in termini di competenza e documentazione, per compiere questa operazione; per esempio, riassumere oggi, a distanza di tempo dall’iniziativa legale, quali personaggi, e soprattutto quali strutture, hanno strillato contro l’attacco politico contro il rettore e l’autonomia universitaria, quali personaggi, e soprattutto quali strutture, hanno fatto quadrato intorno al rettore Tosi e come questi personaggi e queste strutture si sono mossi nel corso della campagna per l’elezione del nuovo rettore.
È importante, direi decisivo, per comprendere ciò che succederà domani, chi sarà al fianco del rettore Focardi nelle sue lodevoli iniziative e le dichiarazioni programmatiche di chi dovranno viceversa essere prese con le molle.
Nei giorni scorsi due facoltà, Medicina e Farmacia, hanno rieletto, a larghissima maggioranza, i presidi già precedentemente in carica. Cosa significano queste conferme? Rappresentano forse un arroccamento delle due facoltà su posizioni di contrasto alla volontà di cambiamento del rettore Focardi? Se così non è, sarà bene che i due ripresidi si affrettino, non a proclamare, ma a testimoniare concretamente la loro solidarietà alle iniziative di cambiamento. Troppe volte, nel passato anche recente, abbiamo sentito cantare tout va très bien, Madame la Marquise, mentre il castello andava a fuoco.
Pubblicato da: il Cittadino Oggi 14 maggio 2006
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La rievocazione storica di Hitler evoca anche il ricordo di Norimberga, sede di un processo ai gerarchi nazisti, Hitler escluso perché già suicida. Qui al contrario siamo di fronte, per quanto si sa, ad un’azione giudiziaria volta ad accertare tutte le responsabilità e gli eventuali possibili o presunti reati, amministrativi e penali, addebitati od addebitabili ad una sola persona. Mi chiedo: è possibile che tutto questo casino sia stato perpetrato, se mai reati ci sono, da una sola persona, per quanto abile? E gli altri dov’erano?
Aldo Ferrara
Condivido la necessità manifestata dal Prof. Valensin di una rivisitazione da parte di questo blog delle recenti vicende giudiziarie, non per colpevolizzare, ma per capire come debbano essere equamente distribuite le responsabilità per i reati (o presunti reati) amministrativi e penali, oggi addebitati ad una sola persona (come dice il Prof. Ferrara). Mi sia consentito di aggiungere che, in tutta questa vicenda, forse si sta trascurando il danno all’erario e alla qualità dei servizi offerti agli studenti. Ho già avuto modo di commentare su questo blog la notizia del 19 marzo 2006 sui 12 milioni di euro, eufemisticamente definiti spese misteriose. Ritengo che qualche amministratore universitario debba quantomeno giustificare queste “assegnazioni diverse,” per confutare l’accusa di sperpero di denaro pubblico. Mi auguro che il mio pessimismo riguardo all’assuefazione dei lettori venga smentito. Attendo ancora una risposta.
Gino Greco
Fa bene il Prof. Valensin a chiedere al Preside di Medicina una testimonianza concreta di solidarietà alle iniziative di cambiamento assunte dal rettore Focardi. Questa Facoltà è, ormai, un peso insostenibile per l’intero Ateneo e il suo riconfermato preside se non sarà capace di approntare un progetto di rinascita diverrà di fatto il suo Commissario liquidatore (per usare l’efficacissimo titolo del pezzo del 20 aprile sulle elezioni). Ho già commentato in questo blog che il Preside di Medicina, su richiesta del Direttore Amministrativo dell’Università, ha sospeso la chiamata di due docenti «a causa del mancato pieno riscontro positivo, in ordine al versamento delle somme dovute.» In buona sostanza, si sono banditi due concorsi con finanziamento virtuale e si pretenderebbe lunedì 15 maggio di procedere alla chiamata dei 2 idonei senza budget, quando vi sono colleghi che aspettano da più di un anno di far valere la loro idoneità. La chiamata risulterebbe pertanto illegittima e scaricherebbe i suoi costi sull’intero Ateneo, costringendo il rettore ad un intervento pesante sulla facoltà di Medicina, dimostratasi incapace di darsi una corretta programmazione.
Remo Tessitore
E così lunedì 15 maggio c.a. la Facoltà di Medicina di Siena ha proceduto alla chiamata dei due docenti risultati idonei in concorsi banditi con finanziamenti virtuali e con presa di servizio, nonostante l’inesistenza di un budget stabile per pagare il loro stipendio. Mi aspettavo un intervento del prof. Grasso che chiarisse ai presenti tutta la questione dei concorsi banditi con i finanziamenti esterni (reali o fittizi) e le conseguenze che tale pratica avrà sulla facoltà, sull’Ateneo e sull’assistenza sanitaria. Purtroppo non c’è stato. È possibile avere qualche chiarimento, almeno su questo “blog”? Grazie.
Remo Tessitore
Il prof./dott. Remo Tessitore si aspettava un intervento del prof. Giovanni Grasso a sfavore nell’ultima Facoltà medica. Chissà se il Prof. Giovanni Grasso, in altre occasioni, si aspettava un intervento in suo appoggio del prof./dott. Remo Tessitore?
Chiarisco alcuni punti sollevati nei commenti e rimando per gli approfondimenti ad interventi successivi.
a) Sulle vicende giudiziarie dell’Università di Siena. Le troppe mistificazioni, le numerose prese di distanza, le frettolose precisazioni di colleghi e politici, lo scaricabarile delle responsabilità, il tentativo di circoscrivere su una sola persona i presunti reati richiedono una riflessione da parte di tutti. Questo blog farà la sua parte.
b) Sullo sperpero di pubblico denaro. Nessun amministratore ha ancora sentito il dovere di giustificare i 12 milioni di euro spesi nei due esercizi 2003 e 2004 ed inseriti in bilancio con la voce “assegnazioni diverse”.
c) Sull’inesistenza di finanziamenti per posti di docente nella Facoltà di Medicina. È vero che si è proceduto alla chiamata ma «a condizione che ulteriori avvenimenti non impediscano la presa di servizio dal 1° novembre 2006». Ormai, vi è più cautela per fatti che possono dar luogo a responsabilità amministrative. Sull’illegittimità dei concorsi con finanziamenti esterni ci ritornerò nel prossimo futuro. Sull’argomento è possibile leggere i miei interventi nei verbali della facoltà di Medicina del 27 aprile 2004 e 3 marzo 2005. Per uno dei due casi sollevati da Remo Tessitore non risultano versati i finanziamenti e, inoltre, non vi è alcuna esigenza didattica per assumere un sesto docente per quella disciplina specialistica.
Giovanni Grasso