Tra finti risparmi sbandierati alla stampa, sperpero di denaro occultato, indennità non dovute ed in alcuni casi sopravvalutate, privilegi per i soliti noti, dilettanti allo sbaraglio che se stessero fermi farebbero meno danni, ci si avvia inesorabilmente al commissariamento dell’Università di Siena. Non è mai troppo tardi per cominciare a fare un elenco di tutto ciò, specialmente a fine anno, al momento dell’approvazione del bilancio di previsione 2011.
Lorenzo Costa (RdB/USB). Non possiamo accettare il modo di operare dell’Amministrazione sul salario accessorio. Ci si nasconde dietro alla Relazione del Mef per giustificare una scelta politica chiara di distribuzione, fra tutto il personale, di una spesa maggiore derivata da un errore commesso da pochi. Qualcuno ha sbagliato e ora socializza i “debiti”. Per fare questa operazione si fa appello all’art. 40 comma 3-quinquies della legge 165/2001, entrato in vigore il 15 novembre 2009 che non ha effetto retroattivo. Se accettassimo questa posizione saremmo corresponsabili dell’impoverimento retributivo del personale tecnico amministrativo. Se accettassimo questa posizione saremmo corresponsabili della scomparsa del salario accessorio di tutto il personale tecnico amministrativo in categoria B, C, D. In media € 120 mensili a testa.
Non possiamo accettare di sedere ad un tavolo di contrattazione dove si mette sul tavolo una posizione di questo genere che si stende sugli anni 2011-2013, e non si parla, invece, del fondo per il salario accessorio del 2010 che ad oggi risulta ancora non determinato. Se non firmeremo nulla entro la fine dell’anno, sul salario accessorio 2010 tutto sarà perso a causa della manovra finanziaria. C’è chi ci accusa di far irrigidire l’Amministrazione con la nostra forte espressione di dissenso, ma sbaglia perché l’irrigidimento è stato posto per primo dall’Amministrazione che nulla ha contrattato al tavolo, ma ha imposto una sua posizione inaccettabile. Si deve smettere di raccontare favole e prestare il fianco al terrorismo gettato dalla stessa Amministrazione sulla incertezza del posto di lavoro nei prossimi anni. L’incertezza non deriva certo dalle nostre richieste ma da un buco determinato da altri che rischiano di farla franca.
Si deve avere il coraggio di uscire allo scoperto e dire da che parte si siede. Noi sappiamo con chi stiamo e sappiamo come stare dalla parte del personale tecnico amministrativo. Chiamiamo tutto il personale tecnico amministrativo alla mobilitazione. Ora è il momento di alzare la testa e rivendicare i propri diritti, dopo sarà troppo tardi.
Cisal (Università-Siena). La Cisal, sempre vicina ai lavoratori, vista la storia recente di quanto accaduto al fondo destinato al salario accessorio, si è posta, in particolare dopo le decisioni prese dal Magnifico Rettore e dal Direttore Amministrativo, alcune domande sulla vicenda e si sente in dovere di far riflettere tutti sulle stesse:
1) dal 1° gennaio 2011 non ci sarà alcuna forma di salario accessorio; anche il salario legato alla presenza? Come l’indennità di rischio o di turno?
2) Ricordando che il precedente Magnifico Rettore con il Direttore reggente hanno preso contatti con il Mef (lo scorso settembre/ottobre), le indicazioni ricevute dai Dirigenti del dicastero sono state di recuperare tutto e subito?
3) Saranno state ipotizzate altre forme di recupero? Sembrerebbe di no, anche perché quella pensata dall’Amministrazione è la più semplice, di grande impatto esterno e finanziariamente la più utile.
4) Qual è il documento agli atti dell’Amministrazione con cui ci obbligano al recupero di tutto l’ammontare del fondo? Forse i lavoratori avrebbero diritto a consultare tale atto?
Nella speranza che queste riflessioni possano stimolare il dibattito all’interno della Comunità Universitaria, ci dichiariamo disponibili sin d’ora ad accogliere indicazioni e osservazioni utili a proporre soluzioni diverse.
Flc-Cgil. La scelta dell’Amministrazione di “recuperare” dal salario accessorio del personale tecnico-amministrativo somme indebitamente o erroneamente calcolate, è per noi una misura inaccettabile che porta solamente a:
– depauperare il personale TA di una parte del loro salario;
– demotivare i lavoratori mediante una penalizzazione incomprensibile;
– operare una sperequazione tra le persone (solo le categorie B, C, D ad esempio si troveranno pesantemente ridotti gli stipendi).
La nostra interpretazione dell’art. 40, comma 3-quinquies della L. 165/2001 è, in estrema sintesi, molto semplice: l’”obbligo di recupero” riguarda i contratti integrativi stipulati dopo il 15 novembre 2009.
L’Amministrazione, invece, intende applicare quella norma leggendola non per i contratti firmati dopo il 15.11.2009, ma per tutti i contratti firmati dal 2000 ad oggi.
Come intende recuperare? Con il prossimo contratto integrativo (da firmare adesso, 2011).
Riteniamo inammissibile privare i lavoratori della certezza dell’ammontare del proprio salario, senza una spiegazione circostanziata e fondata su dati oggettivi.
Cosa proponiamo:
– Se sussiste la nullità delle clausole del contratto integrativo (come da art. 40 comma 3 D. Lgs 165/2001), allora bisogna certificare la consistenza del fondo per il salario accessorio (sia per il residuo 2010 che quello per i prossimi anni) e contrattarne la ripartizione.
Auspichiamo che l’Università degli Studi di Siena non venga usata come un caso pilota, un esempio per il sistema nazionale per interpretazioni vessatorie delle norme sul personale.
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«… un errore commesso da pochi…» (RdB/USB)
I nomi o le qualifiche ricoperte, per favore. Chi sono? … i precedenti DA? Rettori? Chi?…
Esposto per danno erariale e recupero somme dalle tasche dei colpevoli!!
Forte preoccupazione dopo l’incontro di conciliazione, presso la Prefettura, con il Direttore Amministrativo Ines Fabbro.
La riunione si è svolta senza che sostanzialmente si siano spostate di una virgola le posizioni. L’Amministrazione resta della sua idea di applicare l’art. 40 comma 3-quinquies della 165/2001 pura avendo le OO.SS. sottolineato che la norma non può essere retroattiva.
Il Direttore Amministrativo ha rappresentato la difficile situazione economico finanziaria dell’Ateneo dicendo però che il recupero fatto sul fondo del salario accessorio non è legato alla situazione di buco. In realtà visto che si tenta di limitare tutte le uscite possibili per generare risparmi ci sembra ovvio che sul salario accessorio si creeranno minori uscite e che quindi questa operazione va nella direzione da noi contestata.
Si fa pagare ai tecnici amministrativi la crisi anche in questo modo, come se non avessero già dato abbastanza pur non avendo colpe dirette sul buco.
È stata convocata per lunedì 20 dicembre alle 15.30 una seduta di contrattazione in cui si dovrà riprendere la discussione su: straordinario, fondo salario accessorio 2010 e integrativo CEL.
Continuiamo a tenere alta l’attenzione sulla situazione grave in cui ci vogliono gettare.
Martedì 21 dicembre in contemporanea della seduta del CdA convocheremo un’assemblea dalle 14 alle 17 al Rettorato.
Solo la partecipazione e la mobilitazione possono darci la possibilità di tutelare i nostri stipendi!
Siena 15 dicembre 2010
RSU d’Ateneo, CISAL, CISAPUNI, CISL, FLC-CGIL, RdB/USB, UGL, UIL RUA.
http://www.andu-universita.it/2010/11/05/ddl-mortale/
Credo ci si debbano aspettare ancora saette dal Fisco. Le signore dell’Agenzia delle Entrate si sono riviste in Rettorato.
http://www.ilfattoquotidiano.it/category/archives/cervelli-in-fuga/
L’obbedienza non è più una virtù
Lorenzo Costa (RdB/USB Università di Siena). Se l’Amministrazione imporrà la sua proposta sul nostro salario accessorio, la contrattazione integrativa potrà essere dichiarata finita. Le conseguenze della proposta per il 2011-2013 sono la perdita mensile per tutti i B-C-D- di € 120 mensili in media. In un anno vuol dire uno stipendio di un mese in meno (- € 1.440). Lavoreremo un mese gratis, oltre ai mancati aumenti stipendiali (- € 800), e alle mancate PEO. Per questo dovremmo scioperare, chiedendo che ci si sieda al tavolo per difendere i nostri diritti contrattuali, ma perché regalare € 80 per lo sciopero a questa Amministrazione. Lo faremo di sicuro se si continua così, ma la legge prevede tempi tecnici …
… e allora disobbedienza
Da oggi, fino a quando non sarà firmato un accordo per il 2010, e un accordo per il 2011, che dia risposte vere alla tutela del nostro reddito, mettiamo in atto forme di disobbedienza. Entriamo tutti i giorni in ritardo o usciamo prima recuperando le ore in più che abbiamo. Rallentiamo la macchina amministrativa e tecnica. Che l’Amministrazione sappia cosa vuol dire pensare di umiliare il personale tecnico amministrativo. Non un’ora in più a questa Amministrazione, ma un’ora in più per noi. Per fare informazione nelle strutture, per discutere e confrontarci. Il presidio di ieri in prefettura è stato un esempio, partecipare è importante nonostante qualcuno dica il contrario.
Siena 15 dicembre 2010
Un plauso ai sindacalisti di Ateneo che, in questi giorni, stanno dando l’anima per il personale dell’Università di Siena … in particolare, stando alle voci, sembra che il Dott. Costa abbia evidenziato errori nel computo delle somme da parte del MEF, con giudizio, sembra, che alla fine è stato condiviso anche da parte dell’Amministrazione …
A mio avviso, però, in questo momento, con crudo realismo, si dovrebbe “abbandonare” la battaglia persa e non più suscettibile di evoluzione e trasferirla alle cause presso il giudice del lavoro, dove credo stia la vera possibilità di vittoria per il personale …
FACCIAMO SAPERE CHE ESISTIAMO!!!!!!!
L’Amministrazione sta procedendo come uno schiacciasassi per spianarsi la strada al risanamento. Naturalmente evita accuratamente i sassi più grossi che potrebbero far saltare il pilota ma del brecciolino non sembra che interessarsi molto. Uniamoci, facciamo monte, blocchiamo la macchina dell’ingiustizia!
TROVIAMOCI TUTTI IN ASSEMBLEA MARTEDI’ 21 DALLE 14 ALLE 17
in concomitanza con la seduta del Consiglio di Amministrazione e successivamente alla seduta di contrattazione di lunedì 20.
Ancora una volta chiamiamo i Colleghi a partecipare per manifestare tutta la contrarietà alle scelte unilaterali dell’Amministrazione che danneggiano gravemente l’integrità salariale di tutti.
Si tratta anche di far avvertire al CdA, che su queste scelte dell’Amministrazione deve esprimersi, la pressione del personale tutto che si sente defraudato dei propri diritti rispetto all’erogazione dei servizi che, nonostante la crisi che ci ha investito
senza che ne portassimo la responsabilità, ha continuano ad erogare con la stessa continuità e col medesimo impegno.
FACCIAMOGLI SAPERE CHE UNITO IL BRECCIOLINO DIVENTA UN MACIGNO.
RSU d’Ateneo, CISAL, CISAPUNI, CISL, FLC-CGIL, RdB/USB, UGL, UIL RUA.
I ricorsi, ragazzi. Ci vogliono i ricorsi al giudice del lavoro!!!
Sì. Mi sembra la strada più saggia, sommergerli!
Chiamate Otto … non recupera neanche un centesimo di marco …
Cari amici,
giungono echi fino in Germania dei vostri problemi e della vostra opposizione all’intenzione dell’Amministrazione di procedere al recupero delle somme che, in passato, sarebbero state stanziate senza copertura finanziaria. Mi chiedete un parere? L’argomento è ostico è quindi dovrò essere necessariamente tecnico e, pertanto, palloso (anche più palloso del solito) …
L’art. 40 c. 3-quinquies del DPR 165/2001 recita, nella sua parte finale: “In caso di accertato superamento di vincoli finanziari da parte delle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, del Dipartimento della funzione pubblica o del Ministero dell’economia e delle finanze è fatto altresì obbligo di recupero nell’ambito della sessione negoziale successiva. Le disposizioni del presente comma trovano applicazione a decorrere dai contratti sottoscritti successivamente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo di attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”
Ne derivano pertanto due considerazioni:
– sembra necessario l’accertamento definitivo (il definitivo l’ho aggiunto io) da parte del MEF. Chi ha letto la relazione pervenuta all’Ateneo è certo che vi sono inserite incisi dubitativi sulle risultanze finali.
– la disposizione non è retroattiva (non sembra applicarsi ai contratti già stipulati, anche se stipulati in violazione dei vincoli finanziari).
A chi poi invoca l’esistenza di circolari del Ministero della Funzione pubblica vale la pena ricordare che una circolare:
– è un atto interpretativo e non normativo e che pertanto non può modificare una legge.
– vincola solo i soggetti che dipendono gerarchicamente dall’Autorità emanante.
Mi è giunta voce che Martedì si approva il bilancio preventivo. Un consiglio a voi amici dell’Università di Siena, che vi ho tra le anime più care: chiamate Otto … non recupera neppure un centesimo di marco…
Otto der Kommissar und seine Freunde
La risposta del Direttore amministrativo alla proposta di Lorenzo Costa.
Siena, 16.12.2010
Prot. 59459 VII/4
A tutto il personale tecnico amministrativo
e, p.c.: Al Magnifico Rettore
Al dott. Lorenzo Costa, dirigente sindacale della RDB/USB Università di Siena
Gentili Colleghi,
in riferimento alla mail inviata in data 15 dicembre u.s. dal dott. Lorenzo Costa, dirigente sindacale della sigla RdB/USB Università di Siena, mi corre l’obbligo, a vostra tutela, di far presente quanto segue. Il comportamento suggerito dalla Sigla è illegittimo. Si citano al riguardo le seguenti norme.
– Articoli 55 e seguenti del Decreto legislativo n. 165/2001, come modificato dal decreto legislativo n. 150/2009, che disciplinano le conseguenze della violazione del dovere di ogni dipendente di rispettare gli obblighi concernenti la prestazione lavorativa e di garantire il normale funzionamento dell’ufficio di appartenenza;
– Articolo 44, comma 3, lett. e) del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del (CCNL) Comparto Università, del 16 ottobre 2008, che indica tra gli obblighi del dipendente quello di rispettare l’orario di lavoro, adempiere le formalità previste per la rilevazione delle presenze e non assentarsi dal lavoro senza autorizzazione;
– Protocollo di Ateneo sui criteri generali per le politiche dell’orario di lavoro che dispone che l’osservanza dell’orario di lavoro costituisce un obbligo del dipendente la cui inosservanza costituisce da parte del dipendente violazione del codice di comportamento e dei propri doveri d’ufficio.
In sostanza l’eventuale adozione dei comportamenti suggeriti dalla Sigla sindacale può comportare, secondo la gravità dell’infrazione e previo procedimento disciplinare, l’applicazione delle sanzioni disciplinari previste dalla legge e dal CCNL.
Cordiali saluti.
Il Direttore Amministrativo
Ines Fabbro
SACRIFICI CON I NOSTRI STIPENDI
Dall’anno prossimo lo stipendio dei B-C-D sarà decurtato in media del 10% se l’Amministrazione imporrà la sua posizione sul salario accessorio.
Vediamo invece chi non fa sacrifici con il suo stipendio:
Rettore
Percepisce un’indennità rettorale, che fu istituita dal Rettore Tosi quando era presidente della CRUI, e che ora ammonterebbe a: € 30.000 l’anno. Proponiamo che sia azzerata
Direttore Amministrativo
Il decreto interministeriale 23 maggio 2001 prevede dei parametri che stabiliscono il tetto della retribuzione, che per il nostro Direttore Amministrativo corrisponde, al lordo, a: € 147.523,00 (Tabellare) + € 29.504,62 (Indennità di risultato) = € 177.027,62
Viene stabilito il massimo con una dubbia valutazione dei parametri, ma si può comunque accettare anche il minimo.
Proponiamo che il Direttore Amministrativo chieda la fascia retributiva minima Del resto non fa il Direttore Amministrativo per soldi, ma perché ha accettato la sfida di risanare l’Ateneo.
Proponiamo l’azzeramento di tutte le indennità di carica previste in Ateneo e di tutti i gettoni di presenza. I soldi vengano usati per borse di studio.
Siena 16 dicembre 2010
Per la RdB/USB Università di Siena
Lorenzo Costa
UIL – Camera Sindacale Siena
Il Direttivo Provinciale della UIL di Siena nell’esaminare la mobilitazione in atto della nostra Università esprime il suo profondo rammarico per le ultime posizioni assunte.
Le recenti decisioni che il Rettore e l’Amministrazione intendono assumere nei confronti del personale sono fuori la logica della trasparenza ed equità sociale che si pensava fossero le basi di partenza di un nuovo modo di condurre la politica di risanamento.
Il recupero dei soldi che il MEF aveva detto fossero stati erogati in più passerebbero dall’interpretazione, alquanto dubbiosa, di norme specifiche inerenti il fondo del salario accessorio.
Di fatto il fondo verrebbe azzerato.
Pur consapevoli dell’enorme difficoltà a far quadrare i conti, la UIL non è disposta ad assecondare chi voglia soprassedere alle vere responsabilità e sprechi di ieri scaricando, tutto sui lavoratori.
Il direttivo della UIL crede ancora che le Istituzioni possano intervenire politicamente su queste decisioni affinché non sia poi necessario ed ineludibile il ricorso alla Magistratura.
Siena 16/12/2010
Il direttivo provinciale Uil di Siena
Siena, 15 dicembre 2010
Al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Siena
Alla Direttrice Amministrativa dell’Università degli Studi di Siena
e p.c.:
– al Procuratore della Repubblica di Siena
– S.E. la Prefetto
– Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Le O.O.S.S. scriventi, sulla base delle dichiarazioni della dott.ssa Ines Fabbro in seduta di conciliazione presso la Prefettura di Siena del giorno 14.12.2010
DIFFIDANO
l’Amministrazione dal procedere al recupero delle somme rilevate nella relazione del Ministero dell’Economia e della Finanza, prima che sia fatta chiarezza sulle effettive responsabilità legate al grave dissesto finanziario dell’Ateneo di Siena e sull’interpretazione dell’art. 40 comma terzo quinquies della L. 165/2000 così come modificato dalla L. 150/2009 per quanto attiene alla retroattività sul recupero delle somme nell’ambito della sessione negoziale successiva.
Il personale non può pagare per le irregolarità delle precedenti amministrazioni.
Cisal Università
Cisl Università
Confsal Snals Università/Cisapuni
RdB USB
UIL RUA
UGL
Sull’argomento è intervenuto anche il Segretario Generale Flc-Cgil Domenico Pantaleo. La sua lettera.
E giuro che non sono io che porto male:
Ai Docenti
Al Personale Tecnico ed Amministrativo
Ai Rappresentanti degli Studenti
Informo che nella giornata di oggi l’Agenzia delle Entrate, nell’ambito degli accertamenti già in corso, ha notificato all’Ateneo sanzioni per circa 1 milione di Euro. Il provvedimento è conseguente a irregolarità e omissioni purtroppo riscontrate nelle dichiarazioni relative ai modelli 770 per l’anno 2004.
L’Amministrazione sta provvedendo alle verifiche e agli atti opportuni.
Il Rettore
Prof. Angelo Riccaboni
Guarda caso gli annunci di pesanti sanzioni arrivano sempre un giorno o due prima di incontri di contrattazione sindacali molto importanti… Nuovi “padroni” vecchie abitudini…
Aridaje! Un altro milioncino tosiano! Propongo di recuperarlo decurtando lo stipendio delle donne delle pulizie.
“L’obbedienza non è più una virtù”, bene don Milani, uno dei preti più nobili del Paese. Fare come lui. Sui sacrifici chissà come la pensano quelli della cricca delle strenne natalizie, la premiata ditta Piccinni e C. Il loro amico e finanziatore Mussari ABI – un altro ex comunista ora liberal a suon di miliardi – dice a noi di fare sacrifici. Neppure Berlusconi o il fascista La Russa lo dicono…
…una domanda …ma il Segretario Generale dei Lavoratori della conoscenza (CGIL) sta forse sconfessando la CGIL universitaria senese? Che inizi ad aprire gli occhi?
Mi fate capire?
1 – ma prima di fare ‘sto regalo di Natale al personale, non si dovevano prima tagliare i rami periferici dell’università e risparmiare quei 10-15 milioni?
2 – com’è finita la storia dei verbali dei consigli? Ma non vanno comunque affissi all’albo come per comuni e provincie?
Nel nostro Ateneo siamo giunti ormai all’indecenza più intollerabile!
Gli studenti – almeno una parte, slegata da interessi terzi – sono a fianco dei lavoratori: non ha senso che l’amministrazione faccia pagare ancora una volta ai settori più deboli il prezzo di un dissesto provocato dai soliti “allegri baroni” (docenti e non).
Siamo pronti ad appoggiare qualunque iniziativa di pressione sull’Amministrazione, fin da oggi!
@ Cisal Università
Cisl Università
Confsal Snals Università/Cisapuni
RdB USB
UIL RUA
UGL
“Il personale non può pagare per le irregolarità delle precedenti amministrazioni.”
Faccio presente ai rappresentanti delle sigle riportate che io sto pagando da dieci anni le “irregolarità delle precedenti amministrazioni”… nel caso fosse loro sfuggito!
“Irregolarità delle precedenti amministrazioni” è una dizione che suona offensiva per chiunque ha creduto nella ricerca e nella didattica ed è vittima sepolta sotto le macerie di un ateneo saccheggiato fino a divenir emblema di corruzione e fallimento.
La dimensione della devastazione non sarà misurata esattamente se si continuerà a trattare solo cifre brutalmente economiche senza verificare e valutare posti e soldi sottratti ai meritevoli e concessi a parenti ed amici e senza identificare i colpevoli.
Non è rispettabile, sostenibile e credibile come alta scuola di ricerca e formazione un ateneo omertoso ed infingardo al punto di non voler cercare il maltolto e i malviventi e neppur riconoscere lo schifo che ci ha travolti, ma, in perversa continuità e complicità tra vecchie e nuove gestioni, capace solo di inveire contro coloro che chiedono sia fatta piena luce come tra persone civili prima che autorevoli accademici è d’obbligo pena l’inagibilità della intera struttura.
@ DAS: «Siamo pronti ad appoggiare qualunque iniziativa di pressione sull’Amministrazione, fin da oggi!»
…allora quei malfattori incalliti e imputriditi, definiti “allegri baroni (e non)” sono assolti d’ufficio? Non hanno commesso il fatto? O il fatto non costituisce reato? …Le pressioni fatele ma per chiedere Giustizia e perché il maltolto venga restituito con gli interessi!!!
Così risaniamo il bilancio e guardiamo finalmente in faccia i malviventi… se proprio non ce ne possiamo liberare mettendoli alla porta!
Da apprezzare quanto detto dal sig. Nick: mettere alla porta i baroni e troncare il loro legame politico con la ‘mafia’ della pubblica amm.ne. Occorre porsi nello spirito di “occhio per occhio, ecc.”. Pronti anche al combattimento a mani nude! Come direbbe il personaggio de “L’educazione sentimentale” di Flaubert: al diavolo i valori borghesi… Valori umani, ci vogliono. Qui son tutti dei marci Sènècal, repubblicani-reazionari e retrogradi…
The Bardo
Pizzichi stimolanti per un augurabile risveglio.
«Più uno stato è corrotto e più fa leggi.» Tacito
«È la stupidità piuttosto che il coraggio che ti fa negare il pericolo anche quando lo hai davanti.» Arthur Conan Doyle
«Il coraggio è la prima delle qualità umane perché è quella che garantisce le altre.» Winston Churchill
«Il principale compito dell’uomo nella vita è dare alla luce se stesso.» Erich Fromm
«Coloro che rendono impossibile una rivoluzione pacifica rendono inevitabile una rivoluzione violenta.» John F. Kennedy
«Vivono soltanto coloro che lottano.» Victor Hugo
Bello Hugo!!! A corollario, dato che lo si cita e visto che sto leggendo “La Valle della Paura” di Doyle, citerò proprio Doyle… lo fa dire, in un racconto, a Holmes: «Non c’è nulla che meriti al mondo se non far funzionare il cervello.»
Ci vorrà un ordine razionale, senza i nostrani parassiti…
Mamma che casino…
Ho un solo commento… se qualcuno ha preso soldi in più è giusto che li restituisca… ma si devono rifare i calcoli per capire… non si può togliere a tutti quando si è dato solo a qualcuno…
Aggiungo che se procederà il “federalismo” ai dipartimenti i segretari amministrativi si ritroveranno con responsabilità in più senza corrispettivo…
Dopo vari giorni di attesa aspettando di vedere se oltre che agli amministrativi i sacrifici venissero chiesti anche ad altre categorie, la notte scorsa ho sognato che la neo-DA s’era autodecurtata lo stipendio del 20%, devolvendo il risparmio alle casse dell’ateneo.
La peperonata a cena fa scherzi buffi!
Quelli del convento di San Giacomo si stanno chiedendo come mai gli amministrrativi protestino per il taglio dei loro stipendi invece di passare alle vie di fatto, buttandola giù dal palazzo e recuperando così 200.000 euro l’anno.
200.000 diviso 1000 fa 200 a caput: coi tempi che corrono non ci si può sputare sopra! È una spesa settimanale alla Coop per un’intera famiglia.
O hanno paura che senza un DA da 200.000 euro l’anno le cose possano andar peggio di come vanno? Al convento di San Giacomo non ci possono credere!
Sono convinti che per tenere i conti in ordine basti e avanzi un bravo barbiere da 1200 euro mensili.
Penso che possiamo stare tranquilli: se pur avendo cambiato il mondo non se li caga nessuno vuol dire che il fondo non lo abbiamo ancora toccato. Che bellezza!
Le sanzioni dell’Agenzia delle Entrate… ovvero … (€ 1.500.000 + € 1.000.000) = € 2.500.000
Ci risiamo con nuove sanzioni dell’Agenzia delle Entrate, preannunciate venerdì dal Rettore Riccaboni per “irregolarità e omissioni purtroppo riscontrate nelle dichiarazioni relative ai modelli 770 per l’anno 2004”…
Alcune considerazioni…
I precedenti accertamenti (€ 1.500.000) derivano per la gran parte da “ritardati pagamenti” (anche per 1 solo giorno di ritardo si paga la sanzione del 30% secco sull’IRPEF da versare): se qualcuno si prendesse la briga di verificare la consistenza di cassa alla data della scadenza del versamento riscontrerebbe (e di questo ne sono ragionevolmente certo) che mancavano i soldi per poterlo effettuare. Scommetto che il versamento è stato effettuato non appena ricostituita la cassa.
Ne deriverebbero due considerazioni, per me, fondamentali:
– non vi è responsabilità degli uffici (come invece vorrebbero far credere Tosi e Focardi in interviste sulla stampa a suo tempo rilasciate);
– i rettori e i direttori amministrativi non potevano non essere a conoscenza del dissesto (e siamo nel 2004-2005)…
Nonostante quanto dichiarato dal Rettore venerdì scorso, l’entità della sanzione di questi giorni sembra far pensare a qualcosa di analogo… prometto comunque di tenervi aggiornati sulla situazione…
Otto der Kommissar und seine Freunde
… da “fratello illuminato – il blog” (http://shamael.noblogs.org/) …
Ai tempi della Repubblica li buttavano giù – dicono i dotti – dalle finestre di piazza del Campo così risparmiavano i soldi e il tempo del processo!
Una delle figure senesi più eclatanti è Burbicone o Barbicone che nella seconda metà del Trecento rovesciò i Noveschi tiranni che tanto esaltano i vari apologisti (le dotte Piccinni ecc.). Barbicone era un salariato popolare delle Coste del Bruco, lavorava la lana e la seta.
Ora a Siena oltre ai dotti – ehm…- finanziati al Monte ci sono altri giullari e marionette… C’è il comico vignettista Filù – accanto ai pisciatoi della Costarella – oppure le artiste dall’occhio strabico che ci dilettano con un teatro becero e straprovinciale…
Ma la notizia di oggi è che si obnubileranno le Facoltà aretine ecc. Io ci piango, ma per motivi puramente biografici.
Dimenticavo però i dirigenti del Comune, laureati e incompetenti ma protetti dal “Gotha” politico… dal Pd, che ha consegnato il consiglio comunale all’ex(?) fascista Manganelli, un amico di La Russa e Gasparri… Ci vuole solo Calogero e l’olio di ricino… Ma non temete verrà il cattolico rosso Vendola a vendicare tutti…
&&&&&&&&&&&&&&& Ma lasciamo per ora l’artista dall’occhio strabico che fu col Mimo al soldo delle “rosse” amm.ni e lasciamo per ora i carboni dell’università che bruciano, oh come bruciano… Segnalo ai lettori di firmare l’appello pro-Wikileaks. Ma gli Usa che fanno? Son peggio della Cina sui diritti umani?? Ai lettori consiglio anche “Ectoplasma Mussolini” del blog di Grillo. Ogni tanto intermezziamo, oibò… Ma non col Vespa et similia…
bardus
Ma fino a ieri su questo blog si sosteneva che i dipendenti tecnici e amm. fossero la vera rovina dell’ateneo, che fossero i docenti ad essere di supporto a loro, che andassero cacciati, tagliati, eliminati e ora vi ritrovo paladini del personale e dei sindacati ‘buoni’, però
Al Santa Maria della Scala, il regno assoluto della Campioni e del sultano Toti, Ceccuzzi si è presentato come futuro sindaco di Siena.
…In principio era il Logos… cioè il Pallium… “Prima di tutto viene il palio nel mio programma”, ha detto. “Chi attacca il palio attacca Siena”. Quindi e de che parlate der buco…??? In hoc signum vinces… Conoscendo il popolino Ceccuzzi ha assicurato il suo avvenire. A Siena basta parlare di palio e fai carriera: vedi Cenni, Piccini…
Se Ceccuzzi fosse stato ad Arezzo avrebbe detto che prima di tutto viene la Giostra del Saracino… poi ci son le giostre di Simone (Montisi), della Quintana, il palio d’Asti e di Ferrara…
P.S. “Bella e meravigliosa” era il tema. Fa da contorno a quanto disse lo sgrammaticato Toti: “E’ un privilegio vivere a Siena”. Specie se si fa il sultano al santa Maria della Scala o il boss degli architetti del comune…