I dati sui residui attivi e passivi dell’ateneo senese mostrano un sistema contabile confusionario e approssimativo, evidenziano errori o infrazioni e la mancanza reiterata di controlli

Dopo quello di Enrico Zanchi, publichiamo altri interventi pronunciati nella riunione congiunta Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione (30 marzo 2009), nel corso della quale venne approvato all’unanimità il “Riaccertamento della gestione dei residui attivi e passivi esercizio finanziario 2008 e precedenti.”

Giuseppe Catturi (rappresentante dei professori ordinari). Il Prof. Catturi sottolinea l’importanza di ragionare sui dati, preferibilmente tendenti alla certezza, e che quando si raggiungono gradi di certezza elevati è opportuno ridefinire l’insieme. Manifesta una duplice necessità: avere il quadro della posizione debitoria il più verosimile e certo possibile, anche alla luce delle nuove risultanze, ed essere messo in condizione di dominare l’evoluzione del bilancio 2009, attraverso la percezione del montante delle spese cumulate sui singoli capitoli e di come queste si avvicinano agli stanziamenti previsti. A tale proposito chiede che venga fornito mensilmente un consuntivo finanziario cumulato da mettere a confronto con il dato previsionale del 2009. Si compiace per il lavoro svolto dall’unità di crisi, rileva che i dati presentati mostrano un sistema contabile confusionario e approssimativo e si augura che i nuovi vertici dell’amministrazione possano mettere velocemente ordine. Segnala il numero delle partite che evidenziano errori o infrazioni, i montanti che sono in gioco negli errori e nelle infrazioni, la lunghezza del periodo nel quale sono stati perpetrati e la mancanza reiterata di controlli. Puntualizza che la KPMG non ha effettuato una certificazione, ma ha svolto un’attività di supporto al lavoro degli uffici, e che nell’incarico affidato alla KPMG erano previsti altri due punti che se non saranno portati avanti da tale società dovranno essere garantiti direttamente dall’Ateneo, invita, pertanto, a individuare le procedure amministrative e contabili da mettere in atto per evitare il ripetersi di questa situazione e la ricognizione puntuale della posizione debitoria.

Enzo Martinelli (presidente del Collegio dei revisori dei conti). Il Dott. Martinelli ribadisce quanto espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti durante la riunione del 20 marzo 2009, il cui verbale è allegato alla relazione del Direttore Amministrativo. In particolare, rileva l’accurata e dettagliata analisi condotta dagli uffici della Ragioneria preposti alla verifica, che offre un quadro completo della situazione dei residui attivi e passivi dell’Ateneo, l’incontrollabilità di una gestione in cui risultano € 11.148.514,73 di debiti fuori bilancio e la gravità della situazione contabile dell’Ateneo. Ritiene che la ricognizione consentirà al Consiglio di Amministrazione di esaminare il conto consuntivo 2008 e di rivisitare il bilancio di previsione 2009 su basi certe per impostare la propria attività di risanamento, di programmazione e di indirizzo politico.

Carmine Diurno (rappresentante della C.C.I.A.A. Siena). Il Dott. Diurno, dopo aver ringraziato il Direttore Amministrativo per la ricognizione dei residui attivi e passivi, dalla quale emergono finalmente dati certi ed una situazione in parte diversa da quella immaginata precedentemente, e per tutti gli interventi fin qui predisposti, lo esorta a presentare in tempi brevi un piano industriale e di definizione di funzioni. Invita poi ad organizzare una riunione organica del Consiglio di Amministrazione in materia di patrimonio.

Flavio Mocenni (rappresentante dell’Amministrazione provinciale di Siena). Il Dott. Mocenni si unisce ai ringraziamenti a chi ha provveduto alla ricognizione dei residui attivi e passivi, ricognizione che, a suo parere, consente di capire meglio la situazione debitoria dell’Università, che appare più semplice di quella ipotizzata. Invita ad accertare eventuali responsabilità e dichiara di comprendere la preoccupazione del Dott. Zanchi per il fatto che è già stato corrisposto e speso gran parte del finanziamento relativo al FFO per il 2009. Chiede se sia possibile avere, in tempi brevi, un quadro preciso di come affrontare sia il superamento del debito pregresso sia la normale gestione fino a dicembre 2009 per arrivare a programmare, conoscere la situazione relativa alle alienazioni immobiliari, valutare lo stato di attuazione del piano di risanamento approvato il 17 novembre 2008 e rielaborarlo con correttivi. A tale proposito, informa che la Commissione di Ateneo per la modifica delle regole di governo sta portando avanti i propri lavori in maniera proficua. Esorta a fissare un termine, il 15/20 aprile 2009, per avere le misure di riorganizzazione sia dal punto finanziario che amministrativo.

Camillo Brezzi (preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo). Il Prof. Brezzi domanda, visto che dai dati forniti risulta un disavanzo di € 84.515.582,18 al 16 marzo 2009, comprensivo del debito INPDAP, se, andando a buon fine l’accordo con l’Inpdap, il disavanzo al 31 maggio 2009 sarà di € 12.000.000,00.

Angelo Riccaboni (preside della Facoltà di Economia). Il Prof. Riccaboni, dopo aver sottolineato che la gravità della situazione era nota, invita a individuare come uscirne, richiamando due elementi fondamentali: avere certezze e definire un percorso. Per quanto riguarda le certezze, dà atto al Direttore Amministrativo di avere presentato dati certi nei tempi previsti (entro il 31 marzo 2009) e aver così messo fine al balletto delle cifre. Evidenzia che dall’“atto di ricognizione dei residui attivi e passivi degli esercizi 2008 e retro” emergono responsabilità, che spera e chiede vengano approfondite, e quali siano i residui fuori bilancio. Per quanto concerne il percorso, domanda al Rettore e al Direttore Amministrativo di indicare la data per l’assestamento di bilancio 2009, che era modulare, di chiudere il 2008 e di definire insieme il conto economico su proiezione quadriennale. Ritiene che dalla riunione odierna siano emersi elementi positivi per proseguire il percorso intrapreso.

Alberto Auteri (preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia). Il Prof. Auteri ringrazia il Direttore Amministrativo per la competenza amministrativa, organizzativa del personale, giuridica e di rapporti con le istituzioni locali, con i ministeri e con le aziende ospedaliere che già ha portato risultati e un clima di maggiore serenità. Ricorda il proprio contributo ai rapporti con la Regione Toscana, di cui il Rettore lo aveva incaricato informalmente in relazione al Policlinico di Santa Maria alle Scotte, e che di tutti gli immobili di proprietà dell’Università l’unico immobile su cui non ha autorità è il policlinico stesso, la cui superficie è impiegata per i 4/5 per scopi assistenziali, sotto l’autorità della Direzione Sanitaria, e per 1/5 per scopi di didattica e ricerca. Riferisce che la parte relativa alla componente assistenziale ha un valore di € 110/120.000.000,00, cifra che potrebbe risolvere gran parte dei problemi finanziari dell’Ateneo e che ha riscontrato l’apertura da parte dell’assessore. Invita, quindi, il tavolo interistituzionale a fare pressione sulla Regione affinché proceda con l’approvazione della legge regionale richiesta per l’acquisizione del policlinico.

6 Risposte

  1. Scrivevo in un commento precedente che il Dott. Zanchi, da esterno e in pochi anni, ha dimostrato di conoscere la problematica universitaria più di molti dipendenti universitari, compresi coloro che ricoprono cariche di governo. Gli interventi degli illustri personaggi riportati in questo post confermano tale impressione. Infatti, se si esclude il Prof. Catturi, cosa resta delle dichiarazioni dei presidi e degli altri? Nulla! Ripetono frasi di circostanza senza alcuna attinenza con il gravissimo argomento in discussione. Degna di nota è l’affermazione del nuovo rettore: «Il Prof. Riccaboni evidenzia che dall’“atto di ricognizione dei residui attivi e passivi” emergono responsabilità, che spera e chiede vengano approfondite.» Ma che vuol dire con responsabilità da approfondire? L’approfondimento era già stato fatto e si conoscevano i nomi dei responsabili. Ora che è diventato rettore tocca a lui prendere i provvedimenti. Le frasi di circostanza non bastano più.
    Infine, aspetto sempre di leggere sullo stesso argomento gli interventi dei consiglieri di amministrazione Prof. Coluccia, Prof. Bernardi e Dott. Angelaccio.

  2. Giusto, caro Ghinacco, ma non dimentichi che Zanchi era stato per tanti anni presidente del diritto allo studio, per cui in effetti era un nominato con “bagaglio” adatto. Visto l’attacco del Bisi? Ci legge, eccome, son sicuro che Ascheri sr interverrà; è Raffaele che non si riesce a smuovere. Peccato, perché Loré ha ragione, potrebbe darci molto a giudicare dagli articoli che fa (o faceva?) su mondoraro.org.

  3. Rispondo volentieri alla richiesta di Ghinacco:
    la Prof.ssa Coluccia era assente; il Dott. Angelaccio non è intervenuto così come il Prof. Bernardi.
    Ma come mai nel sito UniSi dei verbali 2010 ancora non c’è traccia ?

  4. […] non si poteva descrivere l’università di Siena, suggellando in tal modo altri pesanti giudizi, considerazioni politiche e rigorosi rilievi già apparsi su questo blog. Con questo post […]

  5. […] Giuseppe Catturi. I dati sui residui attivi e passivi dell’ateneo senese mostrano un sistema contabile confusionario… […]

  6. […] gli ultimi interventi, dopo quello di Zanchi e di alcuni presidi e consiglieri del CdA. Chi si aspettava di leggere le argomentazioni dei Proff. Coluccia e Bernardi e del Dott. […]

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