Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Siena ha espresso, a maggioranza, parere favorevole in merito alla nomina della Dottoressa Ines Fabbro quale Direttore Amministrativo dell’Ateneo. Il suo incarico avrà inizio il prossimo 15 novembre. Buon lavoro al Magnifico e al direttore amministrativo. Ci auguriamo che, a differenza del passato, nel contratto siano previste le necessarie clausole a tutela dell’interesse del nostro ateneo ed auspichiamo che ne venga data pubblicità sulle pagine web.
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Avrei dovuto fare l’allibratore!
In questi ultimi tempi sono molti gli appelli a favore dell’unità… specialmente a Siena… specialmente in materia di Università.
C’è qualcuno che si sia chiesto cos’è davvero l’unità ?… per certo io so cosa non è unità: non è l’acritico appiattirsi su posizioni altrui (sia di persona, partito o istituzione) mortificando le proprie opinioni personali; non è la convergenza di momentanee posizioni di interesse; non è l’arroccamento su posizioni da difendere nei confronti di (veri o presunti) nemici esterni…
A mio avviso, cercando di identificare un “positivo”, l’unità può essere definita solo dall’appartenenza: per un religioso l’unità del popolo di Dio è data dall’appartenenza al Creatore così come per un cittadino l’unità nell’istituzione è data dall’appartenere ad essa… e l’appartenenza è posizione che, esaltando la libertà del singolo all’interno dell’unità, porta amore, rispetto, attenta cura degli interessi non egoistici…
C’è una frase che a me piace molto (ma non chiedetemi chi l’la scritta): “non è quel che faccio ma perché lo faccio”… c’è molta più unità tra due persone che, combattendosi anche aspramente, riconoscono uno stesso sentire all’origine del proprio agire, rispetto ad un coro di voci (magari anche all’unisono) dove ognuno canta per un motivo egoistico diverso…
Per chi vive a Siena dovrebbe essere evidente che l’unità può presupporre la lotta… l’unità nella contrada (in lotta con le altre contrade) non esclude l’unità nella città…
A me sembra chiaro, ma forse mi sbaglio…
… non sbagli affatto! E c’è da precisare che su vero e falso come su vittime e farabutti – come è chiaro – ogni invito all’unità e al silenzio deve essere acquisito come prova di infima malafede!!!
Tornando al caso in questione oggi alla ribalta e alla riflessione per tutti noi insisto con ansia, preoccupazione, perplessità e qualche sospetto ad invocare che sia reso alfine pubblico il c. v.!!!
…e mi auguro – anzi son certo – che oltre alla obbligata laurea in economia ci siano adeguati studi e titoli nel settore amministrativo!!!
Giovanni, ma da abile e accurato ricercatore di news e di dati non riesci a darci queso benedetto c. v.?!
…quando si parla degli amministratori della cosa pubblica tremo perché perfino l’attuale presidente della commissione antimafia denuncia un degrado ed una deriva che coinvolge politici e prefetti senza alcun senso del pudore:
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=122497&sez=ITALIA&ctc=0
…da cui emerge che ci fanno pagare in silenzio non solo il comitato di affari che è al governo e si esibisce indegnamente ma pure gentaglia d’ogni colore politico ad amministrarci a livello locale e fare i noti “buchi”!!!
Ragazzi, la signora è stata DA a Bologna per 15 anni… chi volete che avesse più titoli di lei?
«Ragazzi, la signora è stata DA a Bologna per 15 anni… chi volete che avesse più titoli di lei?» Cal
Ma se ha tutti questi titoli e quindi la certezza che nessuno avrebbe potuto contrastarla perché non fare un concorso regolare, invece di quella selezione da burletta? I concorsi non si vincono mettendo sulla bilancia medaglie di piombo più pesanti di quelle d’oro. Anche Bigi ha 4 anni di esperienza da Direttore amministrativo; credi sia facile per lui presentarsi ad un altro concorso da DA? E nel caso lo facesse ed in presenza di candidati con un solo anno di esperienza come DA, secondo la tua logica, dovrebbe passare Bigi perché ha 4 anni da DA?
Nessuno che si chieda di cosa ha bisogno l’Università di Siena in questo momento. E se la Fabbro sia la persona giusta per risolvere i problemi. Quale sia la sua formazione, se ha le competenze necessarie. I problemi di Siena sono completamente diversi e incommensurabilmente più gravi di quelli dell’ateneo bolognese.
Outis è facile azzeccare la previsione della nomina. Proviamo a rendere più difficile il gioco. Quanto durerà la Fabbro? Si accettano scommesse.
…scusatemi tanto, ma visto come ci hanno ridotto amministratori tanto blasonati e/o con tanta esperienza nel settore, io torno a proporre un bravo ragioniere diplomato… costa meno e dà più garanzie… certamente più di quante ne diano laureati in filosofia, pedagogia o filologia romanza!
cal, stai scherzando e l’ironia cela l’incazzatura…
sei, ma non credo proprio, altrimenti un sognatore…
noi, del blog, da anni spieghiamo cos’è università…
…un paio di esempi illuminanti sul rapporto fra il curriculum e la carriera nell’accademia li trovi nel blog se cerchi i riferimenti ad una strana coppia…
…Prof. Luigi Berlinguer-Dott. Domenico Mastrangelo entrambi afferenti al nostro ateneo uno in medicina, l’altro in giurisprudenza, un tecnico e un ministro!
@ Gino Greco: «Nessuno che si chieda di cosa ha bisogno l’Università di Siena in questo momento.»
Io me lo sono chiesto e mi sono risposto innumerevoli volte, in questo blog. Ti riporto l’ultima risposta che “Marzullianamente” ho dato alla mia domanda; eccola; se vuoi interloquire e dirmi la tua, ben contento…anch’io credo che questo sia l’argomento principale da discutere:
…dicevo: «Caro Cosimo, che merito e rinnovamento morale passano in secondo piano, mi pare, anche (purtroppo!) nelle discussioni di questo blog e approfitto per ripeterlo: la politica c’entrerà senz’altro e mi dichiaro pronto a dare il mio voto al partito politico che risolverà i tanti problemi del nostro ateneo; ma mutuando un po’ dello scetticismo di “Sesto empirico” il quale sottolinea i giochi politici in corso, mi domando dove fossero i partiti (nessuno escluso) nei lunghi anni durante i quali il “buco” si è prodotto… certamente, come afferma “Ismaele” le colpe politiche dell’attuale situazione di degrado ci sono e sono ben evidenti a tutti, ma un’opposizione che voglia e sappia fare l’opposizione, non sta muta a guardare, specialmente quando in gioco c’è lo sfacelo morale e istituzionale che ha ridotto in queste condizioni il nostro ateneo.
Tu lo sai bene, Cosimo caro, (e lo abbiamo detto un milione di volte) che non è questione di volontà politiche altrimenti la tanto rivendicata “autonomia” istituzionale dell’università a cosa servirebbe? Se danni sono venuti all’istituzione dal solito malcostume di alimentare clientele politiche, crediamo veramente che anche un cambio epocale al governo della città o della nazione, cambierebbe l’andazzo? Io credo proprio di no perchè l’erbaccia da estirpare è il clientelismo politico, non questo o quel partito: dunque la politica deve starne fuori ed intervenire, caso mai, come la Lega ha fatto molto opportunamente, in caso di comportamenti ai limiti della liceità o opportunità e situazioni inaccettabili e intollerabili.
E neanche un risanamento puramente contabile è la soluzione, perché chi ha rubato e sperperato avrà, in questo modo, solo ulteriori e magari più allettanti incentivi per continuare a farlo indisturbato, magari sotto l’ala di un rinnovamento che invece altro non è che perpetuazione del malaffare che mai ha smesso di imperversare.
Per questo, dico, ripetendomi, che il cambiamento passa attravreso la scommessa sulle risorse umane, quelle sane e produttive, che mediante una politica basata sul recupero di moralità e trasparenza gestionale e incentivi alle professionalità e al merito, sono le sole che possono veramente cambiare il volto sfigurato di questo ateneo.
…è la mia opinione… non pretendo certo che tutti siano d’accordo, ma sono certo che in questo tu sei con me.»
Niente politica, dunque, e nemmeno risanamento contabile, ma risanamento morale. Identificare immediatamente chi ha rubato, sbatterlo a calci in culo fuori dall’istituzione (non prima di avergli fatto tirare fuori fino all’ultimo centesimo… con gli interessi)… e poi far ripartire l’istituzione mettendo “al timone” quelli bravi, quelli professionalmente capaci, quelli che hanno buona volontà, quelli che pensano all’istituzione e non solo ed esclusivamente ai fattacci propri (come, ad esempio, quelli disposti a mettere sottosopra tutta l’Istituzione pur di far entrare il figlio brocco come ricercatore o associato)…
Nik, vero! Quanto è costato e costerà chi ha fatto il DA (non il DJ!) nelle università italiane e per tanta spesa è cresciuta l’eccellenza degli atenei?
… e se invece di ometti ci fossero seri studiosi e responsabili ricercatori un ateneo autorevole su due casi così emblematici (Berlinguer e Mastrangelo) per propria e altrui conoscenza e coscienza ci farebbe i migliori bandi e le più originali tesi allestendo un congresso ad hoc e pubblicando una monografia al top!
@ Nik. Avevo già letto il tuo commento e lo condivido. La mia domanda non era rivolta ai lettori del blog e neppure a coloro che sono fans sfegatati di Fabbro e Riccaboni, ma proprio all’attuale rettore e a tutti i suoi sponsor. Piuttosto hai scritto di laureati in Filosofia, Pedagogia e Filologia romanza. Francamente non capisco: individuo Bigi come laureato in Filosofia; quelli in Filologia romanza e Pedagogia chi sarebbero?
Che tristezza la vicenda Università. Un Rettore sub iudice che ha voluto insediarsi per forza, senza fare un necessario passo indietro pur essendo in una situazione caotica e forse anche lui fra i 27 indagati. Un direttore amministrativo sub iudice che ha voluto insediarsi per forza nonostante un procedimento a suo carico pendente in Procura proprio su presunte irregolarità nella sua elezione a tale incarico (facendo finta di ignorare la sua condanna alla Corte dei Conti). Un CdA fatto dai soliti personaggi che, per la loro fedeltà e acquiescenza più che per i loro meriti, hanno contribuito ad avallare tanti dei dissesti di questa povera Città. (La coppia Paulesu-Cappelli è emblematica sulla necessità della rottamazione anche a Siena in linea con il Sindaco di Firenze Renzi). E qualcuno continua a difenderli anche in questo blog.
Basta 1111
…ce l’ho e non ho parole! Mettiamolo in home page! Se lo merita e parla da solo! Liberamente nel campo…
…facevo per dire …tutto “fa brodo” per questa università, meno quello che serve… resto del parere che un ragioniere alle prime armi avrebbe fatto meglio di tanti “tromboni”… per la Fabbro, credo che Cosimo Loré abbia informazioni più certe sulla laurea…
P E D A G O G I A
Mi sembra che qualcuno stia facendo un po’ di confusione. È vero che Bigi è laureato in Filosofia e che Pafumi è laureato in Lettere. Ma Caronna è laureato in Giurisprudenza, come Miccolis. Che io sappia Barretta è laureato in Economia, perché il Prof. Loré parla di Pedagogia?
A naso direi che Nik ha ragione. Un bravo ragioniere dovrebbe bastare. Se è vero che il rettore è esperto di gestione di sistemi complessi sarei addirittura tentato di andare oltre il ragioniere proposto da Nik per proporre il mio barbiere di fiducia. Scherzo ma non troppo: un bravo barbiere che sta molto attento a tenere in ordine i conti per non incorrere nelle ire della Guardia di Finanza sarebbe bravissimo ad evitare la creazione di buchi di bilancio.
Non conosco la Fabbro; magari è pure brava e si merita un lauto stipendio. Ma ho abbastanza anni sul groppone per sostenere che 15 anni da DA a Bologna non sono garanzia di bravura. Senza nulla togliere alla Fabbro cominciamo col chiederci perché non l’hanno trattenuta a Bologna.
Chiedo scusa per la mia malafede e faciloneria ma ho visto dei dirigenti dal curriculum impeccabile e spettacolare andare in giro per il mondo a combinare guai. Non sarà il caso della Fabbro, ma ne ho visti che si insediano ben retribuiti e poi scappano via dopo i primi guai per insediarsi in nuovi lidi col curriculum arricchito. Per lasciare anche lì dei bei guai ma aggiungere un’ennesima carica da mammasantissima al proprio curriculum aggiungendovi ulteriore smalto.
I curricula possono trarre parecchio in inganno. Meglio spulciare le cronache dei giornali e/o quelle giudiziarie. Magari si scoprono delle verità che difficilmente vengono scritte nei curricula e nelle lettere di presentazione. Quando si parla di dirigenti dovrebbe essere la prassi. Come disse Andreotti, a pensar male si fa peccato ma…
Con P E D A G O G I A credo proprio che Cosimo si riferisca alla laurea della dottoressa Fabbro… e mi corregga se sbaglio… e poi, Remo, Giurisprudenza (la laurea di Caronna e Miccolis) che “ci azzecca” con l’amministrazione di un ateneo… qui stiamo parlando di un “buco” di 250 milioni di Euro (saranno veramente solo quelli?) e parliamo di versamenti non fatti all’INPDAP; è così o ho capito male? E allora, quando a dirigere la baracca c’erano i giuristi, che non lo sapevano che se non paghi le tasse ti fanno un culo quanto un paiolo (ai poveri disgraziati, ovviamente, non certo ai ladri patentati)?
Vuol dire che manderemo gli economisti a dirigere asili nido e scuole elementari… è nella logica e “nelle corde” di questo Paese, di questa città, di questo ateneo!
…a proposito di Barretta che, come fa notare Remo era uno che il titolo ce l’aveva… domandina semplice semplice (e riflessione significativa)… Quanto è durato???
Impeccabile la riflessione di Petracca; la condivido integralmente. Così come condivido il commento di Gino Greco (con le medaglie di piombo e d’oro) e quello di Rosario. A Petracca, che scrive «meglio spulciare le cronache dei giornali e/o quelle giudiziarie», vorrei segnalare quanto ha scritto il curatore di questo blog nel post: “Ormai è certo: tutti a casa!”
https://ilsensodellamisura.com/?p=2446
«La Fabbro ha subito una condanna per un illecito amministrativo-contabile nell’esercizio delle sue funzioni di direttore amministrativo dell’Università di Bologna e non per un’infrazione stradale.»
Giovanni, te l’ho trovato il curriculum e te l’ho spedito, perché tu possa linkarlo per divulgarlo!
Curriculum della Dott.ssa Ines Fabbro.
Forza! Grazie, prof. Lorè, ma non andrà comparato con gli altri? Di per sé dice poco e i tanti anni a Bologna certo pesano; il problema è già stato detto: perché non è stata tenuta?
Il curriculum è di tutto rispetto… almeno così pare.
Chiedersi “perché a Bologna non è stata tenuta” onestamente mi sembra “infantile” (non voglio offendere nessuno, sia chiaro, non mi permetterei mai).
Nemmeno Barretta è stato tenuto… ma non significa che non abbia le competenze.
E arriviamo al punto cruciale del perché pretendiamo di sistemarci il posto di lavoro a immagine e somiglianza del nostro personale focolare domestico, scegliendo quali amici, nipoti, suocere ed amici degli amici debbono starci accanto col compito di darci calore. È un costume, forse non solo nostrale, che mutuiamo prendendo esempio da molto in alto. Se ti eleggono parlamentare europeo insieme allo stipendio ti danno un pacchetto di persone stipendiate che puoi sceglierti e portarti appresso. Pare che un figlio di Bossi, studente fuoricorso, facesse l’assistente di Speroni a Bruxelles. Un altro, detto “il trota” si mormora che prendesse 12000 euro al mese come consigliere in un organo di controllo dell’Expo mentre lo bocciavano ripetutamente all’esame di maturità. Un precario 12000 euro potrebbe non guadagnarli in un anno. Se fossimo bambini succederebbe? Non lo sappiamo. Siccome siamo adulti succede di sicuro.
Barretta è stato promosso, caro “maturone”!
Calma signori! voi maschietti siete sempre rissosi.
piuttosto, vedo che il presidente Rossi per il crac analogo dell’ASL (ora commissariata senza tanti complimenti per l’autonomia sanitaria) ha chiesto i danni (compresi quelli all’immagine) all’ente certificatore dei bilanci, collegio sindacale e vertici ASL perché ha ritenuto lesi i cittadini toscani.
Richiesto dei documenti del crac in cons. reg. non li ha però fatti vedere: che fine faranno?
Mi dicono che per Siena il Ministero (dir. gen.) ha resistito al commissariamento contro Lega e Quagliariello: scatenato per il nuovo rettore; non a caso era arrivato al collegio sindacale di Bankitalia, non Vi pare?
Che sia stato un concorso da burletta è tutto da dimostrare… e onestamente chi lo dice dovrebbe portare le prove a supporto altrimenti ci sarebbero dei begli estremi per una denuncia per calunnia…
Ma se questa è stata DA 15 anni in uno degli atenei più grandi ed importanti d’italia… avrà un cv forte… che poi abbia una laurea in pedagogia conta poco credo; anche Marchionne è laureato in filosofia… come il vecchio DA peraltro…
…quando sono in gioco scritture e letture di bilanci una laurea assume significati decisivi!
Ruoli e responsabilità del rettore e del direttore amministrativo non vanno confusi poiché spettano solo al magnifico scelte politiche che comportano valutazioni economiche con attività finanziarie che son compiti di natura amministrativa affidati al dirigente competente che deve solo eseguire.
Sul concorso c’è da vedere – come si suol dire – tutte le carte nonchè l’esito delle inchieste.
Pretendere di questi tempi a Siena fiducia cieca e passive sottomissioni è contro lo spirito di sopravvivenza che anima ogni uomo e la naturale diffidenza che ispira vittime troppo vessate!
C’è poi il dovere di ogni membro della comunità accademica di essere informato e consapevole rispetto all’operato di coloro che delega a governare e amministrare la particolare cosa pubblica che si usa denominare università…
In un paese mafioso come il nostro, contan solo le amicizie e se uno delinque chissenefrega!! Andate a vedere le assistenti sociali in comune: uno si vanga i collioni!!! La “comunità” accademica è marcia, l’university è collassata… Fa bene l’Omar a fare il comico sventolando Alfabeta a un pubblico addomesticato e bene fa Eco a riproporre Il pendolo ne “Il cimitero di Praga”… Son buffi naturali.
bardus
Scrive Cal: «Che sia stato un concorso da burletta è tutto da dimostrare… e onestamente chi lo dice dovrebbe portare le prove a supporto altrimenti ci sarebbero dei begli estremi per una denuncia per calunnia…».
Ho scritto che è stato un concorso da burletta perché avevo letto il post del 22 settembre 2010 nel quale il curatore del blog scriveva:
«1) Ormai è chiaro a tutti che il concorso è stato una farsa.
2) Il nome della Fabbro è stato fatto prima ancora che si decidesse di bandire il concorso.
3) C’erano 49 candidati – anche altri direttori amministrativi e dirigenti ancora in servizio – ma la Commissione ha scelto la Fabbro.
4) Probabilmente il profilo professionale della prescelta non era noto alla Commissione.
5) La Fabbro ha subito una condanna per un illecito amministrativo-contabile nell’esercizio delle sue funzioni di direttore amministrativo dell’Università di Bologna e non per un’infrazione stradale.»
Pertanto non dirò più che è stato un “concorso da burletta” ma un concorso “da farsa” e l’eventuale denuncia dovrà riguardare il Prof. Grasso che, per primo, ha fatto questa dichiarazione. A seguire, tra i denunciati, ci dovrà essere Rodolfo che il 23 settembre così commentava la condanna della Fabbro: «…mi chiedo se nel curriculum ci fosse questo “piccolo” incidente. Perché se non ci fosse, oltre ad essere piuttosto grave come omissione, il concorso sarebbe ancora più una farsa, perché questa “macchia” avrebbe potuto favorire altri candidati di pari o simili requisiti ma “immacolati”».
Oggi, leggendo il suo curriculum si scopre che la Fabbro ha omesso di segnalare la condanna.
Per concludere, prove ce ne sono a iosa caro Cal: se non bastano i 5 punti appena elencati è sufficiente leggersi su questo blog l’articolo del 2 settembre intitolato: «ccà nisciuno è fesso» e i 53 commenti che lo accompagnano. https://ilsensodellamisura.com/?p=2384
All’università di Siena serve un direttore amministrativo che abbia una sola medaglia d’oro invece di uno con 15 medaglie di piombo.
Se poi non dovessero bastare neppure queste prove, vorrà dire che ci ritroviamo tutti in tribunale! Va bene?
Come curriculum non mi sembra un granchè. E’ sempre stata a Bologna e ha avuto qualche incarichetto che è naturale (per conoscenze personali) quando uno riveste un simile ruolo per tanti anni.
E’ anche un curriculum redatto in maniera antiquata e sciatta, che tralascia molti aspetti professionali che andrebbero meglio specificati. Ha frequentato qualche lezione a giurisprudenza e economia: quali? per quanto tempo? E di corsi quanti ne ha fatti? Uno solo?
Non è nulla di che, se ne potevano trovare mille altre. Piuttosto: quanto prende?
Penso che chi scrive in questo blog lo faccia con molta passione e molto istinto, pur non perdendo di vista il rispetto e l’educazione. Non ho mai visto elementi volutamente offensivi o diffamatori, nemmeno in alcuni passaggi più vibranti, ma solo la voglia di conoscenza e di chiarezza.
Per questo a volte registro anche io alcune considerazioni diciamo “forti”, ma non mi sono mai premesso di suggerire o ragionare su denunce o querele, che potrebbero intimorire qualcuno inducendolo a non intervenire più. Ritengo necessario che in questo blog intervengano tutti, meglio se ponendo all’attenzione delle riflessioni che in genere vengono oscurate dai media locali. Quindi chi non apprezza questa sincerità e questa voglia di chiarezza è pregato di non entrare più nel blog, anzichè insinuare paure o timori con metodologie più adatte ad ambienti lontani dalla civile Siena.
…chiedo scusa a tutti, ma io non ho letto un curriculum; quella del nuovo DA è un’autobiografia, tra l’altro infiorettata di buone intenzioni (leggo: “gli obiettivi CHE HO CERCATO DI PERSEGUIRE”)…sapeste quanti ho cercato di perseguirne io!
…e poi, qualcuno mi sa spiegare cosa c’entrano in un CV informazioni “di contesto” come quelle riguardanti i cambiamenti in corso all’interno della pubblica amministrazione? Io faccio il medico e se la medicina si trasforma e voglio restare medico, seguo i cambiamenti; se non li seguo, resto tagliato fuori dalla professione e non posso più scrivere un CV…o ne scrivo uno così come viene!
Altro discorso è quello che ho già fatto sul vero valore che questo ateneo attribuisce ai cosiddetti “titoli”…allora, per chi fosse curioso, il mio CV SINTETICO è reperibile nel seguente sito:
http://www.scienzemedicolegali.it/curriculum/cvmastrangelo.html Per chi fosse interessato ad informazioni più dettagliate, posso inviare il mio CV per posta elettronica.
Detto questo, come ho fatto anche notare al nuovo rettore nel giorno del suo insediamento, IN QUESTO ATENEO IO SONO UN TECNICO DI LIVELLO D3 DAL 2003 E PERCEPISCO UNO STIPENDIO NETTO DI 1200 EURO AL MESE (per 14 mensilità, questo va detto, altrimenti dicono che mi lamento troppo)!
Allora, visto che vi appassionate tanto alla discussione del CV del nuovo DA; domandina semplice semplice: in questo ateneo vengono riconosciuti VALORE E MERITO??? Io credo proprio di no E QUESTA E’ UNA DELLE COSE CHE DEVE ASSOLUTAMENTE CAMBIARE…soprattutto perchè non credo affatto di essere il solo nella mia condizione, ma penso di essere in buona e numerosa compagnia!!!
…Ah, un’ultima cosa: come definiamo i DA che hanno preceduto l’attuale? Bravissimi? Bravini? Appena decenti? Inguardabili?…date una definizione e guardate i titoli che avevano…se non si sanno trarre conlusioni coerenti dai fatti, possiamo andare avanti a discutere all’infinito, ma mi pare che sia solo una grossa perdita di tempo per tutti.
si ma i cv si valutano in comparazione…degli altri che ne sapete?
ma cosa credete che ci sia in italia come classe dirigente??
poi non è granchè? laurea, dottorato iniziato, corsi universitari ed esperienza…che altro volete? einstein è morto…
ps. per mastrangelo…alla pa – anche nelle facoltà di medicina – si accede per concorso…in bocca al lupo…io li sto facendo…
…assolutamente, Cal “come in alto, così in basso…”, nessuno si illude…siamo sempre stati, siamo e saremo lo specchio di chi ci “governa” ed è proprio per questo che il CV NON CONTA NULLA e la discussione sul CV E’ TOTALMENTE PRIVA DI SENSO…a meno che nel gregge non ci sia qualcuno che ha aspirazioni da leone!
ADAMO E LA PECORA
Adamo, che fu er primo propotente,
disse a la Pecorella: – Me darai
la lana bianca e morbida che fai
perché la lana serve tutta a me.
Bisogna che me vesta…Dico bene?…-
La Pecorella je rispose: – Bee…-
E l’Omo se vestì. Doppo tre mesi
la Pecorella partorì tre agnelli.
Adamo je se prese puro quelli
e je tajò la gola a tutt’e tre.
Questi qui me li magno…Faccio bene?…
La Pecorella je rispose: – Bee…-
La bestia s’invecchiò. Doppo quattr’anni
rimase senza latte e senza lana.
Allora Adamo disse: – In settimana
bisognerà che scanni pur’a te;
oramai t’ho sfruttata…Faccio bene?…-
La Pecorella je rispose: – Bee…
Brava! – je strillò l’Omo. – Tu sei nata
cór sentimento de la disciplina:
come tutta la massa pecorina
conoschi er tu’ dovere e dichi: bee…
Ma se per caso nun t’annasse bene,
eh, allora, fija, poveretta te!
A proposito Cal…tanti auguri…ma se sei uno che sa il fatto suo (e credo tu lo sia), sarà molto difficile per te fare strada anche nella pa!
[…] data 8 novembre 2010 il consiglio di amministrazione dell’ateneo senese, su invito del Rettore, ha ratificato – pur con l’astensione di quattro dei suoi membri – il nuovo direttore amministrativo, il […]