Il Deputato Perina chiede la revoca della nomina del rettore, il commissariamento dell’ateneo senese e la costituzione di parte civile del Ministero

Flavia Perina (Deputato di Futuro e Libertà). Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca – interrogazione

Premesso che:
– in data 11 novembre 2011, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di dieci indagati nel procedimento relativo alla regolarità della elezione del Rettore dell’Università degli Studi di Siena per il quadriennio accademico 2010/2014 e che le suddette indagini ipotizzano a carico degli indagati il reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in qualità di componenti del seggio elettorale e della commissione elettorale;
– tra gli atti oggetto di falsità vi è anche il Decreto del 2 novembre 2010 con cui l’allora Ministro dell’Università e della Ricerca – on. Maria Stella Gelmini – procedeva alla proclamazione del neoletto Rettore Angelo Riccaboni, e per il quale fu ascoltata dalla Procura di Siena il 24 febbraio 2011 in qualità di persona informata sui fatti;
– in data 16 novembre 2011, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena ha inoltre portato a conclusione il filone principale dell’indagine sul cosiddetto “buco dell’Università” di 200 milioni di euro, notificando 18 avvisi di garanzia e contestuali conclusioni d’indagini nei confronti degli indagati – tra cui due ex rettori – a vario titolo accusati di falsità ideologica in atti, abuso d’ufficio e peculato;
– è pendente per le suddette irregolarità anche un ricorso al TAR della Toscana, sezione I presentato da un docente che mette in evidenza ulteriori criticità di tipo amministrativo;
– l’adozione di un’inderogabile ed efficace strategia di riduzione del deficit strutturale dell’Università di Siena impone, quale premessa indubitabile, una forte ed autorevole guida da parte dell’attuale Rettore – sulla cui elezione grava l’indagine giudiziaria in premessa – nonché del Direttore amministrativo, il quale risulta condannato, nel 2007, dalla Corte dei conti dell’Emilia-Romagna per gravi irregolarità amministrativo-contabili nell’esercizio delle sue funzioni nel medesimo incarico di Direttore amministrativo dell’Università di Bologna;
– in oltre un anno non è stato intrapreso alcun percorso di riduzione del disavanzo strutturale, tanto che fino a pochi giorni fa le uniche possibilità prospettate dall’attuale Rettore sono state la rimodulazione dei mutui in essere e la vendita degli immobili di proprietà dell’Ateneo, anche di quelli funzionali all’attività didattica e di ricerca;
– il decreto legislativo 27 ottobre 2011, n. 199, in attuazione della delega contenuta nell’articolo 5, comma 1, lett. b) della legge 30 dicembre 2012 n. 240, ha innovato la disciplina del dissesto finanziario delle università e del commissariamento degli atenei, prevedendo la dichiarazione di dissesto da parte delle Università affette da particolari squilibri nei propri conti e l’approvazione di un piano di rientro, a pena di commissariamento;
– l’Università non ha ancora dato corso alle nuove procedure di dissesto e risanamento previste dal decreto legislativo sopra citato;

per sapere:
– se, nel dovuto rispetto dell’autonomia dell’Università di Siena – il Ministro non ritenga opportuna una revoca del decreto di nomina del rettore dell’Università di Siena in esercizio di autotutela, con conseguente indizione di nuove elezioni al fine di conferire piena legittimazione al vertice dell’ateneo;
– se sussistono le condizioni di diritto per procedere al commissariamento per dissesto dell’Università di Siena;
– se non ritenga opportuno che il Ministero dell’Università, in virtù del principio di autotutela della pubblica amministrazione, nonché per le responsabilità istituzionali del dicastero quale erogatore del Fondo di finanziamento ordinario destinato all’ateneo senese, si costituisca anch’esso parte civile negli eventuali procedimenti giudiziari scaturenti sia dalle indagini sul dissesto economico–finanziario, sia da quelle riguardanti l’elezione dell’attuale Rettore dell’Università di Siena;
– se, infine, corrisponde a verità il fatto che alcuni professori, già iscritti nel registro degli indagati nel merito dell’inchiesta sui presunti brogli per l’elezione del Rettore, siano stati recentemente eletti a cariche di particolare rilievo all’interno degli organi dell’Università di Siena.

2 Risposte

  1. Venticinque giorni dopo, anche il “Corriere di Siena” riporta l’interrogazione dell’on. Flavia Perina con il titolo “Si commissari l’ateneo di Siena”.

  2. Con ritardo, certo, ma alla fine il Corriere di Siena ha pubblicato un sunto dell’interrogazione della Perina. Quanto credete che possa reggere, un giornale, a censurare tutto quello che sta succedendo nell’Università di Siena? E la figura che sta facendo il Bisi è davvero esemplare: censura le notizie su due incapaci (Riccaboni e Fabbro), che si reggono solo perché non c’è ancora vento.

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