Il problema delle risorse va affrontato in modo serio e rigoroso occorre trasparenza dei bilanci e razionalizzazione delle spese. Non si può continuare a far pagare agli studenti iniziative che nulla hanno a che fare con la missione dell’università ed allo stesso tempo la necessità di reperire fondi non può finire per trasformare il nostro ateneo di grande tradizione in un diplomificio. Noi studenti ci siamo opposti duramente ma senza essere ascoltati alle convenzioni assunte dalla facoltà di Scienze Politiche che hanno finito per squalificare l’immagine di tutta l’università. È vero che le risorse sono poche ma spesso vengono utilizzate male. Vogliamo essere chiari: meno marketing e più servizi agli studenti non dovrà essere uno slogan ma un imperativo. Non si può tollerare la situazione di sofferenza delle segreterie studenti mentre si assumono con procedure discutibili giornalisti e veline. Per la selezione del personale tecnico-amministrativo chiediamo criteri meritocratici e procedure trasparenti.
(da: Intervento studenti inaugurazione 765° Anno Accademico 2005-2006)
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Ringrazio l’autore del blog per la pubblicazione di un documento studentesco così importante che condivido pienamente anche se, a mio modesto parere, è fin troppo morbido sopratutto nella “denuncia” di un caro affitto che noi studenti fuori sede siamo costretti a pagare, spesso in nero, per poter usufruire di una formazione universitaria qualificante e preparatoria per il mondo del lavoro che appare sempre più valida nella forma che nella sostanza.
L’intervento dello studente all’inaugurazione dell’Anno Accademico è stato concordato con i rappresentanti eletti nei vari organinismi universitari. Più duro di così non poteva essere. Il caro affitto, spesso in nero, sollevato da Filippo è un problema serio che qualcuno dovrà affrontare una volta per tutte. I problemi degli studenti sono, però, strettamente collegati alla quantità di risorse ad essi destinate. Se i fondi si sperperano in giornalisti e veline, come dice Turriziani, per risolvere i nostri problemi dovremmo fare ricorso ai veri giornalisti e alle vere veline: quelli di “Striscia la notizia”. Proprio così: perché non chiamiamo il Gabibbo?
Condivido i commenti di Filippo e Gino Greco, ma l’intervento all’inaugurazione dell’A.A. letto dal rappresentante degli studenti ha toccato temi molto gravi che interessano l’intera Università di Siena, principalmente i suoi studenti. Basta pensare alle condizioni in cui versano le Segreterie di Via Sallustio Bandini e la fila che gli studenti sono costretti a fare appollaiati come tanti piccioni sulla scala di ferro. Turriziani dice meno marketing e più servizi agli studenti; quindi meno sprechi nell’immagine. A proposito quanto è costata la chiusura in legno e vetro dei portici del cortile del Rettorato e, soprattutto, quanto è costata la sua rimozione e perché è stata ora rimossa?