Proprio non ricordavo quel mio breve articolo del 5 aprile 2008: “La Corte dei conti fa pagare il danno erariale causato da scelte illogiche e irrazionali nelle università”. E così, ieri, quando ho saputo (e lo leggo oggi su “La Nazione”) che la Corte dei Conti (Sezione giurisdizionale regionale per l’Emilia-Romagna) aveva condannato, nel 2007, la Dott.ssa Ines Fabbro per un illecito amministrativo-contabile, sono rimasto sorpreso. Ma il massimo della sorpresa è stato leggere su google i risultati di una veloce ricerca che, al secondo posto, indicano il link a “il senso della misura” e alla sentenza, da me inserita nell’aprile 2008, quando non sapevo neppure dell’esistenza della Dott.ssa Fabbro. Ho pensato subito a Leonardo Sciascia che diceva «quando la memoria si fa, come l’occhio, presbite; quando va alle cose lontane e svanisce sulle vicine…».
Come si vede, il caso Fabbro-Riccaboni si complica sempre di più. A questo punto ritengo che il rettore uscente, Silvano Focardi, non possa in alcun modo firmare il decreto di nomina del Direttore Amministrativo per diversi motivi. Salvo che non sia un masochista!
1) Ormai è chiaro a tutti che il concorso è stato una farsa.
2) Il nome della Fabbro è stato fatto prima ancora che si decidesse di bandire il concorso.
3) C’erano 49 candidati – anche altri direttori amministrativi e dirigenti ancora in servizio – ma la Commissione ha scelto la Fabbro.
4) Probabilmente il profilo professionale della prescelta non era noto alla Commissione.
5) La Fabbro ha subìto una condanna per un illecito amministrativo-contabile nell’esercizio delle sue funzioni di direttore amministrativo dell’Università di Bologna e non per un’infrazione stradale.
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Che piaccia o no, dobbiamo tutti riconoscere che è sempre questo Blog che fa luce anche quando sembra di vederci bene.
Commissario subito:
non c’è più da fidarsi di nessuno: Rettore entrante, DA in pectore, Magistratura (tanto fumo e poco arrosto), stampa schierata e chi ne ha più ne metta… per un po’ sotto il giogo del “padrone” perché si impari la lezione…
Commissario subito
Commissario subito
Commissario subito
Sulla Fabbro ok… siamo d’accordo… ma Riccaboni?? Che ha fatto di male?
«Capacità, esperienza, credibilità e tanta autorevolezza sono le doti che si richiedono al nuovo manager dell’ateneo senese e dalle quali non si potrà prescindere nel criterio di selezione. Ci vuole un curriculum di grande spessore e una personalità spiccata. Lo diciamo da giorni che Ines Fabbro, già direttore amministrativo dell’università di Bologna e riconosciuta come una delle figure più autorevoli in questo campo, rappresenta la soluzione ideale. La sua carriera parla chiaro e sembra garantire tutto ciò di cui la nostra università ha bisogno.» Gaia Tancredi (Corriere di Siena del 31 agosto)
Quante chiacchiere e menzogne. Aspettiamo domani a vedere cosa scrive il Corriere di Siena. Ma è possibile leggere il curriculum di questa signora? È introvabile.
@ Fourier: «Sulla Fabbro ok… siamo d’accordo… ma Riccaboni?? Che ha fatto di male?»
Potrei semplicemente dire: ha scelto la Fabbro. Ma, invece, vorrei che tu riflettessi sul ruolo che Riccaboni, consapevolmente o inconsapevolmente oppure obtorto collo, sta svolgendo in tutta questa vicenda. Il Bisi sta cercando di santificare Piero Tosi, che ha preso una condanna di 9 mesi in 1° grado. Il problema grosso sono le responsabilità per la voragine che ha provocato in questo ateneo. Le indagini non sono ancora concluse ed avere il pieno controllo della macchina amministrativa è fondamentale per coprire altre e più grosse responsabilità. Riccaboni e la Fabbro sono funzionali in tutto questo. Senza i voti del Tosi, Riccaboni non avrebbe mai vinto. Diccelo tu Fourier: “che ha fatto di male Riccaboni?” È semplicemente ostaggio di questo gruppo; è lui che deve scegliere e se non lo fa alla svelta rischia di non diventare mai rettore.
@ Fourier: «ma Riccaboni?? Che ha fatto di male?»
Intanto ha taroccato il concorso di cui la Fabbro è risultata vincitrice (ahahahahaha), Fabbro con la quale tramesta almeno dal 2003, prendendo per il culo 48 dirigenti dello Stato ancora in servizio e dimostrando ancora una volta – se ce ne fosse bisogno – che come valutatore (presidente della commissione) fa abbastanza schifino, lui e i suoi due amici. Il tutto con il concorso del buon Bisi che si è guardato bene oggi dal fare anche un accenno alla faccenda (la notizia infatti è data dalla Nazione e non dal Cazz… Corriere). Il curriculum della “lady di ferro”, secondo l’espressione più volte usata e che a me personalmente fa vomitare, era effettivamente massiccio e inattaccabile, proprio. E il bello è che la notizia, come dice Giovanni, è stata davanti al naso di tutti (Bisi e Riccaboni inclusi) per più di due anni con tanto di pdf della sentenza.
“Principio sì giolivo al ben conduce” secondo l’espr
Qui qualcuno non ha capito che se ci commissariano, ci chiudono.
@ Fourier (della trasformata, amico dei sinusoidi e non solo): «Ma Riccaboni che ha fatto di male?»
E di bene?
Di bene niente. E di male?
@ Bialetti: «Qui qualcuno non ha capito che se ci commissariano, ci chiudono.»
…ci risanano chiudendo San Giovanni Val d’Arno, Colle di Val d’Elsa, Follonica, Grosseto, Arezzo!
Ben venga la chiusura delle sedi distaccate!!! Ma secondo me non è abbastanza… chi ci lavora ora lo devi ricollocare…
…ho scritto “sedi” e non fucilazioni o decimazioni!
Ho capito… ma chi lavora nelle sedi distaccate dove lo metti?
Qui non si parla di poche decine di persone che potrebbero migrare verso altri enti pubblici… qui parliamo davvero di tanta gente.
Guasti e rimedi nell’attuale accademia. Nota 1.
Il rischio di un blog – ma non di questo – è la dispersione delle attenzioni e delle energie in purtroppo inevitabili rincorrersi di notizie di cronaca e commenti di lettori. Se poi si tratta d’università la complessità dell’argomento pone gestori e interlocutori in una condizione assai delicata e difficile. Non a caso si definisce a ragione questa istituzione con la non inutile e molto esplicativa dizione “degli Studi” là dove maiuscola indica che trattasi di alti studi…
Se questo è l’oggetto esplicitamente dichiarato come emerge dal sottotitolo del blog che mira a rinnovamento dell’ateneo senese… “e non solo” possiamo ben comprendere la drammaticità di una sfida che va oltre la semplice informazione per quella voragine in cui proprio la nostra sede è sprofondata con responsabilità ancora in via di accertamento e provvedimenti finora parziali di natura esclusivamente finanziaria insufficienti per sciogliere il nodo delle spese strutturali.
Il fatto poi che la modernità abbia introdotto, non solo come esercizio semantico ed etichetta, termini e logiche “aziendali” nelle università, negli ospedali ed in luoghi dove evidentemente, triste è doverlo ricordare e reclamare, il fine naturale dell’istituzione non è il profitto, ma qualcosa che nemmeno andrebbe paragonato ai pur legittimi interessi di chi si mette sul mercato per fare soldi ha distorto non solo rapporti ma pur i peculiari meccanismi dell’intero sistema.
Qui concludo la necessaria premessa al tema. CL
Mi sembra che quella che qualche furbone chiama la “deprecabile logica degli esposti” abbia dato un altro risultato sorprendente.
Non voglio entrare nel merito della Dott. Fabbro che non conosco e posso pensare sia una degnissima persona, ma mi chiedo se nel curriculum ci fosse questo “piccolo” incidente. Perché se non ci fosse, oltre ad essere piuttosto grave come omissione, il concorso sarebbe ancora più una farsa, perché questa “macchia” avrebbe potuto favorire altri candidati di pari o simili requisiti ma “immacolati”.
Solo per provocazione vi chiedo poi se Fourier possa essere uno pseudonimo di Riccaboni. Questa difesa ad oltranza, pur a fronte di una serie di notizie negative e di comportamenti e legami un po’ ambigui, appare alquanto esagerata.
Vi ricordo poi che la richiesta di commissariamento, ancora una volta fatta dalla Lega, era purtroppo anche per me la strada da percorrere senza indugi, auspicando solo un commissario capace e magari del territorio senese; abbiamo perso altri mesi preziosi e inquinato ancora di più l’ambiente universitario.
Complimenti a tutti, belli e brutti, servi e dame.
Sinceramente non volevo più intervenire nel blog, perchè, pur apprezzando il suo grande lavoro e i suoi grandi risultati, avevo auspicato la costituzione di un gruppo, un’associazione o qualsiasi altra cosa che consentisse un’esposizione fisica e personale di tutte le persone veramente interessate al problema Università. Capisco i timori e le cautele ad apparire in una città come la nostra, ma penso sia l’ora che la gente tiri fuori gli attributi, perchè le forme anonime rischiano di non poter garantire quei meccanismi necessari ad un vero cambiamento.
Rinnuovo quindi l’invito al Prof. Grasso ad indire un “assemblea costituente” di un’associazione dedicata al “sostegno”, al “controllo” (o altre finalità) dell’Università di Siena. Il momento non è più rinviabile visto che, come dice giustamente rodolfo, si è già perso troppo tempo e si sono ancora complicate le cose. Penso che anche i dipendenti sarebbero felici di avere un contenitore serio a cui riferirsi per portare avanti le loro giuste istanze e le loro proposte per uscire da questa grave crisi.
Per quanto mi riguarda metto fin da ora a disposizione la mia (grande) volontà e le mie (modeste) conoscenze.
… giusto, Rodolfo.
Il quadro non è completo perché al mosaico mancano pezzi di valore decisivo.
Sottoscrivo là dove concludi: “… abbiamo perso altri mesi preziosi e inquinato ancora di più l’ambiente universitario.”
Grazie a chi ammette senza ambigui giri di parole che ormai il re è ignudo.
No, sono Riccaboni, te lo assicuro.
Comunque, se leggi poco sopra ho già detto che ho anche io dei dubbi sulla Fabbro. Ma su Riccaboni no. O meglio, a mio parere la sua elezione è legittima, visto che come si è appurato i sindaci supplenti non percepiscono compenso.
Poi magari non era il mio candidato preferito… ma questo è un altro discorso.
Mi permetto di dare qualche consiglio, per superare la grave crisi di credibilità e di fiducia che la nostra amata università sta attraversando.
Propongo le seguenti persone nella futura squadra del prossimo magnifico:
Direttore Amministrativo: Diodato Angelaccio.
Responsabile segreteria Rettore: Chiara Roscino
Responsabile ufficio personale: Sabrina Ponzi (donna dell’Angelaccio così fanno tutto in famiglia)
Relazioni esterne: Marco Iacoboni
Ufficio stampa Ateneo: Stefano Bisi.
Revisore dei conti: Piero Tosi
Aspetto vostri consigli, e suggerimenti, e critiche!!!
Io in ragioneria ci metterei il gatto di fontebranda. È preparatissimo!
…mi domando cosa ci sia di “legittimo” in questo ateneo, se non lo “scazzo” di chi ha subito e continua a subire abusi, malversazioni e nefandezze varie senza riuscire a “vedere la luce” e nella prospettiva di non poter neanche più percepire il misero stipendio “grazie” a chi ha rubato tutto quel che si poteva rubare.
È sconsolante constatare che ci sia ancora qualcuno che riesce a scorgere “tracce” di regolarità in un sistema che ha già ampiamente dimostrato tutto il peggio di sé stesso e sembra non riesca proprio a fare diversamente, come dimostrano la recente elezione del rettore e la ancor più recente designazione del direttore amministrativo.
A mio avviso, le procedure “regolari”, passano inosservate ai più e non vanno a finire nei giornali o in Procura! A meno che qualcuno non sospetti che ci siano dei “cospiratori” che operano nell’ombra… (e per che fare? Per “distruggere” questa università???)
L’unica regola, in questo ateneo, che io posso trarre dalla mia esperienza e storia personali è “l’irregolarità fatta sistema e norma di vita, dietro il paravento dell’autonomia”…
Ma a questo punto, sembra ci abbiano fatto il callo tutti perché chi può parlare tranquillamente di “regolarità” riferendosi all’università di Siena o non la conosce o fa finta di non vedere e non sapere… e tutto sommato non è neanche questo il vero male; il vero male è che in questo paese, in questa città, in questo ateneo, alla faccia dei garantisti a tutti i costi, sembra non servano più nemmeno le condanne a liberarci dal marcio!…
E magari è per questo che “distratti” da un rettore che va e uno che viene, un direttore amministrativo che va e uno che viene, tutti sembrano aver rinunciato a chiedere le uniche due cose che veramente contino e che ci sono state sottratte: Giustizia e Legalità.
Ma avete letto… cosa ha fatto scrivere Risi e Bisi in quel fogliaccio del Corriere di Siena sulla vicenda della Sora Inesse ?
Mi viene da ridere alla sola lettura per non dire da vomitare, nella deprecabile vicenda Miccolis si andavano a contestare anche i cavilli, mentre nel caso attuale solo un mero errore tecnico. Se è vero che chi ben inizia è a metà dell’opera in questo caso dove siamo andati a finire… nella Tressa ?
Ma dove sono le forze migliori di questa città, non posso credere che i senesi discendenti dell’impavido Barbicone possono stare sempre a guardare la sozzura/lerciume che si va accatastando in ogni luogo… o siamo come ci definiscono altrove dal 1472 strozzini??
Ma che fine ha fatto il terzo candidato (Vicino) parlava di un soggetto politico che doveva fare da controllore sull’operato dell’università, quale migliore occasione gli si può presentare per il battesimo del fuoco. Un rettoricchio di prossima nomina che sbaglia ad ogni piè sospinto (basta ricordare quello che è accaduto alla fine di luglio…) poi l’attuale vicenda e chissà quante ne seguiranno.
Sembra pacifico che sia sotto schiaffo e condizionato dai suoi santi che lo hanno portato fin qui. Tanto per citare due nomi Tosi dal versante accademico e Bisi dal versante mediatico-massone.
… se Siena piange l’Italia non ride:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/23/allarme/63808/
… e se si vuol sapere e capire in quali mani è ora l’università italiana si legga:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/23/stiamo-facendo-guerra-alla-pace/63927/
Cosimo Loré scrive:
23 settembre 2010 alle 17:23
… e se si vuol sapere e capire in quali mani è ora l’università italiana si legga:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/23/stiamo-facendo-guerra-alla-pace/63927/
……………………….
…del resto che si può fare oramai all’università, se non corsi di sopravvivenza e accampamenti paramilitari? Comunque attenzione alle vostre teste, un’altra tegola è in arrivo:
Supplente il Boldrini!
Università: la prassi è guasta e la norma non rimedia. Nota 2.
Se si vuole entrare nel vivo (si fa per dire) del nuovo ordinamento accademico giunto oramai a fine travaglio si deve leggere, riflettere in una sola parola studiare ogni atto e fatto che velocemente transita sulla scena della nostra contemporaneità. Proprio in queste ore alcuni organi d’informazione segnalano e denunciano comportamenti di magnifici che cancellano qualsiasi traccia di decoro nella residuale credibilità dispersa in troppo numerose e costose e talvolta non eccellenti succursali distaccate quasi sotto ogni italico campanile.
“Con chi stanno i singoli Rettori? In diversi Atenei i Rettori hanno espresso critiche anche pesanti al DdL. Non è tollerabile che un Rettore abbia due ‘versioni’: nel proprio Ateneo critica il DdL e nella CRUI invece l’accetta totalmente; vanno chieste le dimissioni di tutti quei Rettori che non si dissociano esplicitamente e pubblicamente dalle posizioni espresse dalla CRUI.”
Conferenza stampa e comunicato CRUI alla pagina … http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato
Se questi sono i rettori del XXI secolo non c’è più speranza di salvezza per la principale istituzione pubblica!
Sul pessimo persistente razzolare rettorale a livello di truffe concorsuali risulta illuminante una testimonianza.
“Come forse già sa, i concorsi si stanno svolgendo con i vecchi vizi… niente scalfisce questa casta di Baroni.
Le segnalo questo sito che sta cercando di fare una petizione per annullare i concorsi svolti in piena inadempienza dell’articolo 51: http://www.associazionericerca.it/testo_petizione Spero che la stampa dia risalto a questa petizione che ovviamente gira solo tra gli “sfigati”. Ovviamente ci sono dei concorsi di cui conosco bene i concorrenti ed i vincitori e Le confesso che un pugno nello stomaco farebbe meno male; Le sembra normale che con 60 sparuti lavori (la cui maggior parte in comune con uno dei commissari, dove l’articolo 51?) e una fantomatica attività clinica si possa diventare ordinario? Le sembra logico che il “famoso Luminare” Penta de Peppa, che non svolge alcuna attività clinica, si sieda in cattedra e giudichi chi ha 180 lavori, lui che ne ha appena 32! Tutto continua… Poi mi parlano di malasanità; ma lo sanno che uno che va in cattedra, va anche in sala operatoria o pensa di curare la gente o di insegnare la medicina ai medici di domani? Questo è uno dei punti di partenza della malasanità. E ciò accade al Sud come al Nord… infatti il teatro di quest’ultimo scempio è Padova. Le chiedo, se può, di dare il suo contributo alla petizione. Penso che ai suddetti concorsi si partirà con una denuncia. Maria De Feo”
Su analogo malaffare sempre valido per consultazioni appropriate rimane l’Osservatorio Romano (non l’Osservatore Romano…) http://www.datatime.eu/concorsopoli/concorsopoli.htm curato dal Prof. Tommaso Gastaldi a sua volta testimone di una volgare manfrina concorsuale cui si contrappose con coraggio e correttezza un professore ordinario dell’ateneo senese (Lorenzo Fattorini): http://smart.tin.it/isegreti/CAM70%20-%20Tommaso%20Gastaldi.htm e http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1636
È possibile vedere tutti i commenti a questo articolo qui:
https://ilsensodellamisura.com/2010/09/ormai-e-certo-tutti-a-casa/#comments
Circola voce di un sequestro atti Ines…
No davvero… delle volte vedo delle assurdità. Secondo voi è normale pubblicare dopo il termine ultimo per la presentazione delle domande, i criteri che verranno usati per la valutazioni del curriculum in un concorso per titoli???
Cioè… le domande possono essere presentate entro il 23 agosto, e la commissione si riunisce la prima volta per stabilire i criteri di valutazione il 25 agosto???
Ditemi che non sembra perfettamente assurdo solo a me!!!!
http://www.unisi.it/v0/minisito.html?fld=5165
Mi sembra che la mia opinione sulla opportunità, validità, necessità degli esposti sia condivisa da una magistratura senese, finalmente credibile e attiva.
La cosa che invece mi fa inc…are è il comportamento del Corriere di Siena, ben testimone della qualità dell’informazione a Siena, e ben significativo dei principi ispiratori della lobby di potere che governa la Città. Il povero Miccolis, individuato come nemico non poteva gettare una sigaretta in terra che veniva additato come bandito; la sig. Fabbro, forse già amica da proteggere, potrebbe per assurdo fuggire con la cassa dell’Università ma sarebbe un peccatuccio veniale. Ecco questo è l’atteggiamento di questi signori, la loro etica, la loro equità, la loro imparzialità. Altro che questione morale.
Tutti a casa !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ZOOM ha chiarito i rapporti proprietari: Bisi è in sostanza (giudizio politico) portavoce ufficiale della massoneria e del MPS, informale del PD: che volete di più?
Il Gazzettino, altra voce informale del Pd, è stampato dall’Alsaba in amministrazione controllata con dipendenti senza stipendio! Sistema Siena a tutto… regime?
Siena e gli Ideologi universitari, i falsi impegnati, dimostra come può sopravvivere a se stessa il mostruoso regime di stampo hitleriano-brezneviano: gli elementi ci son tutti: persino il “sangue e la terra”, nell’onorata Tradizione. Quella che fa comodo ai gerarchi. Atti indegni, occupazione di tutto e soldi a gogò nelle tasche dei gerarchi ex pci e ex dc e dei loro mafiosi amici. Occorre combattere come a Beirut assediata, sgombrare tutti questi maiali. Senza offesa pel porco amico.
il bardo
P.S. Mi risulta – mi informano – che i megafoni del regime siano Boldrini, Bisi, Mattioli… altri ora bucano il video a Firenze. Ma occhio anche a neofascisti ex pci ora nelle liste civiche… et altrove, nelle trame criminali del potere, ora come allora. E Prodi benedice.
Laura sta apprendendo rapidamente!
Il passaggio migliore è del Bardo: “senza offesa pel porco amico”.
Un foglio senese ha parlato del “Cina”, ora stracontradaiolo e boss del PD. Sarà stato come quel “Cinese” CGIL poi sceriffo in una città emiliana che non meritava certo quel ceffo. Come Siena non merita il “Cina” e gli altri gaglioffi che son passati dalle br ecc. ai partiti della finta opposizione a Silvio. Ora gli atti univ. volano in Procura e speriamo procurino nocumento a chi ha fatto danni al Sapere et altrove. Mi figuro, talvolta, questi accademici dal silenzio assordante, o gente come il prof. “Cina”, come Unrat, del famoso romanzo “L’angelo azzurro” di H. Mann -fratello del piu’ famoso e bigotto Thomas Mann-. Ma “Sporcizia” ha in fondo dell’eroismo -sia pur da conservatore – che manca in questi accattoni filistei. Erano così trenta anni fa e così sono ora, ma senza maschera. Unrat -Raat- era almeno l’umanista contro il conformismo della folla provinciale. Questi sono il letame in cui si involve beato il nostro amico porco, appunto.
Bardo
[…] tale concorso, cui hanno partecipato 49 candidati e che avrebbe indicato un vincitore, è stato oggetto di un esposto che ne lamentava l’eccessiva prevedibilità degli […]
[…] a nominare Ines Fabbro, ex direttore amministrativo di Bologna condannata dalla Corte dei Conti per danno erariale. Nel frattempo, avendo venduto due palazzi per un totale di 180 milioni di euro, il buco in sé per […]
[…] Giovanni Grasso. Ormai è certo: tutti a casa! […]
[…] decidesse di bandire il concorso – è stato scelto tra altri 49 candidati, nonostante una sua condanna per illecito amministrativo-contabile nell’esercizio delle sue funzioni di dirigente […]