Cosimo Loré. Fa benissimo indignarsi perché l’altrui indifferenza è segno di miseria, meschinità e, talora, malvagità morale e mentale da cui è bene non farsi contaminare… Basta immaginare come molti di questi tristi impiegati travestiti da luminari trascinano le loro esistenze private nonché accademiche… Cosa possono trasmettere, sia a casa in mutande che in aula al microfono?! Quale motivo serio c’è per attirare nell’ateneo, fra le mura? …ops… dimenticavo il presente, che vede ormai tradita e abbandonata la vecchia, rectius vetusta, prestigiosa magione accademica, per improbabili ed orribili ghetti e siti che da perfetti burocrati bolscevichi hanno avuto cuore (e portafoglio!) d’inventare ed imporre i “capi” che con il corteo di consigliori, veline e servi ci hanno saccheggiato la città e l’università… Dice bene il grande (ed unico!) onesto cronista, nonché storiografo di questa stagione sciagurata Raffaele Ascheri (v. Gli scheletri nell’armadio)
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