Possibile che per una corretta gestione delle università debba sempre intervenire la magistratura?

patane_2.jpgUn articolo sempre attuale (da Ateneo palermitano novembre/dicembre 2008) per capire a che livello di degenerazione sono arrivate le università.

Terremoto in tre università siciliane: i dirigenti si premiavano da soli. Rilievi dalla Corte dei Conti

Francesca Patanè. Maurizio Graffeo è il magistrato della Corte dei Conti di Palermo che sta facendo tremare tre dei quattro Atenei siciliani. Per la precisione, i vertici amministrativi dei tre Atenei di Catania, Messina e Palermo. Che in barba a bilanci e atti amministrativi si sarebbero premiati per ritagliarsi un bel gruzzoletto con la scusa della produttività.
Il periodo preso in esame dal magistrato contabile riguarda il biennio 2003-2005, ma in più punti dell’ordinanza è precisato che i rilievi avanzati per quel periodo sono ancora attuali. 

Le reazioni intanto non si sono fatte attendere. Rettori, direttori amministrativi e dirigenti vari negano di avere firmato relazioni autoreferenziali e giurano che è tutto in regola, ma l’inesorabile Corte dei Conti di via Notarbartolo – presidente della sezione di controllo Maurizio Meloni – ha giudicato i criteri di valutazione tutt’altro che trasparenti e ha fissato in sei mesi il termine massimo perché ciascun rettore si adegui alle obiezioni avanzate dal magistrato oppure motivi la scelta di non farlo.

Ma entriamo nel merito di ciascun Ateneo.
Quello di Catania è l’Ateneo più bacchettato: oltre che autoreferenziali, le relazioni dei suoi dirigenti sono apparse incomplete e gli obiettivi generici e “ben lontani dal possedere le necessarie caratteristiche di chiarezza, misurabilità e coerenza”. Eppure – hanno osservato dalla Magistratura contabile – proprio gli obiettivi per quel biennio erano stati dati per raggiunti al cento per cento (con conseguente corresponsione dei premi nella misura massima possibile). 

A Messina la situazione è analoga, con un sistema giudicato poco trasparente dalla Corte dei Conti, pur avendo l’Ateneo adottato recentemente un regolamento proprio sui criteri di valutazione: una sorta di vademecum di cui però a quanto pare non se n’è fatto uso non avendo l’Università fornito alcuna documentazione sulla sua effettiva utilizzazione.

 Anche la documentazione trasmessa dall’Università di Palermo si è rivelata insufficiente e non consona a quanto attestato. Anche qui tutto il materiale documentale trasmesso si basa sulle relazioni compilate dagli stessi dirigenti interessati che, quanto ai premi in denaro, hanno sempre ricevuto la massima erogazione possibile.

Per la Corte dei Conti, insomma, occorrerebbe prevedere una gradualità dei premi “in relazione agli effettivi esiti della valutazione”. E per fare questo bisognerebbe prima stabilire gli obiettivi da raggiungere “in termini di misurabilità”.

18 Risposte

  1. …in onore di una cara amica indomita giornalista e del fatto incontrovertibile che la popolazione è ormai una melassa indistinta di menefreghisti che non leggono e si rifiutano d’essere molestati con precise rilevazioni del degrado inaudito che pervade anime e corpi denuncio il fatto che si continui a far finta di niente da parte di docenti e rettori ed uffici che imperterriti continuano ad annunciare il congresso stellare di fuffologia e la giornata accademica di blablabla con l’immancabile nuovo master di tontologia fotosculturale e la solita sola di corso super snello di perfezionamento sulla ipertrofia scrotale giovanile degli ungulati maculati perfusi!
    Propongo un anno sabbatico totale in cui si cerchi di far diventare ometti questi falsi scienziati e ladri accademici che han trasformato il detto faccio l’università nel fatto disfo l’università
    La macchinetta si è rotta.
    Prof. Cosimo Loré

  2. …per completezza bisogna segnalare che anche gli altri atenei sono ridotti spesso a centri della fuffa e della truffa come gli imbrogli scoperti dal magistrato della corte dei conti stanno a indicare e anche gli elaboratori elettronici dei vari studenti universitari sospettati di delitti attestano.
    Cito per tutti quello oggi alla ribalta delle cronache che annunciano: “I periti di accusa, difesa, parte civile e giudice sarebbero giunti a una prima ricostruzione che stabilisce che la mattina dell’omicidio Alberto, indagato per il delitto, avrebbe acceso il suo pc alle 9.36 per guardare filmini e immagini pornografiche e poi tra le 10.20 e le 12.20 avrebbe salvato più volte il file di Word e quindi si presume pagine della sua tesi di laurea. Se così fosse, ciò confermerebbe quanto da sempre sostiene il giovane.”
    Bene, anzi malissimo perché se le tesi di laurea in genere esito di collage, copiaincolla, commercio scandiscono simili maturazioni mentali e morali i vari avvocati, medici, ingegneri così confezionati saranno altra farina per il mulino criminale della finzione sociale che ha reso la nostra nazione una squallida mascherata.
    CL

  3. La magistratura interviene quando il sistema dei controlli non funziona più, come i NAS dei carabinieri nei reparti.
    È necessario che nella governance universitaria ogni università motu proprio o spinta dalla legge si doti di un Consiglio di Sorveglianza un po’ come le Generali Assicurazioni che ha la dual governance da decenni e funziona.
    Nel Consiglio di Sorveglianza ci devono stare i rappresentanti eletti dei lavoratori, i rappresentanti delle Autorità vigilanti (MIUR, Tesoro, Comune, Provincia e Regione) e quelli delle OO.SS. maggiormente rappresentative. Se non c’è il controllo interno e del MIUR, va tutto a scatafascio in meno di due anni, senti a me. Modello Alitalia default.

    Franco Russo

  4. Indipendentemente che la magistratura intervenga, ormai il re è nudo! I “golpisti” accademici (e i loro supporters politicanti) sono un gigante dai piedi d’argilla. Quando il Bonaparte invase la Santa Russia pareva invincibile, forte anche del fatto che si presentava come l’uomo nuovo della Grande Rivoluzione. Tuttavia il paziente Kutuzov riuscì ad attendere il verno e mentre Mosca bruciava e il còrso se la svignava, lo punzecchiò. Infine lo costrinse, molto lontano da Mosca, alla decisiva battaglia e riuscì a respingerlo. Tolstoj, nel suo grande romanzo, ha parole sprezzanti per il còrso, dipinto come un grasso maiale setoloso che schizzano, i servi, di acqua di colonia. I “golpisti” hanno invaso un territorio che loro non compete: perciò cadranno, indipendentemente dalla magistratura e dal popolo-bue.
    Ciao prof Cosimo, …allons enfants de la Patrie!
    Il Bardo

    P.S. – Quel che è avvenuto con le… autopromozioni premiali, è moneta corrente – è il caso di dire – presso vari apparati amministrativi. C’è gente di m…, e lo si vede anche qui a Siena, che senza qualche parrocchia alle spalle o senza qualche partito, farebbe la fame, tanto è insulsa come persona. Ma la claque e la lobby dan coraggio anche ai morti viventi: Siena, ahimé, ne conta a bizzeffe. Il popolino, tanto, sta ancora ai colonnini a “parlà di palio”… Tutto il resto …unnesiste! Ne riparleremo quando dalla miseria qualcheddue scianguinerà: e allora a niente servirà votarsi al duce di turno e leccare – come d’abitudine – il sedere ai potenti, anche a quelli col “cuore rosso”.
    Bardo

  5. E il MPS banca non ha fatto lo stesso? E la Fondazione? ecc. ecc. Si scopre sempre l’America…

  6. L’Università dovrebbe avere un collegamento col popolo: niente di meglio che avere l’appoggio e il sostegno di un Consiglio del Popolo; una volta restaurato esso esautorerebbe, d’altronde, il Consiglio Comunale. E potrebbe far emanare mandati di cattura per i politicanti corrotti e per gli autori del buco – ché certo non si è autoprodotto. Siena potrebbe divenire un territorio autonomo, “indipendente”. Ma senza l’organismo di autogoverno si farebbero solo delle chiacchiere. I golpisti tramano ancora e non hanno mollato – solo apparentemente – i posti di potere ben remunerati. Il Monte dei Paschi da sempre fa la regia di tutto: ci dona i sindaci e fa finta di salvare gli immobili cari al Focardi. Li svende? Così pare.
    Bardo

  7. Cara Francesca Patanè,
    il Procuratore della Repubblica Aggiunto di Palermo in questi giorni ha pubblicato una precisa analisi criminologica che conferma l’esatta mia definizione di Repubblica Criminale Italiana:
    http://cinema-tv.corriere.it/cinema/09_agosto_26/storia_rimozione_7da5b9b2-9244-11de-bb1e-00144f02aabc.shtml
    Tuo Cosimo Loré

  8. A parte la “boutade” del Flores d’Arcais sulla cittadinanza al duce (data dopo l’assassinio di un ferroviere: ed è chiaro che la minoranza fascista prevalse: la gente si lasciava accoppare, non rispondeva a colpi di rivoltella o di coltello!), a Siena son venute fuori le cattedre-fantasma. Chi sa parli, per favore. Intanto è morto un mio conoscente sulla Cassia, proprio lui che raccoglieva le firme per migliorarla…ma sarà un caso…
    Saluti dalla Little Italy
    b a r d u s

  9. «Con l’operazione trasparenza abbiamo appreso che ancora godono dello stipendio l’ex direttore amministrativo, ora dirigente al Coordinamento dei poli territoriali, per un ammonatari di € 97.038,11. L’ex capo della Ragioneria, ora al Gruppo Innovazione gestionale e qualità, per un ammontare di € 52.078,04. Ed infine il dirigente a tempo determinato dell’area Edilizia (quella in affitto tra poco) beneficia di un assegno annuale di € 87.647,74.» vicky
    —————–
    A occhio e croce ci si pagherebbero un migliaio circumcirca di precari.

  10. Con l’operazione trasparenza abbiamo appreso che ancora godono dello stipendio l’ex direttore amministrativo, ora dirigente al Coordinamento dei poli territoriali, per un ammonatari di € 106.004,17. L’ex capo della Ragioneria, ora al Gruppo Innovazione gestionale e qualità, per un ammontare di € 54.330,62. Ed infine il dirigente a tempo determinato dell’area Edilizia (quella in affitto tra poco) beneficia di un assegno annuale di € 97.897,61.
    La Corte dei Conti ritiene ben spesi tutti questi soldini? Ma non vi erano anche altri due dirigenti (Area Studenti; Area Beni ecc…) quelli ancora non vengono pagati? Quali altri dirigenti mancano? L’attuale Direttore Amministrativo non è sottoposto all’obbligo della legge “Brunetta”?
    Grazie

  11. … mi sorge alfine il sospetto (non è quello che esattamente penso ma devo essere diplomatico come s’addice fra emeriti farisei e collaudati scribi) che la mancanza di reazione sociale e giudiziaria e di riflessi nella popolazione docenti compresi, questi ultimi addirittura risentiti con chi muove le acque torbide e bussa alle porte del tribunale, sia dovuta anche al fattore mediocrità diffusa ed alla dazione ambientale.
    Come è noto a chi si è dedicato a qualche studio i mediocri sono i primi a sottomettersi proni e pronti a svendersi per quattro palanche.
    Ungere le ruote” è il titolo di un volume di Giampaolo Pansa sulla corruzione dilagante in Italia e a Siena si deve essere stati magistrali nell’opera di lubrificazione, associata alla magnificenza della seduzione e suggestione di mausolei come quello eretto accanto a Porta Tufi grazie agli architetti fiorentini Natalini, sede delle Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche. Nella rivista DOMUS del febbraio 2002 si legge ammirati: «…giardini pensili e terrazze panoramiche agganciano l’edifico al paesaggio collinare. Il disegno romboidale della pavimentazione esterna sembra proiettare il complesso verso la natura circostante, contrastandone l’effetto di ‘fortezza’…».
    Mi astengo dal fare commenti, dal ricordare il muretto del Poeta Senese Federigo Tozzi, dall’insinuare quel che non un magistrato serio ma un qualsiasi cittadino ipotizzerebbe – esigendo corrispondenti accertamenti – di fronte a tanto furore edilizio e fragore architettonico.
    Mi auguro che altri più temprati del sottoscritto non si astengano!
    Prof. Cosimo Loré

  12. Tozzi denuncia la grettezza straprovinciale senese ad es. in “Tre croci”. Ma non aveva ancor visto le mani sulla città da parte del MPS e gli oligarchi al potere. La stampa decanta le magnifiche sorti di Siena e finge di occuparsi del bu’o – vedi Ceccuzzi e C. Intanto per difendere la lobby dei fantini si è scomodata la Premiata Ditta Falassi e C. Carrieristi e mafiosi sono in corsa… Intanto Cenni e Fondazione vanno a Montaperti per il cippo e poi tutti dai poetastri di regime con i oro strambotti e dagli chef della “fiorentina”.
    Quella si che è cultura!
    Bardo

  13. @stavrogin… ma vuoi mettere il vanto di avere il filosofo ex direttore amministrativo ancora tra le fila di unisi? Dei precari chi se ne frega… Formisano sveglia!!!

  14. «Ma vuoi mettere il vanto di avere il filosofo ex direttore amministrativo ancora tra le fila di unisi?» cal

    Preferivo averci Gadamer. Magari costava pure meno.

  15. E gli si può perdonare anche certa “filosofia della scienza” aut ermeneutica “totalitaria” (a Gadamer: che forse è meno pessimista del Barcellona e del suo dannatissimo “Sistemico”!!!).
    Bardo

  16. Post scriptum: per gli interventi di cui sopra. Dev’essere un vezzo o un vizio. Anche un tecnico amministrativo (pare… mi dicono…) di Lettere, che si occupava di “copertine illustrate di libri” e servizi panoramici, ora – parrebbe – fa il prof. antropologo o giù di lì.
    Lawrence – che si beccò del fascista dalle femministe – diceva che l’uomo, per dire di aver posseduto una donna, doveva sodomizzarla: era il massimo!
    Per fare il prof. occorre passare da unisi, anche se ci arrivi come bidello, fotografo, uomo delle pulizie, computista…
    Provamose, va!
    Bardo

    Secondo P.S.: Mi si perdoni per l’invadenza ma mi vedo costretto a fare un P.S. in merito a quanto detto al post 12 in scaletta. Or ora ò letto “Il Gazzettino”. Vi è intervento di quello storico locale, noto contradaiolo e tifoso di calcio, a nome di Duccio Balestracci. In un riquadro, con enfasi, si parla della festa del ventre e della gola, col Cecchini e altri clown più o meno vernacolari (sai che sforzo!!!). Stupisce però che Balestracci, e pare di capire dal testo, si stupisca su Montaperti. Era chiaro come il sole che splende che Montaperti – vinta non solo per merito dei senesi ma anche per i cavalieri d’Oltralpe (lo dica il campanilista storiografo) – significò il trionfo del ghibellinismo e con Colle si ha la fine dell’egemonia ghibellina! Con la battaglia posteriore di Colle il guelfismo la fece da padrone: e con esso il papa.
    Bardo, sociologo della lett. storica

  17. Una tv locale sembra inserita in “tecnica di un colpo di stato”: perché tante repliche e tanta pubblicità al Cecchini e clown vari? Forse perché i proff “contradaioli” pintano…?? Hanno imparato da Mie e Berlusconi, dalle tivvù made in Usa. Poi si potrebbe parlare delle colonne sonore alle paliesche processioni e cortei. Ma che c’azzeccano?
    Buonanotte

  18. C’azzeccherebbero, invece, i riconoscimenti a personaggi storici importanti per Siena e l’Europa: es. Paolo Mascagni – solo agli Uffizi è la statua che lo ricorda!!!-e Biagio di Montluc (la cui statua, dono al Comune di una scultrice francese, ammontina polvere ai magazzini del sale…). Su Mascagni, perseguitato e incarcerato a Siena perché giacobino, dovrebbe farsene carico l’Università (scoprì i vasi linfatici ecc. Studiò i Lagoni, ecc.). Poi si potrà mettere anche la targa nel Campo dove furon abbruciati vivi gli ebrei per mano dei “mariani” aretini… o fare il Palio per il luogo dove l’Arbia fu colorata in rosso (Dante), Montaperti, come vuole quello storico locale che si nòma Balestracci, molto istituzionale.
    Bardo

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