Riportiamo alcuni passi di un articolo sull’università di Siena pubblicato dal Corriere Fiorentino (25 ottobre 2008).
Qui Siena: c’è un dipendente quasi ogni 4 studenti
Elisa Assini. (…) Secondo una parte del personale docente, però, il problema è un altro: una grossa parte delle risorse continua a essere destinata alla stabilizzazione del personale tecnico amministrativo a tempo determinato (nell’ultimo anno sono state circa 300 le assunzioni avvenute, ndr), mentre «vengono tagliati i fondi ai dipartimenti – sostengono i professori – e i laboratori di ricerca rischiano di svuotarsi». Sotto accusa, in particolare, è la politica avviata sotto l’amministrazione dell’ex rettore Piero Tosi: «L’ombra lunga della sua gestione graverà sul nostro ateneo ancora per molto tempo avendo lasciato debiti per 160 milioni di euro negli esercizi 2002/2005, anni in cui i bilanci sono stati a mio avviso imbellettati – sostiene Giovanni Grasso, professore di anatomia umana e storico antagonista dell’ex dirigente al vertice dell’università – E questa situazione comprende esubero di amministrativi e, in qualche caso di docenti, cogestione sindacale, atteggiamento passivo e rinunciatario degli organi di governo che hanno trasformato l’ateneo senese, nell’indifferenza degli stessi docenti, in un ente assistenziale ormai alla bancarotta. Una situazione resa nota nel 2006 dall’attuale rettore Focardi». E si teme che il blocco delle assunzioni comprometta il futuro dello stesso ateneo: «Siamo l’unica università che nel 2008 non ha bandito concorsi per personale docente e il reclutamento di assegnisti, borsisti, giovani ricercatori e dottorandi che dovrebbero sostituire i docenti che vanno in pensione, è ormai precluso», conclude il docente. (…)
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