A Firenze come a Siena gli stessi che hanno prodotto lo sfacelo si presentano come i paladini del risanamento dell’ateneo

Pubblichiamo una parte dell’articolo (Bilanci “creativi”) di Lucia Lazzerini da: ateneopulito.

Lucia Lazzerini (…) Il Nucleo di valutazione dell’Università di Firenze, commentando la relazione del Rettore Marinelli che indica una serie di azioni volte al risanamento delle finanze d’Ateneo, osserva che “andrebbe, forse con carattere prioritario, aggiunto il miglioramento degli standard della didattica svolta in Ateneo”.
Migliorare gli standard della didattica? Sembra di leggere il libro dei sogni. Da quando è partita la scellerata autonomia, la maggior parte delle facoltà è caduta nelle mani di presidi spesso mediocri come docenti e come studiosi ma eccellenti come intrallazzatori: presidi-autocrati che hanno favorito la crescita inconsulta di settori poveri di studenti e zeppi di professori, deprimendo volutamente, per contro, settori affollati di studenti ma privi di adeguata copertura didattica. Con la conseguenza di gonfiare a dismisura la spesa per la retribuzione di personale superfluo mentre il carico didattico nei settori svantaggiati si faceva insostenibile. Chi risponde di questi demenziali squilibri che hanno effetto devastante sui nostri atenei? Ovviamente nessuno.

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