Gaetano Quagliariello. «Sprechi insopportabili, governance che non funziona, mancato controllo dei bilanci: ecco perché la crisi dell’Università di Siena è l’emblema delle difficoltà del sistema universitario italiano. Ho rassicurato tutti sull’impegno del governo e della maggioranza teso ad evitare ogni speculazione politica sulla situazione dell’Università. Anzi, vogliamo collaborare con la città e le sue istituzioni affinché l’ateneo riesca ad attuare il piano di risanamento grazie al quale potrà uscire dalla crisi, essere più forte di prima e diventare, così, un esempio per tutte le università italiane. Deve andare in porto la dismissione degli immobili e poi andrà acceso un mutuo. L’importante, però, è cambiare registro e non superare la soglia del 15 per cento dell’indebitamento. Ma su questo abbiamo ricevuto importanti rassicurazioni dal rettore. Siena deve anzitutto capire che esiste anche un’altra classe dirigente. Poi sarebbe impensabile credere che il Monte dei Paschi non risentirà della crisi internazionale. L’importante è riuscire a garantire la tranquillità e la sicurezza, nonché la solidità di fondo della Banca, alle quali la città è da sempre abituata. Per questo bisogna rendersi conto che il Monte non è più quel bancomat continuo che qualcuno ha creduto potesse essere in eterno.»
Filed under: Commissariarla per salvarla | 17 Comments »