Il crac dell’ateneo senese: eppure da almeno cinque anni sapevamo tutto

Tosi_pieroUNA DILAGANTE IPOCRISIA CI PERMEA E CI AVVOLGE

Annunziata Cozzolino. Sgraniamo gli occhi di fronte ad un disastro già denunciato molti anni prima ma di cui nessuno ha voluto prendere atto. Erano gli anni dei mausolei costruiti intorno all’uomo della provvidenza; il rettore Piero Tosi (nella foto).

«23 dicembre 2004: abbiamo letto su “l’Espresso” di un paio di settimane fa che il Senato Accademico del 15 novembre 2004, su proposta del rettore, ha approvato all’unanimità una modifica di statuto per consentire allo stesso rettore, il Prof. Piero Tosi, di restare in carica un anno in più del previsto. Erano presenti alla riunione: Piero Tosi, Nicola Dimitri, Lorenzo Gaeta, Alberto Auteri, Federico Corelli, Silvano Focardi, Franco Belli, Camillo Brezzi, Gioacchino Chiarini, Antonio Vicino, Antonio Cardini, Luigi Moi, Mariano Giacchi, Giovanni Minnucci, Maurizio Bettini, Carola Haupt, Donato Montibello, Loriano Bigi.

La legalità all’Università di Siena è così piegata alle ambizioni politiche del rettore in carica, prof. Piero Tosi, che vuole conservare a tutti i costi la poltrona di presidente della Conferenza dei rettori italiani fino alle prossime elezioni politiche del 2006. Magari, forse, per arrivare a proporre un allungamento del proprio mandato, il rettore avrà da esibire meriti amministrativi e gestionali tali da far passare in secondo piano la violazione delle regole democratiche. In realtà l’elenco dei problemi e delle disfunzioni amministrative e gestionali è lungo. La grave situazione finanziaria esistente nell’Ateneo ha già imposto e imporrà pesanti manovre che ipotecheranno l’attività programmatoria dei prossimi tre rettori, proiettandone gli effetti fino al 2018-2020. E, si badi, l’Università di Siena ha la fortuna di godere, a differenza di altre sedi, delle sostanziose elargizioni del Monte dei Paschi e della Fondazione Monte dei Paschi. Per dare un’idea dell’entità dei contributi, nel solo esercizio 2004, la Fondazione Monte dei Paschi ha destinato all’Ateneo 9.350.000 euro che saranno tutti gestiti direttamente dal governo dell’Università. A questi vanno aggiunti contributi pari a 2.060.000 euro destinati a progetti di ricerca, attrezzature, arredi e organizzazione di Convegni che saranno gestiti, invece, direttamente dalle strutture didattiche e scientifiche. Ma oltre i problemi di bilancio vi è l’uso discutibile dell’autonomia, l’esistenza di strutture dispendiose, inefficienti e, talora, precarie, la moltiplicazione dei Corsi di Studio, l’esautoramento degli organi di governo e di controllo per le troppe decisioni di vertice, la moltiplicazione non sostenibile dei ruoli.» (Estratto da: Il conflitto d’interessi del rettore dei rettori Piero Tosi, di Enrico Rufi, R.R.)

Epilogo: il 24 febbraio 2006 il rettore, Prof. Piero Tosi viene sospeso dal suo incarico dal Gip della Procura della Repubblica di Siena per abuso di ufficio aggravato e falso ideologico. In seguito si sono aggiunte molto altre ipotesi di reato, tra le quali il falso in bilancio.